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Arconate, vota al Referendum e scatta una foto alla scheda: “Sennò la mia ragazza non mi crede”

Ha scattato una foto alla sua scheda elettorale per dimostrare alla sua fidanzata di aver mantenuto la promessa e di aver votato come voleva lei al referendum. L’uomo, un 35enne di Arconate nel Milanese, si è però dimenticato di silenziare il telefono e così il rumore della fotocamera ha insospettito il presidente di seggio. Il 35enne è stato denunciato e ora rischia l’arresto fino a sei mesi.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Alla sua fidanzata aveva promesso che avrebbe votato "Sì" al referendum sul taglio dei parlamentari. E per dimostrarle di essere un uomo di parola ha fotografato la sua scheda elettorale. È successo ieri, domenica 20 settembre, in un seggio di Arconate, nel Milanese, nella scuola media "Alessandro Manzoni". Secondo quanto riporta "Il Fatto Quotidiano" un uomo di 35 anni, attorno alle 15 di ieri, è entrato nella cabina elettorale per votare e scattare la foto al suo "Sì". Peccato che il 35enne si fosse dimenticato di silenziare il suo smartphone e così, quando ha attivato il cellulare, il suono della fotocamera ha insospettito i presenti. Il presidente del seggio si è avvicinato per chiedere spiegazioni ed è a questo punto che l'uomo ha dato la sua versione dei fatti: "Ho scattato la foto perché sennò la mia ragazza non avrebbe creduto al mio Sì".

Denunciato dai carabinieri: ora rischia l'arresto fino a sei mesi

Stando al racconto dell'uomo, la coppia nei giorni precedenti avrebbe discusso più volte sul voto. La donna avrebbe convinto il compagno a votare "Sì", ma temendo un cambio di idea all'ultimo minuto gli ha chiesto le prove: una foto appunto. Per l'uomo sarebbe, dunque, tutta colpa della fidanzata insistente. La sua versione però non è stata sufficiente a evitargli una denuncia da parte dei carabinieri che, allertati, sono intervenuti al seggio. Con i militari il 35enne si sarebbe giustificato anche dicendo di non sapere che fotografare la scheda elettorale fosse vietato, ma è un reato contemplato dalla legge 96/2008: l'uomo rischia l’arresto da 3 a 6 mesi e una multa da 300 a 1.000 euro. Ora il 35enne dovrà fare i conti anche con la fidanzata dal momento che il suo "Sì" è stato annullato.

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