Chi era Musiliu “Tony” Sunmola, morto nel lago di Garda mentre lavorava su una barca al porto di Padenghe

Si chiamava Musiliu Sunmola, l'uomo che nella mattinata di ieri, sabato 12 luglio, è deceduto dopo essere caduto nelle acque del lago di Garda al porto di Padenghe (in provincia di Brescia). Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, il 59enne stava eseguendo alcuni lavori di routine a un'imbarcazione ormeggiata quando all'improvviso avrebbe perso l'equilibrio. Per recuperare Sunmola, soprannominato "Tony", è stato necessario l'intervento dei sommozzatori di vigili del fuoco, che sono riusciti a riportarlo sul molo dopo un'ora e mezza, ormai senza vita. Il 59enne lascia la moglie e tre figli.
Gli oltre 30 anni di lavoro al porto e la caduta
Da oltre 30 anni Sunmola lavorava per la West Garda Marina. Aveva iniziato nel 1989 e ormai al porto di Padenghe lo conoscevano tutti. "Tony" aveva origini nigeriane e da anni viveva a Nuvolento. La mattina del 12 luglio stava svolgendo alcune operazioni di manutenzione su un'imbarcazione ormeggiata, lavori che nella sua lunga carriera avrà svolto centinaia di volte.
Da lontano alcuni lo avrebbero visto compiere un movimento improvviso, come se avesse perso l'equilibrio, e finire in acqua. Le cause della caduta non sono ancora state accertate, ma si ipotizza una scivolata, che potrebbe averlo portato a battere la testa, o un malore. I colleghi sono stati i primi a cercare di soccorrerlo, ma il 59enne era subito finito in profondità e l'acqua torbida del porto non ha reso possibile una sua individuazione.
Il recupero del corpo

La chiamata ai soccorsi è partita alle 8:40 e poco dopo sono arrivati sul posto i vigili del fuoco, con i sommozzatori del nucleo di Malpensa, e la Guardia Costiera di Salò. Le ricerche sono durate un'ora e mezza e il corpo, ormai senza vita, di Sunmola è stato recuperato a tre metri di profondità. Una volta riportato sul molo, i sanitari hanno dovuto constatarne il decesso. Gli accertamenti su quanto accaduto sono stati affidati alla Guardia Costiera e alla polizia locale della Valtenesi.