Accoltella il patrigno della fidanzata, il 17enne arrestato: “Mi sono difeso, voleva che vendessi droga per lui”

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Brescia ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per il 17enne accusato di un tentato omicidio avvenuto a Piancogno (in provincia di Brescia) la sera di venerdì 12 settembre. Stando a quanto ricostruito, il giovane avrebbe accoltellato il compagno della madre della sua fidanzata al termine di una lite, ferendolo all'addome. Per il gip, ora il 17enne deve rimanere nella comunità protetta in cui risiedeva già prima altrimenti verrà trasferito in un carcere minorile.
Stando a quanto ricostruito finora dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Breno e coordinate dalla sostituto procuratrice Lara Ghirardi, la lite sarebbe esplosa nella tarda serata del 12 settembre a Piancogno nell'abitazione della madre della fidanzata del 17enne, che da qualche giorno stava ospitando lui e il suo compagno di 53 anni.
Ad un certo punto, il 17enne avrebbe afferrato un coltello da cucina e lo avrebbe usato per ferire il 53enne all'addome. L'uomo è stato trasportato in ospedale e sottoposto a operazione chirurgica, mentre il 17enne è stato rintracciato e arrestato per tentato omicidio.
Durante l'interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip, il ragazzo, difeso dall'avvocata Cristina Guatta, avrebbe provato a giustificarsi dicendo di aver agito per legittima difesa, affermando che il 53enne lo avrebbe aggredito per primo perché pretendeva che vendesse droga per lui. Il racconto del 17enne sarà oggetto di ulteriori indagini, nel frattempo gli inquirenti gli contestano l'aver agito con premeditazione in quanto la sua intenzione di colpire il 53enne sarebbe emerso dallo scambio di messaggi che aveva avuto nei giorni precedenti con la madre della fidanzata.