Imprenditore mantovano condannato per violenza sessuale ed estorsione: 4 anni e 4 mesi di carcere

Dopo un lungo iter giudiziario iniziato nel 2018, un imprenditore di Porto Mantovano di 36 anni è finito in carcere, accusato di violenza sessuale ed estorsione. A deciderlo è stata la Corte di Cassazione che lo ha condannato a una pena di quattro anni e quattro mesi di reclusione.
I reati che vengono contestati all'imprenditore – già noto alle forze dell'ordine – sono stati commessi tra agosto e novembre 2018. Da quel momento sono state avviate le indagini da parte degli inquirenti che sono culminate con l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dalla Procura della Repubblica di Mantova. Così, nel pomeriggio di venerdì 1 agosto, i carabinieri della stazione di Porto Mantovano hanno arrestato il 36enne che è stato quindi trasferito nella casa circondariale cittadina. Un ruolo cruciale nel rintracciare e arrestare il condannato lo ha avuto il Comando dei carabinieri della cittadina dell’hinterland mantovano.
Con la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione si è quindi concluso il lungo iter della vicenda. In particolare, nell'ordinanza emessa dai giudici della Corte di Cassazione, all'accusa di violenza sessuale è stata riconosciuta anche l’aggravante dell’abuso di autorità o di condizioni di inferiorità della vittima. A ciò si aggiungono anche importanti pene accessorie, come l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e l’interdizione perpetua dall’esercizio della tutela e curatela. Questo per prevenire, ai sensi della normativa vigente, il conferimento al 36enne di incarichi di responsabilità.