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Calciatore 17enne rompe il naso all’arbitro con un pugno dopo l’espulsione

Un calciatore 17enne ha rotto il naso all’arbitro con un pugno dopo la fine della partita. Il ragazzo aveva contestato alcune decisioni prese dal direttore di gara durante la partita, rivolgendogli anche qualche insulto, e per questo era stato espulso.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Non sempre le partite finiscono quando l'arbitro fischia per tre volte. Commenti e polemiche, spesso, si protraggono ben oltre il 90esimo minuto. Un po' come è accaduto allo stadio comunale di Rovetta, nella Bergamasca, dove domenica scorsa (12 marzo) si stava giocando una partita valida per il campionato regionale degli allievi U17 tra la Gs Vertovese e la ColicoDerviese. Mentre stava rientrando negli spogliatoi, un giocatore della squadra ospite ha rivolto qualche parola, qualcuno dice anche insulti, al direttore di gara che lo ha espulso. Il calciatore 17enne ha quindi risposto dandogli un pugno in faccia procurandogli una frattura al naso.

L'arbitro, un ragazzo di 19 anni quindi quasi coetaneo dei calciatori in campo, è stato trasportato in codice verde all'ospedale di Piario da un'ambulanza della Croce Blu di Gromo. Una volta medicato, è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. Allo stadio, poi, sono arrivati anche i carabinieri di Clusone.

La condanna del gesto da parte delle società coinvolte

Come riportato da la Repubblica, il presidente Ernesto Maglia della società lecchese ColicoDerviese, in cui gioca il 17enne che ha aggredito l'arbitro, ha condannato il gesto del suo tesserato: "Non ero presente ma, da quanto mi ha raccontato il dirigente responsabile della squadra, mentre le due squadre rientravano negli spogliatoi il nostro ragazzo è andato a dire qualcosa di troppo all'arbitro che lo ha espulso e lui ha reagito prendendolo a schiaffoni".

Secondo quanto ricostruito da alcune testimonianze, sembra che il 17enne abbia contestato alcune decisioni prese in campo dal 19enne durante la partita, terminata con pareggio per 1 a 1. "Non possiamo che condannare il comportamento del nostro giocatore", ha concluso Maglia.

Su Facebook sia la Gs Verotese che la Us Rovetta, la società che ha messo a disposizione lo stadio per la partita, hanno voluto prendere le distanze dall'episodio. "Esprimiamo la nostra vicinanza al direttore di gara augurandogli una pronta guarigione", scrive la società che è scesa in campo domenica scorsa. "Le società si dissociano con forza dal grave episodio esprimendo la propria vicinanza all'arbitro e augurandogli una pronta guarigione", aggiunge il presidente dalla Us Rovetta.

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