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Accusato dell’omicidio di un 46enne dopo una lite, 28enne viene scarcerato: “Non ci sono abbastanza indizi”

È stato scarcerato Fernando Velcu, il 28enne arrestato con l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. Secondo gli investigatori, il 15 maggio alla stazione di Desenzano del Garda (Brescia) avrebbe colpito e fatto cadere Hackim Fawzi, facendogli rimediare un’emorragia cerebrale rivelatasi fatale. Per il gip, però, non ci sarebbero abbastanza indizi a carico del giovane e quindi non ha convalidato il fermo.
A cura di Enrico Spaccini
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Il gip del Tribunale di Brescia non ha convalidato il fermo e ha scarcerato per mancanza di gravi indizi di colpevolezza Fernando Velcu, arrestato domenica scorsa, 18 maggio, con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo gli investigatori, sarebbe stato lui il 15 maggio a far cadere Hackim Fawzi durante una lite a Desenzano del Garda (in provincia di Brescia). Il 46enne aveva poi battuto la testa ed è deceduto la mattina del 17 maggio all'ospedale Civile di Brescia a causa di un'emorragia cerebrale. Secondo il giudice, però, non ci sarebbero abbastanza indizi per ritenere che il 28enne arrestato sia coinvolto nella morte di Fawzi.

Velcu e Fawzi avrebbero litigato la sera del 15 maggio mentre si trovavano alla stazione ferroviaria di Desenzano del Garda, entrambi sotto effetto dell'alcol. Alcune ore prima il 46enne aveva rubato una confezione di pistacchi da un minimarket, ma il furto parrebbe non essere collegato con la discussione avuta con il 28enne romeno.

Secondo gli investigatori, ad un certo punto Velcu avrebbe colpito Fawzi e lo avrebbe fatto cadere. Il 46enne, di origine marocchina, avrebbe battuto la nuca contro l'asfalto, procurandosi così l'emorragia cerebrale che si è rivelata infine fatale nella mattinata del 17 maggio.

I carabinieri hanno identificato e arrestato Velcu quando, dopo che era già stato sentito una volta, si è presentato in ospedale a causa di una slogatura al polso che, secondo gli investigatori, avrebbe rimediato proprio nella lite con il 46enne. Una volta sottoposto a fermo, il 28enne è stato interrogato dal gip: il giovane ha negato qualsiasi coinvolgimento e poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha deciso di disporre la scarcerazione, in quanto non ci sarebbero sufficienti indizi di colpevolezza.

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