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Caso dossieraggi e dati rubati

Carmine Gallo morto in casa mentre era ai domiciliari, l’autopsia: “Ha avuto un infarto”

Stando ai primi risultati dell’autopsia, Carmine Gallo sarebbe deceduto a causa di un infarto. L’ex super poliziotto era ai domiciliari per l’inchiesta Equalize dallo scorso 25 ottobre ed è morto in casa il 9 marzo. Si attendono gli altri accertamenti.
A cura di Enrico Spaccini
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Enrico Pazzali (a sinistra) e Carmine Gallo (a destra)
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Sarebbe stato un infarto a causare la morte di Carmine Gallo, l'ex super poliziotto deceduto in casa a Garbagnate Milanese (nella Città Metropolitana di Milano) la scorsa domenica 9 marzo. Il 66enne si trovava agli arresti domiciliari dal 25 ottobre, in quanto coinvolto nell'inchiesta sui presunti dossieraggi abusivi dell'azienda di investigazioni Equalize di cui era al vertice insieme a Enrico Pazzali (presidente di fondazione Fiera Milano, autosospeso il 28 ottobre).

I primi esiti dell'autopsia eseguita oggi, mercoledì 12 marzo, sul corpo di Gallo sembrerebbero tendere verso il decesso per cause naturali, ma per averne la certezza si dovranno attendere i risultati degli esami tossicologici e, infine, la relazione che il medico legale depositerà tra circa due mesi. Nel frattempo, la Procura ha disposto accertamenti anche sul cellulare che il 66enne usava per chiamare la sua avvocata, su quello della moglie, su un pc, su alcuni farmaci e sul cibo rimasto in frigo.

I primi risultati dell'autopsia

In seguito al decesso di Gallo, considerata anche la sua posizione nell'indagine su Equalize, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo e disposto vari accertamenti per fugare ogni dubbio circa le cause della sua morte. Come riportato da Ansa, pare che durante l'autopsia il medico legale non abbia trovato segni di lesioni evidenti o di puntura sul corpo del 66enne. In attesa dei risultati degli altri esami, sembrerebbe che il decesso dell'ex super poliziotto sia avvenuto per cause naturali.

Il ruolo di Gallo nell'inchiesta Equalize

Gallo era finito agli arresti domiciliari lo scorso 25 ottobre e negli ultimi interrogatori con inquirenti e investigatori aveva iniziato a collaborare come "servitore dello Stato" nell'inchiesta su Equalize. L'ex super poliziotto aveva ammesso di aver effettuato accessi abusivi alle banche dati, pagando funzionari delle forze dell'ordine, ma negava di essere stato alla guida di una società dedita al dossieraggio illegale. Il prossimo 19 marzo, Gallo avrebbe dovuto comparire insieme ad altri indagati davanti al Tribunale del Riesame e presto sarebbe stato interrogato di nuovo.

Per eliminare ogni perplessità circa il suo decesso, il pm della Dda Francesco De Tommasi e il collega della Dna Antonio Ardituro, che coordinano l'inchiesta Equalize, hanno disposto il sequestro del cellulare che Gallo usava per chiamare la legale, Antonella Augimeri, di quello della moglie, di un pc, di farmaci e cibo rimasto in frigo. Intanto, è stata fissata la data dei funerali dell'ex super poliziotto che si svolgeranno venerdì pomeriggio, 14 marzo, nella chiesta dei santi Eusebio e Maccabei a Garbagnate Milanese.

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