Arrestati per aver violentato e torturato una donna, trovata in strada con mani e piedi legati: “L’hanno colpita con diversi oggetti”

Si chiamano Matteo Venturelli e Massimiliano Scarano gli uomini arrestati con l'accusa di aver drogato e violentato una donna di origini brasiliane, lo scorso 9 settembre. La vittima era stata poi abbandonata all'alba di due giorni dopo in una strada di campagna a Polpenazze del Garda, in provincia di Brescia: alcuni passanti l'hanno ritrovata con mani e piedi ancora legati. I reati a cui i due uomini dovranno rispondere sono: sequestro di persona, tortura e violenza sessuale con l'aggravante della crudeltà.
La violenza sulla donna di origini brasiliane si è consumata la notte del 9 settembre, quando aveva partecipato a una festa in piscina con Venturelli e Scarano. A un certo punto la situazione è degenerata: la vittima sarebbe stata costretta ad assumere sostanze stupefacenti, per poi subire violenze fisiche e sessuali. Il ritrovamento è avvenuto soltanto due giorni dopo. Per questa ragione gli arrestati dovranno rispondere anche di sequestro di persona, mentre l'accusa di tortura dipende dal fatto che la vittima sarebbe stata colpita anche da oggetti contundenti, come ha potuto appurare la redazione di Fanpage.it.
Se venissero condannati per tutti i capi di imputazione, sia Venturelli che Scarano rischierebbero oltre quindici anni di reclusione. Quando si commette un concorso di reati, la pena non sarà la somma aritmetica delle infrazioni commesse. Al contrario, si applica il cumulo giuridico: il magistrato considera il reato più grave, che in questo caso potrebbe essere la violenza sessuale con aggravante della crudeltà, e applica aumenti proporzionati di pena, a seconda di tutti gli altri reati commessi.