Migranti, la Svizzera si affida ai droni per controllare gli ingressi illegali

Dopo l’approvazione a febbraio del referendum che mette un tetto alle presenze degli stranieri in Svizzera, gli elvetici affilano le armi per arginare il più possibile anche il fenomeno dell’immigrazione clandestina. A questo proposito la Svizzera sta testando alcune novità rilevanti come l'utilizzo massiccio di droni per monitorare le frontiere ed evitare ingressi illegali. Le autorità elvetiche infatti stanno rinnovando la flotta di droni che presto potrebbe essere impiegata sul territorio. Del resto non è la prima volta che gli elvetici fanno ricorso ai droni per tenere sotto controllo gli ingressi illegali, già nel 2011 infatti le guardie frontaliere furono dotate dei droni per tenere sotto controlli i confini.  “Abbiamo una collaborazione con Skyguide grazie all'esercito, a cui appartengono i droni", ha spiegato Jacques Javet, responsabile stampa delle guardie frontaliere di Berna, chiarendo: “Utilizziamo semplicemente le loro immagini video e li guidiamo nel riconoscere il terreno; li prenotiamo per delle missioni specifiche, secondo una pianificazione concordata con l'esercito". Per rinnovare la flotta, la Svizzera ha scelto gli Hermes 900 HFE dell'industria israeliana Elebit Systems,che sono ritenuti non solo all’avanguardia, ma anche affidabili dato che Israele è riuscita in questo modo a bloccare molti ingressi illegali.

Gli elvetici cercano di tutelarsi contro la crescente immigrazione

Sicuramente questo rinnovamento dei sistemi di controllo delle frontiere non risulta inaspettato se si pensa che avviene proprio nel momento in cui in Europa e in particolare in Italia aumentano gli immigrati clandestini che spesso giungono sulle nostre coste, ma che hanno come meta altri Paesi europei tra cui proprio la Svizzera. Gli elvetici infatti negli ultimi tempi stanno dimostrando sempre più insofferenza verso l’immigrazione e cercano quindi con ogni mezzo  di tutelare i propri confini. Come ha spiegato Javet, infatti, questi droni di ultima generazione sono un valido aiuto alle guardie frontaliere. “Quando vediamo persone sospette, mandiamo una pattuglia sul posto per procedere ad un controllo” ha infatti sottolineato il responsabile stampa delle guardie frontaliere.