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Avevano un piano per uccidere la sorella con ascia e coltello: adesso i due gemelli si dicono pentiti

È attesa per oggi la decisione sui due gemelli 17enni che, nella notte tra venerdì e sabato, hanno cercato di uccidere la sorella 22enne mentre dormiva. Nei loro confronti è contestata anche la premeditazione.
A cura di Francesco Loiacono
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La casa in cui è stata accoltellata la 22enne
La casa in cui è stata accoltellata la 22enne

Arriverà oggi la decisione del giudice per le indagini preliminari sui due gemelli 17enni di Polaveno, nel Bresciano, arrestati per il tentato omicidio della sorella 22enne. Una vicenda che ha sconvolto il piccolo paese tra la Val Trompia e il lago d'Iseo, divenuto il set di una sorta di film dell'orrore nella notte tra venerdì e sabato. I due gemelli, stando a quanto ricostruito al momento, si sono armati con un'ascia e un coltello e, dopo essere entrati nella stanza della sorella, che stava dormendo, l'hanno colpita più volte fino a quando le sue urla di disperazione hanno fermato la loro furia omicida. Poi i due gemelli hanno rubato alcune centinaia di euro dal portafoglio del padre e sono fuggiti, non prima di svegliare i genitori e di avvisare, loro stessi, i carabinieri.

I ragazzi hanno confermato il loro racconto davanti al giudice

I militari dell'Arma hanno arrestato i due giovani attorno alle 7 di mattina del sabato, mentre vagavano su una strada statale. In un primo interrogatorio davanti al sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo hanno ammesso le proprie colpe, cercando anche di motivare l'aggressione. Uno dei due è finito nel carcere minorile Meucci di Firenze; l'altro, che nell'aggressione alla sorella ha riportato delle ferite, è piantonato all'ospedale Civile di Brescia. Nell'interrogatorio di garanzia che si è svolto ieri davanti al giudice dei minori Daniela Martino, i due arrestati, intervenuti da remoto, hanno confermato quanto detto in precedenza e si sarebbero anche detti pentiti per il loro gesto. Prima di ripetere il loro racconto hanno però chiesto che i genitori uscissero dal tribunale, forse per risparmiare loro ulteriore dolore. Ai due, difesi dagli avvocati Andrea Paternoster e Stefano Paloschi, viene contestata però adesso anche la premeditazione, oltre alla minorata difesa della vittima, al rapporto di parentela e ai futili motivi.

I genitori: Questa storia ci ha sconvolto la vita

Resta per ora ignoto il movente di tanta ferocia: "Questa storia ci ha sconvolto la vita", hanno detto i genitori all'uscita dal tribunale, preoccupati per la salute della figlia, viva per miracolo dopo due interventi chirurgici, ma anche per le sorti degli altri due figli, che in una notte di febbraio si sono improvvisamente trasformati in potenziali assassini. Oggi si saprà se l'arresto verrà convalidato e quali misure cautelari saranno decise nei loro confronti.

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