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Clochard difende una donna e sventa una rapina: “Il ladro mi ha ferito, ma non sono un eroe”

Gustavo Calandra, ex giornalista e giramondo in attesa di ottenere asilo in Svizzera, era in fila alla mensa dei poveri di Como quando ha sentito le urla di una donna aggredita. “Ho fatto solo quello che doveva essere fatto”.
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Era in fila alla mensa dei poveri di Como, quando ha sentito delle urla provenire dal fondo della strada. "Ho sentito gridare, una donna chiedeva aiuto e sono corso a vedere cosa potevo fare. C’era un uomo che aveva aggredito e voleva derubare la signora che era sulla macchina. Ho cercato di fermarlo e l’ho inseguito". Difendendo la donna e sventando così la rapina.

"Ma non fatemi passare per eroe. Altre persone quando hanno capito cosa stava succedendo sono venute a darmi una mano. Ho fatto solo un piccolo gesto".

La donna aggredita e le urla in strada a Como

Lui si chiama Gustavo Calandra, italo-uruguaiano, 50 anni. Un passato da giornalista e da giramondo. Un presente, in attesa di ottenere l'asilo in Svizzera, da senzatetto a Como: qui vive per strada di giorno e dorme in un rifugio comunale di notte.

Venerdì sera infatti, come da qualche sera a questa parte, era in attesa di un pasto davanti alla sede della Caritas locale. E poco vicino, la brutale aggressione.

Una donna, 81 anni, sta aprendo la portiera propria macchina. All'improvviso viene sorpresa alle spalle, spinta dentro l’auto e immobilizzata da un uomo che cerca di sfilarle gli anelli dalle dita. Da un balcone vicino, una residente vede l'accaduto, e inizia a gridare per attirare l'attenzione.

"Il ladro mi ha colpito con calci, pugni e morsi"

La richiesta di aiuto arriva così fino alle orecchie di Gustavo, in fila per il pasto insieme ad altri bisognosi. Non ci pensa un attimo, e per primo corre in difesa dell'anziana.

"Il ladro teneva schiacciata sotto una signora per rubarle la borsa. Ho cercato quindi di bloccarlo, e lui mi ha colpito con calci, pugni e morsi profondi, mi ha buttato a terra". Poi, in sostegno, arrivano anche altre persone. "Non ero da solo e in tanti mi hanno aiutato, eravamo almeno in dieci, anche più veloci, più forti e più bravi di me".

In questo modo il rapinatore Younas Waqar, 24enne originario del Pakistan, è stato arrestato. Sia la donna che il suo salvatore, invece, sono finiti al Pronto soccorso per essere medicati.

Ma, nonostante ciò, Gustavo ancora minimizza. "Ho fatto solo quello che doveva essere fatto. Non fatemi passare per eroe, è stato solo un piccolo gesto".

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