Chi erano Denis Cannata, Clinton Sala e Oscar Angioletti, morti nell’incidente sulla tangenziale a Bergamo

Sono tre le vittime del drammatico incidente avvenuto intorno alle 7.30 di stamattina, domenica 9 novembre, lungo la tangenziale sud di Bergamo all’altezza di Stezzano. Si tratta dei due amici Clinton Sala e Denis Cannata, 23 e 21 anni, che viaggiavano su una Mercedes CLA 220, e il 62enne Oscar Angioletti, alla guida del furgoncino bianco che si è schiantato frontalmente contro l'autovettura lungo la statale 470 della Val Brembana.
La dinamica dell'incidente e il sorpasso vietato
Secondo quanto ricostruito al momento la Mercedes Cla 220 D guidata da Clinton Sala, nel sorpassare una Hyundai con due donne a bordo (rimaste lievemente ferite nell'incidente), avrebbe invaso la corsia opposta impattando violentemente contro il furgoncino Citroen Berlingo con Oscar Angioletti al volante, che si trovava in compagnia del fratello 64enne ora ricoverato in gravi condizioni in ospedale.
Una manovra vietata, effettuata in un tratto a doppia linea continua dove la visibilità è scarsa. E dove proprio pochi mesi fa, nel febbraio del 2025, aveva già perso la vita il 33enne Gianluigi Cattaneo, morto dopo un sorpasso mentre viaggiava a fianco della sorella.
Denis Cannata, Clinton Sala e Oscar Angioletti morti dopo un frontale
Oscar Angioletti, 62enne di Zanica (Bergamo) e Clinton Sala, 23 anni, originario di Melzo (Milano), sono morti sul colpo dopo l'impatto. Denis Cannata, lodigiano di 21 anni, è invece stato inizialmente trasportato in condizioni disperate all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove però è morto poche ore dopo il ricovero.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri di Bergamo, insieme a numerosi mezzi del 118 e ai vigili del fuoco, per indagare ulteriormente sulla dinamica e stabilire a che velocità viaggiasse la Merdeces che questa mattina ha invaso la corsia opposta della tangenziale, causando il terribile incidente. Il tratto di tangenziale è stato intanto chiuso al traffico diverse ore, per permettere ai soccorsi di operare e alle forze dell’ordine di eseguire tutti i rilievi del caso.
