Abita da 10 anni in una casa galleggiante abusiva di 200 metri quadri sul Ticino: multato per 85mila euro

La Guardia di Finanza ha scoperto una casa galleggiante abusiva di circa 200 metri quadrati ormeggiata sulle sponde del fiume Ticino in provincia di Varese. Da circa dieci anni il proprietario usava l'abitazione come alloggio per le vacanze e per il weekend ma non aveva mai ottenuto i permessi e le autorizzazioni necessarie per occupare l'area demaniale.
A intervenire sono stati i militari della Sezione operativa navale del Lago di Lugano. Secondo quanto rilevato nei sopralluoghi, la casa, utilizzata per fini abitativi e ora sequestrata, era ancorata in modo permanente alla riva del fiume, senza aver mai ottenuto nessuna autorizzazione per l'occupazione dello spazio pubblico da parte del Comune competente in quel territorio. Le verifiche dei documenti hanno portato all'emissione di una multa pari a 85mila euro: nella somma sono compresi i canoni demaniali non pagati e le sanzioni previste dalla normativa vigente.
Il controllo è stato svolto nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra il Corpo e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), che prevede azioni congiunte di vigilanza sul demanio idrico, finalizzate a garantire legalità, trasparenza e corretta gestione del patrimonio pubblico. Lungo le sponde del Ticino, infatti, ci sono diverse house boat ma solo poche di queste risultano regolarmente censite. L'occupazione di aree demaniali, fanno sapere dal Comando della Guardia di Finanza, “Non è solo un illecito amministrativo, ma anche una sottrazione indebita di spazi e risorse economiche che, se regolarmente gestite, potrebbero essere destinate a beneficio dell’intera collettività, quali ad esempio la manutenzione dei corsi d’acqua o lo sviluppo di servizi pubblici locali".