1.006 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Migranti, Salvini annuncia tagli al Cara di Mineo: “Meno ospiti, ma obiettivo è la chiusura”

Matteo Salvini annuncia la stretta sul Cara di Mineo: “A breve il centro per immigrati di Mineo (Sicilia) passerà da 3 mila a 2 mila 400 ospiti, tagliando il costo giornaliero per immigrato da 29 a 15 euro, con un risparmio di oltre 10 milioni di euro in un anno!”. Ma l’obiettivo finale resta la chiusura della struttura.
A cura di Annalisa Cangemi
1.006 CONDIVISIONI
Immagine

In un post su Facebook il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Interni Matteo Salvini, scrive: "Dalle parole ai fatti: meno immigrati, meno sprechi. A breve il centro per immigrati di Mineo (Sicilia) passerà da 3 mila a 2 mila 400 ospiti, tagliando il costo giornaliero per immigrato da 29 a 15 euro, con un risparmio di oltre 10 milioni di euro in un anno! L'obiettivo finale rimane la chiusura del centro, abbiamo preso la strada giusta. Per scafisti, mafiosi, buonisti e trafficanti di carne umana la pacchia è finita".

Il Cara della cittadina in provincia di Catania, come ricorda anche Repubblica, si trova nella ex cittadella che ospitava i militari statuitensi in servizio alla base di Sigonella, è arrivato a ospitare anche quattromila stranieri richiedenti asilo. Il centro, e la sua chiusura, sono un vecchio pallino del segretario del Carroccio, che già nel 2016, quando era ancora all'opposizione, si augurava che venisse chiuso e raso al suolo.

Il Cara di Mineo è in stato questi ultimi anni è stato al centro di varie vicende, raccontate dai giornali. Nel 2015 ci fu il caso di un 18enne ivoriano, ospite della struttura, che uccise i coniugi Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez. Dopo quell'episodio l'allora procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera a parlare di emergenza di Stato: "E' necessario il potenziamento delle forze di polizia. E' necessario che le istituzioni prendano atto di una realtà su cui va posta attenzione e risolta", disse. In seguito quattro nigeriani ospiti della struttura violentarono una connazionale. Sul Cara sono state aperte poi diverse inchiese, a partire da quella su una presunta truffa da un milione di euro per delle liste ‘gonfiate' nei rimborsi spesa ottenuti falsando il numero delle presenze di migranti nella struttura, fino ad arrivare a quella sulla cosiddetta ‘parentopoli' nelle assunzioni nelle cooperative. Non si è ancora concluso al Tribunale di Catania, il processo a 15 persone imputate di turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sulla concessione dell'appalto dei servizi, dal 2011 al 2014. Dal procedimento è uscito Luca Odevaine, condannato a sei mesi di reclusione col patteggiamento e coinvolto nel processo "mafia Capitale".

1.006 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views