Caso De Maria, i giudici del Tribunale di Sorveglianza: “Fatto imprevedibile, il suo percorso era positivo”

Quello che è successo a Emanuele De Maria, il detenuto morto suicida dopo aver ucciso una collega e averne accoltellato un altro, era un "evento imprevedibile", visto che non c'era niente, nel comportamento del carcerato, che "potesse lasciare presagire l'imprevedibile e drammatico esito".
Lo sostengono i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano che due anni fa hanno concesso al 35enne, recluso a Bollate per l'omicidio di una 23enne nel 2017, il permesso diurno per andare a lavorare come receptionist all'Hotel Berna di via Napo Torriani, albergo quattro stelle in zona Stazione Centrale.
"A seguito dei tragici eventi ricondotti a Emanuele De Maria che suscitano un grande e condivisibile sconcerto, i Magistrati del Tribunale di Sorveglianza partecipano al dolore delle vittime e dei loro familiari", hanno fatto sapere oggi. E, riferendosi ai controlli degli ispettori ministeriali invocati dal capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, "si comunica che il provvedimento emesso dall'Ufficio di Sorveglianza" è stato conforme e ha rispettato "la normativa ordinaria" che si applica a tutti i detenuti: nel suo caso, infatti, è stato approvato il "programma predisposto dall'area trattamentale della Casa di Reclusione di Bollate di ammissione al lavoro all'esterno secondo l'art. 21 della legge sull'ordinamento penitenziario".
Inoltre, nel caso specifico di De Maria, "il provvedimento dell'Ufficio è stato assunto, previa acquisizione delle informazioni dalle forze dell'ordine, all'esito di un'istruttoria a cui hanno concorso, in piena collaborazione, l'amministrazione penitenziaria e tutti i soggetti coinvolti nella gestione del trattamento" di De Maria "al fine di garantirne la rieducazione sotto il vigile controllo degli operatori". "La decisione", conclude la nota, "è stata emessa in ragione di un percorso carcerario che si è mantenuto sempre positivo anche durante i due anni di lavoro presso l'albergo Berna, senza che nulla potesse lasciare presagire l'imprevedibile e drammatico esito".