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Migranti, a scuola si insegna che il Welfare State è in crisi per gli arrivi dei profughi

In un testo di diritto destinato agli allievi delle scuole secondarie in Italia si mette in relazione la crisi del modello di Welfare State degli anni Ottanta-Novanta, con l’aumento dei flussi migratori in Europa. La denuncia dell’associazione Baobab Experience: “La guerra ai poveri entra dento le scuole”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un testo scolastico che insegna ai ragazzi come l'integrazione sia tutt'altro che un valore aggiunto per la società europea. La notizia è stata diffusa dall'associazione Baobab Experience, che ha riportato quanto segnalato da un utente su Facebook, a proposito di un libro di diritto destinato alle scuole secondarie. Nel testo in questione si fa riferimento al modello di Welfare State, che è entrato in crisi negli anni Ottanta e Novanta. Tra le cause che vengono menzionate si distinguono quelle "riconducibili generalmente a tutti gli Stati europei e cause specifiche, riguardanti soltanto alcuni Stati, fra cui l'Italia". 

Ma le motivazioni addotte per l'indebolimento dello stato sociale farebbero ricadere la ‘colpa' sostanzialmente sui flussi migratori. Il testo sembra avere insomma un chiaro indirizzo ideologico: insieme all'allungamento della vita, alla globalizzazione, che ha causato un rallentamento della crescita economica, all'aumento delle "malattie sociali", alle differenze di classe sempre più accentuate, con l'aumento dei disoccupati, gli autori puntano il dito contro i "i nuovi flussi migratori, che hanno portato a un costante aumento d'immigrati extracomunitari verso i Paesi dell'Unione europea". Nel testo di diritto si insegna quindi ai ragazzi che il modello Welfare State e le politiche di sostegno per le classi più disagiate, sono venuti meno per via del fenomeno dell'immigrazione. E questo vale per l'Europa in generale. Ma quali sono le basi scientifiche e i criteri statistici per affermare tale assunto?

Nel paragrafo successivo vengono menzionate le cause specifiche che riguardano solo l'Italia, e cioè la "complessità organizzativa del sistema Welfare", caratterizzato da un'eccessiva burocrazia; il debito pubblico, considerato una conseguenza diretta di un "aumento della domanda di servizi sociali", che si è contrapposta al "rallentamento della crescita del reddito nazionale". Quest'ultima poi avrebbe determinato un aumento della pressione fiscale.

L'associazione Baobab Experience ha denunciato il ‘razzismo' di fondo che si può leggere in queste considerazioni: "Ci risiamo. Questo è un testo di diritto di una #scuola secondaria secondo cui ‘il modello di welfare state in #Europa è entrato in crisi a causa di un costante aumento di immigrati extracomunitari'. La guerra ai poveri entra dentro le scuole".

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