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Bimbo di 4 anni cade in piscina a Castrezzato e muore due giorni dopo, aperta un’inchiesta: ci sono i primi indagati

La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo per indagare sulla morte del bimbo di 4 anni che ha perso la vita in seguito a un incidente avvenuto venerdì 20 giugno in una piscina di Castrezzato (Brescia). Dopo l’autopsia, la pm sta ora coordinando le indagini per ricostruire quanto accaduto. Stando alle prime indiscrezioni, ci sarebbero già i primi indagati.
A cura di Giulia Ghirardi
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Foto di repertorio
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La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo per indagare sulla morte del bimbo di 4 anni che ha perso la vita domenica scorsa, il 22 giugno, mentre era ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in seguito a un incidente avvenuto due giorni prima, venerdì 20 giugno, in una piscina di Castrezzato (Brescia). Dopo aver disposto l'autopsia, la pm Caty Bressanelli sta ora coordinando le indagini per ricostruire quanto accaduto e stabilire le cause del decesso attraverso consulenze tecniche, perizie e la raccolta delle testimonianza dei presenti al momento dei fatti. Stando alle prime indiscrezioni, ci sarebbero già i primi indagati.

L'incidente nella piscina di Castrezzato il 20 giugno

L'incidente è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 20 giugno in un parco acquatico di Castrezzato, in provincia di Brescia. Insieme al bimbo, in piscina era presente il padre, dal momento che la madre si trovava al lavoro. Secondo le informazioni disponibili sino a questo momento, sembrerebbe che l'uomo abbia perso di vista il figlio per un arco di tempo sufficiente affinché il piccolo, che non sapeva nuotare, finisse in acqua. Quando i presenti si sono accorti dell'accaduto e sono intervenuti, il piccolo era però già privo di sensi.

A questo punto il personale della piscina avrebbe iniziato le manovre di rianimazione sul piccolo che sarebbero poi state portate avanti dagli operatori sanitari del 118 intervenuti con l'elisoccorso. Le condizioni del bambino erano apparse da subito disperate ed era stato ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva pediatrica del Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove era poi entrato in coma irreversibile e, nel pomeriggio di domenica 22 giugno, i medici hanno dovuto dichiararne il decesso.

A indagare sul caso sono i carabinieri della Stazione locale, supportati dai colleghi del reparto Operativo provinciale e coordinati dalla Procura di Brescia. Obiettivo delle indagini è capire cosa sia realmente accaduto: come abbia fatto il bambino a raggiungere la piscina, per quanto tempo sia stato sott'acqua e come mai nessuno sia intervenuto prima. Secondo le prime indiscrezioni, dopo i primi accertamenti tecnici e le prime testimonianze, ci sarebbero già i primi indagati anche se il riserbo sui nomi, al momento, è totale.

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