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A Milano scritte contro Draghi, la Nato e il Pd. Il sindaco Sala: “Contestazione folle”

A Porta Venezia è apparsa una scritta contro la Nato: sul posto è intervenuta la polizia per i rilievi. Sulle contestazioni alla Nato è intervenuto anche il sindaco Sala.
A cura di Ilaria Quattrone
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"No Draghi, No Nato, No Pd. Guerra agli aggressori": è la scritta è comparsa vicino a Porta Venezia a Milano. Parole che, in queste ore, sono state cancellate. Sul posto sono intervenuti nella giornata di oggi, 25 aprile, anche gli agenti della polizia di Stato che ha svolto tutti i rilievi del caso. Su quanto accaduto si è espresso anche il sindaco del capoluogo meneghino, Giuseppe Sala: "Per me è una contestazione folle".

Le iniziative a Milano

Intanto, in occasione della Festa della Liberazione, sono diverse le iniziative che stanno interessando le vie della città: cortei, giri in bici, deposizioni di corone e gli eventi pensati dalle varie sezioni locali dell'Anpi. Nonostante si siano svolti tutti in tranquillità, non sono mancati gli striscioni contro la guerra e contro la fornitura di armi da parte della Nato all'Ucraina, dove da oltre due mesi si sta svolgendo una guerra contro la Russia.

Le parole del sindaco Sala

Uno di questi striscioni è comparso, per esempio, durante il corteo a Crescenzago dove hanno partecipato un centinaio di persone. Visto l'aumento delle critiche contro la Nato, il sindaco Sala, durante la deposizione delle corone davanti al Comune, ha detto: "Non capisco quelli che cercano dei distinguo, come se i 70 anni di storia del nostro Paese non dimostrassero che noi apparteniamo a quella alleanza atlantica che ci riconosciamo nei valori dell'Occidente e della Nato". Il primo cittadino ha poi ribadito che il 25 aprile non deve essere qualcosa su cui ci si può dividere essendo alla base della democrazia: ""Una divisione precisa è se mai tra chi è profondamente antifascista e chi non lo è. Io spero che dalle polemiche venga risparmiato il 25 Aprile". Nel pomeriggio di oggi, si svolgerà poi una manifestazione per celebrare i 77 anni della Liberazione. Al termine del corteo – che partirà da Corso Venezia e si concluderà in piazza Duomo e per cui sono attese almeno 50mila persone – parleranno due donne ucraine, tra cui una profuga consigliera comunale a Bucha. Saranno presenti anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, il segretario della Cgil Maurizio Landini.

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