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Anche in Lombardia sarà possibile depositare in ospedale il proprio testamento biologico

È stato approvato in Regione Lombardia l’ordine del giorno che permette di depositare le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento presso le strutture sanitarie (ospedali,ASL) e non solo presso il Comune di residenza o un notaio. L’Associazione Coscioni: “Diritto all’autodeterminazione”
A cura di Francesca Del Boca
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È stato approvato ieri durante la Sessione di Bilancio di Regione Lombardia l’ordine del giorno a firma Paladini-Palestra (Patto Civico) e promosso dall’Associazione Luca Coscioni, che impegna la Regione a dotarsi delle procedure necessarie per permettere ai cittadini e alle cittadine di depositare le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) anche presso le strutture sanitarie (ospedali e ASL) e non solo presso il Comune di residenza o presso un notaio, come attualmente previsto dalla legge 219/2017 sul “Consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”.

Di cosa si tratta? Con quello che viene chiamato più comunemente “testamento biologico”, è possibile dichiarare al medico curante le proprie disposizioni anticipate di trattamento (DAT), ossia disporre tutte le disposizioni sanitarie e le volontà per il momento in cui il soggetto potrebbe essere incapace di intendere e volere.

Un segnale importante e un impegno concreto da parte del Consiglio Regionale, rafforzato dallo stanziamento di 100mila euro destinati all’implementazione e alla comunicazione di una possibilità prevista dalla normativa nazionale ma che, fino ad oggi, è rimasta poco fruibile", è stato il commento di Cristiana Zerosi, coordinatrice in Lombardia dell’Associazione Coscioni. "Finalmente viene riconosciuto il ruolo centrale dell’organizzazione sanitaria regionale, la più competente ad attuare un diritto ancora poco accessibile anche in Lombardia sia in termini di scarso accesso al deposito delle DAT, sia per la mancanza di adeguata informazione sul tema".

Ma non è certo finita qui. "L’Associazione Luca Coscioni vigilerà affinché, all’Ordine del Giorno approvato, segua la necessaria delibera attuativa, che permetterà concretamente ai cittadini lombardi che desiderano esprimere anticipatamente le proprie volontà sui futuri trattamenti sanitari di farlo nel luogo più idoneo: l’ospedale o le altre strutture del sistema sanitario, garantendo così la possibilità di esercitare pienamente il proprio diritto all’autodeterminazione”.

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