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Caso Ruby

Barbara Guerra sfrattata dalla villa di Berlusconi: stop all’assegno mensile per le altre “Olgettine”

Era tra le ragazze che avevano partecipato alle cene di Arcore: un contratto di comodato le permetteva di vivere gratuitamente in una villa in Brianza da 800mila euro, ricevendo allo stesso tempo un assegno mensile da 2.500 euro.
A cura di Francesca Del Boca
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Barbara Guerra in tribunale a Milano per il processo Ruby
Barbara Guerra in tribunale a Milano per il processo Ruby
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Tutto finito con la morte del Cavaliere. La famiglia Berlusconi ha deciso di tagliare i viveri alle cosiddette "Olgettine", le ragazze ospiti alle cene di Arcore. Una società immobiliare riconducibile agli eredi dell'ex premier ha infatti recentemente inviato a Barbara Guerra una lettera di sfratto dalla villa a Bernareggio (Monza e Brianza) che Berlusconi le aveva concesso in comodato d'uso, una dimora dell'archistar Mario Botta dal valore di quasi un milione di euro: dovrà restituirla entro il 31 dicembre.

Ma non solo. È stato azzerato dai figli di Silvio Berlusconi anche l'assegno di 2.500 euro che la stessa Barbara Guerra e altre 19 ragazze, finite a vario titolo dentro i processi Ruby, ricevevano regolarmente ogni mese come "risarcimento per danno d'immagine". Totale, secondo quanto calcolato dalla Procura: più di 11 milioni di euro versati nel tempo alle ex ospiti di Villa San Martino ad Arcore in occasione delle serate del "bunga bunga". Senza contare che alcune di loro, come la showgirl brianzola, avevano anche ricevuto appartamenti e ville da utilizzare a loro piacimento.

Barbara Guerra con Ariel Espinosa al Tribunale di Milano
Barbara Guerra con Ariel Espinosa al Tribunale di Milano

A tutte le ragazze, secondo il pm Luca Gaglio, sarebbe stato "assicurato un reddito e un tetto, che per alcune è diventato un alloggio di proprietà, affinché mentissero" su ciò che era accaduto durante le "cene eleganti" di Arcore. "Fu Berlusconi  a proporre per loro la formula del comodato d’uso per regolarizzare e dare forma giuridica alla presenza delle ragazze nelle ville", era stata la testimonianza di Ivo Redaelli, architetto che si occupava di alcuni investimenti dell'ex premier. "È una persona sensibile, aiuterebbe chiunque. Le vedeva in mezzo alla strada, senza lavoro dopo lo scandalo, sperava si rifacessero una vita. E loro erano insistenti, facevano scene da pazze".

Dopo la sentenza di primo grado, che ha assolto tutti i 28 imputati (tra cui Silvio Berlusconi) ed escluso le testimonianze delle ragazze, la Procura ha deciso ora di ricorrere in Cassazione. Nel frattempo, in men che non si dica, gli eredi del Cavaliere hanno preso la loro decisione: stop ad assegni mensili e ville gratis. In testa la dimora concessa a Barbara Guerra. La showgirl, insieme all'amica ed ex letterina Alessandra Sorcinelli, andò a vivere anni fa "senza nemmeno pagare le utenze" (rimborsate dal ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli) in una delle due ville realizzate dall’archistar Mario Botta a Bernareggio, comprate dal leader di Forza Italia "per circa 850mila euro l’una, per un totale di 1,7 milioni di euro".

Alessandra Sorcinelli
Alessandra Sorcinelli
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