“Abbonati ad Atm, ma multati perché il bus ferma fuori Milano e poi rientra in città”: la denuncia dei residenti

A Milano, nel quartiere Adriano, diversi residenti con l'abbonamento annuale dell'ATM (Azienda di Trasporti Milanesi) sono stati multati sull'autobus 53 (linea urbana) perché il percorso comprende un tratto extraurbano che attraversa il comune di Sesto San Giovanni. "Chi è abbonato e paga 330€ all'anno sta dicendo ad Atm che userà i suoi mezzi, è qualcuno che crede nei mezzi pubblici e questo fa ancora più male quando si viene multati", specialmente se le motivazioni per cui succede non sono chiare.
A dirlo a Fanpage.it è Cristina Maccarrone, giornalista e residente del quartiere Adriano di Milano. La vicenda a cui fa riferimento riguarda la linea di superficie 53, molto usata dai residenti del quartiere Adriano per arrivare alla fermata della metro rossa di Sesto Marelli. L'autobus, stando a quanto riportato sul sito ATM, sarebbe urbano, così come lo è la fermata Sesto Marelli della M1. L'abbonamento annuale ordinario, quindi, dovrebbe coprire queste zone senza bisogno di integrazioni. Eppure Cristina – e come lei tanti altri residenti – è stata multata ben due volte dai controllori, secondo i quali per arrivare a Sesto Marelli con la 53 si dovrebbe pagare l'integrazione di 1,70€ a tratta.

"La prima volta che sono stata multata è successo a marzo ed ero appena partita da Sesto Marelli." – spiega Cristina. Lei ha fornito la sua tessera ATM, conscia di avere un abbonamento annuale attivo e "pensando di essere a posto".
Tuttavia, comincia una discussione con il controllore secondo cui la tratta non sarebbe coperta dal suo abbonamento: "sono partita da Sesto Marelli, fermata urbana, per arrivare al quartiere Adriano, che è un'altra fermata urbana". Nonostante glielo abbia fatto notare, non ci sarebbe stato niente da fare: "a detta del controllore Sesto Marelli risulterebbe urbana in metropolitana, ma non in superficie. Quindi io sono stata multata per questo e perché prima di arrivare al capolinea l'autobus passa da Sesto, che non è zona urbana".
41€ di multa pagati nell'immediato. Tornata a casa, però, si rende conto di quanto appena successo e decide di scrivere un post sulla pagina Facebook del quartiere. Da quel post emergono tantissime lamentele "e racconti di situazioni simili alla mia, ma anche di molte persone che non erano a conoscenza di questa vicenda".

Così Cristina decide di fare una seconda ricerca sul sito ATM relativa alle tratte percorribili dagli abbonati annuali: "mentre per le metro sono chiare, per gli autobus no. Così come non è chiara l'indicazione alla pensilina della fermata della 53, perché non è indicato che è extraurbana".
La linea 53 è un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere perché, è il modo più veloce per arrivare alla metro rossa. Gli altri autobus che portano alle metropolitane sono raggiungibili percorrendo una parte di percorso a piedi "e quindi sono più scomode, specialmente per i gli anziani della zona" e poi l'autobus 86, che sarebbe l'alternativa, "salta spesso le corse".
La seconda sanzione per Cristina arriva il 18 aprile scorso, "dopo aver aspettato alla fermata 23 minuti", ma questa volta decide di non pagarla e fare ricorso. "Sì sì faccia pure ricorso, ma guardi che se non lo vince l'abbonamento aumenta", avrebbe risposto il controllore. Sottolinea anche in questa circostanza di essere un'abbonata annuale ad ATM e che le fermate a cui si dirige sono sempre fermate urbane che, quindi, non necessiterebbero di integrazione. Anche questa volta niente da fare, multata.

"La mia vicina mi ha scritto che non prende più la 53 per arrivare a Sesto Marelli, ma la macchina, proprio per questo motivo": questo dimostra come le campagne per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e abbandonare le auto private siano sterili se non accompagnate da un servizio che garantisca un accesso chiaro ed equo ai mezzi pubblici.
Fino al 2019, avrebbe detto una persona della zona a Cristina, esisteva un accordo tra i due comuni (Milano e Sesto) "affinché le persone del quartiere Adriano, o comunque di Milano, non pagassero questa integrazione", ma dato che diverse persone come lei sono state multate per questo motivo, Cristina ha deciso di organizzare una raccolta firme: "Abbiamo raggiunto 633 firme in meno di due settimane".

A un servizio che sembra essere peggiorato negli ultimi anni – "ci sono dei momenti in cui l'attesa supera anche i 30 minuti, ieri alle 17 ne ho dovuti aspettare 25, avrei preso tranquillamente tre metro in quel tempo" – si aggiunge la possibilità di essere multati pur pagando l'abbonamento valido per tutto l'anno, a differenza di chi compra il biglietto singolo che copre le zone Mi1-Mi3. E per di più non ci sarebbero avvisi sulla necessità di pagare queste integrazioni. Per avere chiarimenti Cristina ha chiamato anche ATM e avrebbe ricevuto come risposta, tra le altre cose, che "le linee che vanno fuori sono un po' misteriose".
Al ricorso che ha presentato per la seconda multa che le è stata fatta non ha ancora ricevuto risposta da Atm, ma vuole continuare la raccolta firme per denunciare questa situazione che sta disincentivando l'uso dei mezzi pubblici nella zona.
La risposta del comune di Milano
In merito alla questione della linea 53 Fanpage.it ha sentito anche il Comune di Milano: "Stiamo facendo fare una verifica tecnica ai nostri uffici per avere una ricostruzione". La decisione di inserire Sesto Marelli tra le fermate urbane, infatti, risale al 2019, anno in cui è stato stilato il nuovo Sistema Tariffario integrato dei mezzi pubblici (STIBM): "la fermata [di Sesto Marelli, ndr] è stata inserita come se fosse in città, ma è stato anche deciso che tutti gli autobus che escono dalla città sono fuori dal biglietto convenzionato e quindi serve l'integrazione".
Per quanto riguarda la dicitura presente sul sito ATM, dove si legge che la 53 risulta essere una linea urbana, il Comune, dopo aver sentito l'Azienda di Trasporti Milanesi ha spiegato che "le linee si chiamano urbane o extraurbane in base al numero di fermate che sono dentro o fuori al perimetro", quindi se una linea fa la maggior parte delle fermate fuori dal perimetro sarà indicata come extraurbana, mentre se ne fa di più in città si leggerà "urbana".
Il biglietto singolo da 2,20 euro oggi comprende le zone M1-M3, quindi copre anche diverse aree che prima erano considerate extraurbane. Con l'abbonamento urbano, invece, "puoi circolare solo in ambito urbano, tranne per le fermate delle metro [come Sesto Marelli, ndr] che nel 2019 sono state inglobate nel perimetro urbano", altrimenti serve quello extraurbano da 50 euro mensili.