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Accoltella la moglie per i debiti, Marco Gilona ricoverato in psichiatria: “Volevo salvare nostro figlio”

Il 62enne Marco Gilona è ricoverato a Villa Serena. Il 28 febbraio ha tentato di uccidere sua moglie Simona perché disperato per i troppi debiti. Il giudice ha confermato l’arresto e il suo avvocato sta valutando se ricorrere alla perizia psichiatrica.
A cura di Enrico Spaccini
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I debiti lo avevano messo con le spalle al muro. Il 62enne Marco Gilona era sempre riuscito a provvedere alla sua famiglia lavorando come agente di commercio. Poi, però, una serie di investimenti sbagliati lo hanno portato a perdere centinaia di migliaia di euro arrivando al pignoramento della casa. L'unica soluzione che aveva trovato era di uccidere sua moglie e sé stesso, "per salvare nostro figlio dai debiti che ormai avevano raggiunto quasi i 600mila euro". Accusato di tentato omicidio, Gilona è stato trasferito al reparto psichiatrico dell'ospedale San Gerardo di Monza, Villa Serena, per alcuni accertamenti.

Il suo avvocato, Andrea Fabio Scaccabarozzi, chiederà di approfondire l'ipotesi di un disagio psichico e chiederà la cartella clinica il suo assistito lascerà il reparto per valutare la richiesta di sottoporlo a una perizia psichiatrica. Nel frattempo, a Villa Serena si è tenuta anche l'udienza di convalida dell'arresto.

Il piano di Gilona "per salvare nostro figlio dai debiti"

Lo scorso 28 febbraio aveva convinto la moglie a seguirlo da un avvocato che avrebbe potuto aiutarli a uscire da quella situazione finanziaria. In realtà, era solo un modo per attirare la 56enne Simona fuori di casa. Aveva portato con sé due coltelli e un flacone di etere. Il piano era: uccidere la moglie, anestetizzarsi con il gas e suicidarsi.

Intorno alle 11:20, però, un passante ha notato alcune macchie di sangue sull'asfalto del controviale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo e una donna distesa all'interno di una Peugeot 508 parcheggiata lì vicino. Chiamato il 112, i carabinieri sono riusciti a tamponare le ferite sul corpo della 56enne e a trasportarla d'urgenza in ospedale.

Simona, colpita con un coltello all'addome, al collo e a una gamba, è stata dichiarata fuori pericolo. Presto potrà tornare a casa, a Quarto Oggiaro, quella per la quale quel 28 febbraio era arrivato l'avviso di pignoramento e dove vive con uno dei due figli. Anche per questo motivo, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, Andrea Giudici, ha confermato il provvedimento dei militari della compagnia di Sesto San Giovanni e la custodia cautelare in carcere dove tornerà dopo le valutazioni sul suo stato mentale, escludendo la possibilità degli arresti domiciliari.

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