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Cargo: “Sfrattati dal centro per far posto a speculazioni immobiliari o locali per l’aperitivo, è il modello Milano”

La società High-Tech che fa capo a Cargo, storico negozio di mobili in stile industrial in piazza XXV Aprile a Milano, ha ricevuto l’avviso di sfratto. “L’affitto è ormai insostenibile. Milano ormai allontana la sua storia e i suoi cittadini dal centro”
A cura di Francesca Del Boca
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È un addio definitivo. Cargo, negozio mobili e arredo per la casa in stile industrial nato nel 1981, chiude il suo storico punto vendita in centro a Milano: la società High-Tech ha infatti ricevuto l'avviso di sfratto per l'esercizio commerciale di piazza XXV Aprile a Milano dopo un contenzioso con il proprietario delle mura per l'affitto. E, sebbene l'azienda si sia proposta di raddoppiare il canone di locazione, il Tribunale di Milano ha comunque emesso l'avviso per la liberazione degli spazi a due passi da corso Como entro fine anno. Ma non senza le proteste dei proprietari. "È il Modello Milano, che allontana cittadini e piccole imprese dal centro per far spazio a speculazioni immobiliari e locali per l'aperitivo", si sfogano oggi.

"Dopo quasi quarant’anni da residente, High-Tech riceve lo sfratto dai tortuosi locali che furono della fabbrica d’inchiostro del Corriere della Sera in piazza XXV Aprile per far posto a nuove speculazioni immobiliari, servizi per la ‘popolazione fluttuante’ o nuovi locali per l’happy hour, o chissà", si legge nella nota della società High-Tech, diffusa sui social.

La catena cittadina, dislocata in due showroom, terrà aperto quindi solo il punto vendita di via Meucci, che si trova all'interno degli ex stabilimenti dell'Ovomaltina a due passi da via Padova. Il negozio in pieno centro, invece, dovrà abbassare per sempre la saracinesca. "Globalizzazione, inflazione, attrattività dell'area poco c'entrano con questo processo: si tratta di business privati e trasformazione della città. Ovvio, ci sono rabbia, delusione, malinconia: in piazza XXV Aprile lasciamo un pezzo di cuore e della nostra storia", prosegue il comunicato ufficiale. "In questo, parte fondamentale del processo che ci vede oggetto di sfratto sono i lavoratori attualmente presenti nel punto vendita, per i quali si stanno valutando le migliori condizioni possibili. Circostanze che non riguardano solo Cargo, sia chiaro, ma un "Modello Milano" che sta allontanando i cittadini e le piccole-medie realtà commerciali dal centro e dalla città". 

L'ultimo saluto è dai toni amari. "Vi aspettiamo, fiduciosi che Milano si salverà da sola e noi con lei grazie alle sue istituzioni scientifiche e culturali, all'impegno di chi vive e ci lavora, alla sua capacità di scovare la bellezza dove è più nascosta". 

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