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Caso San Raffaele, la Procura indaga sulla cooperativa a cui erano stati affidati i servizi infermieristici

Anche la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sul caso dell’ospedale San Raffaele di Milano, che ha portato alle dimissioni dell’amministratore unico Francesco Galli.
A cura di Francesca Del Boca
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In seguito alla trasmissione delle relazioni da parte del Nas e dell'Agenzia della Salute, la Procura di Milano ha aperto una inchiesta conoscitiva sul caso dell'ospedale San Raffaele, che ha portato alle dimissioni dell'amministratore unico Francesco Galli. Il fascicolo (al momento modello 45, ovvero senza ipotesi di reato né indagati) servirà per far luce su quanto accaduto tra il 5 e il 7 dicembre scorsi nel padiglione di cure intensive, il cui servizio infermieristico era affidato a una cooperativa esterna che avrebbe messo a disposizione personale sanitario poco qualificato, mettendo quindi in grave pericolo la salute dei pazienti.

Al pubblico ministero Paolo Filippini – che fa parte del sesto Dipartimento che si occupa di Tutela della salute, dell'ambiente e del lavoro – spetterà dunque indagare sul contratto della cooperativa e verificare se all'interno dell'ospedale fondato da Don Verzè, nel fine settimana di Sant'Ambrogio, possa essersi verificata un'interruzione di pubblico servizio. Al momento, comunque, non risulterebbero querele di parte di pazienti che sarebbero stati vittime di errori nella somministrazione di farmaci da parte del personale esterno.

Cosa è l'Auxilium Care Scarl, la cooperativa coinvolta nel caos San Raffaele

Stando a quanto emerso finora, la dirigenza dell'ospedale milanese (privato convenzionato con il pubblico) aveva deciso di affidare infatti la gestione infermieristica della Medicina ad alta intensità, di cure intensive e dell'Admission room del padiglione "Iceberg" alla Auxilium Care Scarl, cooperativa collegata alla più grande e nota Auxilium Scarl che dal 2014 collabora con il Gruppo San Donato.

Si tratta di una realtà fondata nel 1999 da Angelo Chiorazzo, imprenditore classe 1973 originario della Basilicata, conosciuto anche come "il re delle cooperative bianche". Cresciuto negli ambienti di Comunione e Liberazione e vicino al mondo clericale Chiorazzo, con la sua Auxilium Scarl, aveva già preso in carico la gestione dei servizi infermieristici di diversi ospedali come il Bambino Gesù di Roma, Palidoro e Santa Marinella.

Cos'è successo tra il 5 e il 7 dicembre all'ospedale San Raffaele

"C'erano pazienti che non avevano possibilità di andare in bagno o lasciati con le padelle sporche, necessarie per i ricoverati costretti a letto. A questo si aggiungono la mancanza di farmaci e i ritardi nelle terapie", è stata la testimonianza di una dipendente del San Raffaele a Fanpage.it.

Una situazione generale di caos, denunciata dai membri della RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria), che oggi ha aperto la strada all'arrivo di Alberto Zangrillo, storico primario di Anestesia e Rianimazione al San Raffaele e soprattutto medico di fiducia di Silvio Berlusconi, come super esperto "per ottimizzare il coordinamento clinico e strategico delle aree cliniche".

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