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Chi era Octavio Couto, il professore di Brazilian jiu-jitsu morto nel lago di Como

Cintura nera di sesto grado nel Brazilian jiu-jitsu, Octavio Couto è morto nella notte tra il 25 e 26 agosto nel lago di Como. Conosciuto come Ratinho, tanti lo chiamavano ‘professore’ perché insegnava l’arte marziale nelle accademie di tutto il mondo, anche in Italia.
A cura di Enrico Spaccini
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Octavio Couto (foto da Facebook)
Octavio Couto (foto da Facebook)

Octavio Couto è morto nella notte tra venerdì e sabato 26 agosto nelle acque del lago di Como. Alcuni lo chiamavano ‘Ratinho', altri maestro, ma era conosciuto da tutti nel mondo del Brazilian jiu-jitsu come ‘professore'. Nato in Brasile 52 anni fa, con passaporto anche statunitense, era appena tornato insieme a un altro gruppo di invitati da un matrimonio che si era festeggiato a Villa del Balbianello. Era da poco passata mezzanotte quando Couto si è steso sul muretto dietro il platano secolare di Villa Carlotta a Tremezzo (Como) e, per motivi ancora da chiarire, è precipitato per cinque metri. Il corpo è stato recuperato solo nella mattinata di sabato e nelle prossime ore sarà sottoposto ad autopsia.

Il professore di Brazilian jiu-jitsu

Couto era Global Bjj Consultant di numerosi team e accademie di jiu-jitsu negli Usa, in Europa e in Asia. Cintura nera di sesto grado nel Brazilian jiu-jitsu, girava il mondo insegnando questa disciplina.

Alla notizia della sua scomparsa, infatti, la sua bacheca di Facebook è stata invasa da messaggi di cordoglio molti scritti in inglese, ma anche in portoghese e in italiano. Il 52enne era nato a Ipanema, un quartiere di Rio de Janeiro, aveva passaporto statunitense ed era amato da tutti i suoi allievi.

Le indagini sulla morte di Couto

Sulla sua morte stanno indagando i carabinieri di Tremezzina, che ieri, sabato 26 agosto, sono intervenuti insieme ai colleghi del nucleo Operativo e Radiomobile. Secondo quanto ricostruito, Couto era rientrato a Tremezzo dopo aver partecipato a un matrimonio a Villa del Balbianello. Dopo essere stato riaccompagnato da un taxi boat, si sarebbe separato dal resto del gruppo.

Parte degli invitati soggiornavano al Grand Hotel Tremezzo, mentre lui si è diretto al tempietto di Villa Carlotta. Dopodiché, il 52enne si è messo sul muretto, seduto o forse sdraiato, vicino al pontile della NaviComo e da lì è precipitato. Ora il suo corpo si trova all'ospedale Sant'Anna e nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia che chiarirà le cause della morte del professore di Brazilian jiu-jitsu.

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