Bloccato nel bagno del negozio dopo la chiusura, ragazzo rimane intossicato dall’antifurto

Quando intorno alle 21:30 di lunedì 2 gennaio è arrivata l'ambulanza della Croce Azzurra di Cadorago, il 20enne aveva da poco riguadagnato la libertà e l'aria pulita. Poco lontano c'era ancora a terra l'estintore che aveva usato per infrangere le vetrate dell'Unieuro di via Manzoni di Cantù, in provincia di Como. Ma non per irrompere nel negozio di elettronica, piuttosto per tornare a respirare qualcosa che non fosse il fumo denso che era stato rilasciato dal sistema di antifurto del locale.
L'urgenza della toilette e i tentativi di fuga
All'arrivo dei carabinieri, il 20enne ha provato a spiegare cosa gli era appena accaduto. Quella sera si trovava all'interno del negozio e aveva urgenza di usare il bagno. Una volta uscito dalla toilette, però, tutto il personale era già uscito chiudendo a chiave le porte e azionando l'antifurto come a ogni chiusura serale.
Spaventato e senza cellulare, il ragazzo allora ha cercato una via di fuga. Tuttavia, i suoi tentativi non ha portato ad altro che all'attivazione dell'antifurto che, in pochi secondi, ha rilasciato per tutti i locali un fumo denso. Sentendosi ormai alle strette, il 20ennne ha preso un estintore dal muro e lo ha usato per infrangere una vetrata.
Le indagini dei carabinieri
Ora toccherà ai carabinieri di Cantù verificare la veridicità del suo racconto. Intanto, come racconta La Provincia di Como, sembra che dopo questo episodio dal negozio non mancasse niente: l'incasso non era stato toccato e tutti i prodotti erano ancora al loro posto.
I responsabili del negozio, però, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Il 20enne è stato poi trasportato in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale cittadino, in seguito al fumo che aveva inalato quella sera.