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Cabiate, bimba di 18 mesi morta: arrestato il compagno della madre, l’avrebbe pestata e violentata

L’avrebbe picchiata a ripetizione, violentandola, per poi raccontare una versione sulla sua morte che, secondo gli inquirenti, non c’entrerebbe nulla. Per questo il compagno della madre della bimba di 18 mesi morta lo scorso 11 gennaio a Cabiate (Como) è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa di maltrattamenti da cui è derivata la morte della vittima e violenza sessuale.
A cura di Filippo M. Capra
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Pareva che fosse morta rimanendo schiacciata sotto uno scaldabagno, o una stufa, vittima quindi di un incidente domestico per cui i genitori, attoniti, non avrebbero potuto fare nulla. E invece la storia sembra essere totalmente diversa. Tanto che la Procura di Como ha disposto l'arresto del compagno della madre della piccola di 18 mesi di Cabiate (Como) che ha perso la vita qualche giorno fa.

I risultati dell'autopsia: lividi e fratture, anche una violenza sessuale

Secondo le indagini condotte dagli inquirenti, i soccorsi per la piccola sarebbero stati chiamati in ritardo, tanto che solo l'intervento della nonna materna avrebbe allarmato il 118. L'anziana, infatti, si sarebbe preoccupata notando la bambina priva di sensi. Fondamentale, però, è stata l'autopsia realizzata sul cadavere della bimba di appena 18 mesi, i cui esiti hanno accertato come il racconto del 25enne, ora in manette, fosse falso. Perché sul corpo della piccina sono state trovate numerose ecchimosi alle braccia e alle gambe, oltre a delle lesioni al dorso e alla testa. La causa del decesso, invece, è stata attribuita ad un violento trauma cranico. Secondo quanto riportato, poi, sul corpo della bimba sono state trovate anche lesioni riconducibili ad una violenza sessuale. La Procura, dunque, crede che la piccola sia stata ripetutamente picchiata in diverse giornate, e non solo l'11 gennaio, giorno della sua morte, specialmente quando l'indagato si trovava da solo con lei nell'appartamento. La violenza sessuale, invece, sarebbe stata effettuata qualche giorno prima della morte. Il 25enne è stato quindi tratto in arresto con l'accusa di maltrattamenti da cui è derivata la morte della vittima e violenza sessuale. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto disponendo la custodia cautelare in carcere.

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