Aveva celebrato la messa in mare con un materassino come altare: nessun processo per don Mattia

Non andrà a processo don Mattia Bernasconi, il sacerdote che il 24 luglio scorso aveva celebrato messa in mare utilizzando un materassino come altare. A darne notizia è il quotidiano Il Corriere della Sera. Per la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone, Romina Rizzo, il prete non ha offeso la religione cattolica. E per questo motivo ha accolto la richiesta di archiviazione che era stata presentata dal procuratore Giuseppe Capoccia.
Il viceparroco di San Luigi Gonzaga di Milano, che in quel periodo aveva accompagnato alcuni ragazzi a partecipare a un campo della legalità organizzato dall'associazione antimafia Libera, aveva officiato nelle acque della spiaggia Alfieri di Crotone.
Accolta la difesa dell'avvocato di Don Mattia Bernasconi
Quelle immagini avevano fatto il giro del web: aveva indignato la curia calabrese, che chiedeva sobrietà e maggior rispetto ai simboli eucaristici, mentre l'arcivescovo di Milano l'aveva definita una sciocchezza. La Procura aveva poi aperto le indagini che erano state affidate alla Digos. Gli investigatori dovevano accertare se il don avesse o meno offeso la religione cattolica. Subito dopo il sacerdote si era scusato con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.
Don Mattia è stato difeso dall'avvocato Giovanni Morgese che ha sottolineato come non vi fosse dolo nella condotta del sacerdote. E questa tesi è stata accolta dalla stessa Procura. Per gli inquirenti, nonostante lo sconcerto "indotto nella comunità dei fedeli", in quello che aveva fatto don Mattia non c'era il "dolo necessario per integrare il reato di vilipendio".