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Bimbo di 10 anni muore in piscina, aperta un’inchiesta: “Potrebbe essere morto per annegamento”

“Ci sono dubbi sulla morte del bimbo, su quanto sia avvenuto in piscina e sul successivo ricovero”, ha spiegato a Fanpage.it Fabio Madella, avvocato della famiglia. “Il bimbo potrebbe non essere morto in seguito a un malore, ma per annegamento. Se così fosse serve accertare la responsabilità di tutte le persone coinvolte”.
A cura di Giulia Ghirardi
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"Il bimbo potrebbe non essere morto in seguito a un malore, ma per annegamento. Se così fosse serve accertare la responsabilità di tutte le persone coinvolte". A parlare a Fanpage.it è Fabio Madella, l'avvocato a cui si è rivolta la famiglia del bimbo di 10 anni che è deceduto dopo due giorni di ricovero nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Bergamo dopo essersi sentito male nella piscina di Torre de' Picenardi. Per indagare sulla morte del piccolo la Procura di Cremona ha aperto un procedimento contro ignoti e domani, martedì 24 giugno, verrà dato l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo del bimbo.

Cos'è successo in piscina?

Tutto è accaduto nel pomeriggio di mercoledì 18 giugno quando il bimbo di 10 anni si trovava in piscina insieme ad altri coetanei al Grest parrocchiale di Canneto sull'Oglio, in provincia di Mantova. Entrato in acqua attorno alle 14:00, dopo pranzo, nel giro di pochi istanti il piccolo si sarebbe, però, sentito male. I bagnini sono intervenuti, ma il piccolo è stato recuperato già privo di sensi. Giunti sul posto, i sanitari del 118 gli hanno praticato un messaggio cardiaco e hanno cercato di rianimarlo con un defibrillatore, ma senza successo. Il bimbo è stato quindi trasportato d'urgenza in ospedale dove è rimasto ricoverato per due giorni nel reparto di terapia intensiva prima di perdere la vita, lo scorso 20 giugno.

"La famiglia ha deciso di rivolgersi a noi perché ci sono alcuni dubbi sulla morte del bimbo, su quanto sia avvenuto in piscina e sul successivo ricovero al Papa Giovanni XXIII di Bergamo", ha continuato a spiegare l'avvocato a Fanpage.it, codifensore della famiglia con Alessandro Paci del Foro di Milano. "Il bimbo si trovava in un contesto nel quale certe cose non possono accadere. Il procedimento contro ignoti – che adesso è in fase d'indagine – è stato aperto proprio per questo, per accertare cosa sia davvero accaduto e quale sia la causa effettiva della morte. Perché è stato spesso usato il termine malore, ma la famiglia dubita che possa trattarsi di questo".

Dunque, quali saranno ora i prossimi passaggi? "Abbiamo chiesto di acquisire le cartelle cliniche dell'ospedale", ha concluso l'avvocato a Fanpage.it. "In più, domani verrà assegnato l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo del bimbo perché – come dicevo – il bimbo era sano, ma non sapeva nuotare. Dunque faremo le dovute indagini e ascolteremo chi era presente in piscina perché non si può escludere che il bimbo sia morto per annegamento".

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