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Cibo mal conservato in un minimarket, attività sospesa e sequestrati 100 chili tra carne e pesce

La Guardia di Finanza ha sequestrato circa cento chili di alimenti conservati in modo non idoneo in un minimarket di Como. Sono state segnalate anche altre violazioni tra cui la mancata emissione degli scontrini e il lavoro in nero.
A cura di Fabio Pellaco
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Parte della merce sequestrata
Parte della merce sequestrata

L'Ats Insubria ha messo i sigilli a un minimarket di Como dove sono stati rinvenuti oltre cento chili di alimenti non conservati adeguatamente e mancanti dei requisiti di tracciabilità. Nei controlli effettuati il 20 ottobre nelle attività della città sono state contestate altre numerose violazioni, tra cui la mancata emissione degli scontrini e tre casi di lavoro nero.

Sequestrati 100 chili di cibo mal conservato

La misura è scattata in seguito ai controlli congiunti compiuti dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Locale del capoluogo comasco. Le attività passate al setaccio dagli agenti, in uniforme e in borghese, si trovano in piazza San Rocco e nelle vie limitrofe. Sono state identificate 60 persone e controllati 50 autoveicoli.

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All'interno di un minimarket sono stati ritrovati circa cento chilogrammi di carne e pesce conservati in modo non idoneo e privi della tracciabilità. Nell'attività commerciale sono intervenuti i funzionari dell'Agenzia di Tutela della Salute Insubria che ne hanno disposto la chiusura. La saracinesca del negozio rimarrà abbassata fino a che non saranno ripristinate le condizioni igienico-sanitarie a tutela della salute dei clienti.

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Chiesta anche la chiusura di due pizzerie

Durante l'attività di controllo gli agenti hanno ispezionato in tutto sette esercizi commerciali riscontrando diverse violazioni: oltre che per la conservazione non adeguata degli alimenti, anche per la mancata esposizione degli orari di apertura al pubblico, delle tabelle obbligatorie e della tabella dei sintomi dovuti alla concentrazione alcolica, per l'assenza dell'elenco degli allergeni e per la mancata applicazione del manuale di autocontrollo (Haccp) sulla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Inoltre, sono stati contestati tredici casi di mancata emissione degli scontrini e sequestrati quasi 25mila articoli per fumatori venduti senza autorizzazione. Sono stati scoperti anche tre lavoratori senza regolare contratto presso due pizzerie. Per entrambe le attività è stata richiesta la sospensione all'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como perché è stato riscontrato che oltre il dieci per cento dei lavoratori presenti era impiegato in nero.

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