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Omicidio di Giulia Tramontano

Alessandro Impagnatiello è rimasto in casa con il cadavere di Giulia Tramontano per ore prima di disfarsene

Alessandro Impagnatiello sarebbe rimasto in casa con il cadavere della compagna Giulia Tramontano per alcune ore: è questo quello che emerge dalle indagini. L’omicidio sarebbe avvenuto tra le 19 e le 20.30 e l’uomo si sarebbe presentato a casa dell’amante intorno alle 2: in tutto quel lasso di tempo il cadavere sarebbe rimasto in casa.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il trentenne barman Alessandro Impagnatiello sarebbe rimasto in casa con il cadavere della compagna Giulia Tramontano per alcune ore: è questo quello che emerge dalle indagini della pubblico ministero Alessia Menegazzo coordinate dall'aggiunta Letizia Mennella che nella giornata di oggi, giovedì 1 giugno, hanno tenuto una conferenza stampa.

L'incontro tra Giulia Tramontano e l'amante dell'uomo

Sembrerebbe infatti che l'agente immobiliare 29enne abbia incontrato intorno alle 17 una ex collega del 30enne, la donna con cui Impagnatiello avrebbe avuto una relazione. Le due si sarebbero raccontate tutto fuori dall'Armani bar: "Le due si erano chiarite, c'era stata solidarietà tra loro", ha spiegato la dottoressa Mennella.

Tramontano avrebbe poi chiesto un incontro chiarificatore al compagno: si sarebbero incontrati nel loro appartamento a Senago. Lì, l'avrebbe uccisa. Sembrerebbe che l'omicidio sia avvenuto tra le 19 e le 20.30: l'uomo l'avrebbe accoltellata e poi avrebbe provato a bruciare il corpo prima in casa con l'alcol e poi in un box con la benzina.

L'uomo avrebbe provato a incontrare l'ex collega

Intorno alle 2 va dalla ex collega americana con la quale aveva avuto una relazione: la donna vive a Milano, ma quando lui si presenta fuori dalla sua porta, lei avrebbe deciso di non farlo entrare. L'uomo avrebbe infatti provato in tutti i modi ad avere un contatto con lei, scrivendole addirittura di essere un uomo libero, che Tramontano era andato via e che lui non era il padre del bimbo.

Per tutto quel tempo il cadavere della 29enne è in casa. Dopodiché avrebbe provato a disfarsene: lo avrebbe messo in alcuni sacchi neri, lo avrebbe caricato in auto e poi lo avrebbe gettato in una striscia di terra in via Monte Rosa a Senago (Milano). Sarebbe quindi stato lui a mandare il messaggio alla madre e alla amica con il cellulare della sua compagna.

L'omicidio sarebbe premeditato

Per gli investigatori però non si è trattato di un dolo impeto, ma di premeditazione: l'uomo infatti avrebbe cercato su internet come ucciderla e come nascondere il corpo. Domenica ha poi denunciato la scomparsa della ragazza, ma il suo racconto avrebbe avuto alcune incongruenze che hanno portato gli investigatori a sospettare che in realtà non fosse un allontanamento volontario.

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