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Micalizzi rientrato in Italia, il fotoreporter ferito in Siria arrivato con volo militare

Il reporter italiano, ferito l’11 febbraio scorso in Siria mentre stava documentando gli scontri armati in prima linea tra miliziani curdi e jihadisti dello Stato islamico, rientra oggi in Italia con un volo militare speciale fatto partire da Baghdad. Gabriele Micalizzi infatti era ricoverato all’interno di un ospedale americano in Iraq.
A cura di Antonio Palma
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Aggiornamento: Gabriele Micalizzi è tornato in Italia: il fotoreporter rimasto ferito in Siria è stato trasferito a Milano, dove è atterrato in serata, con un Falcon 900 del 31esimo stormo di Ciampino dell’Aeronautica militare. Micalizzi verrà ora trasferito all’ospedale San Raffaele di Milano.

Giungerà in Italia già nelle prossime ore Gabriele Micalizzi, il reporter italiano ferito l'11 febbraio scorso in Siria mentre stava documentando gli scontri armati in prima linea tra miliziani curdi e jihadisti dello Stato islamico nella parte orientale del Paese. A renderlo noto è stata la stessa Farnesina che da giorni sta seguendo il nostro connazionale in Iraq dove era stato trasferito per essere ricoverato all'interno di un ospedale americano dopo il grave ferimento. Micalizzi rientrerà nel nostro Paese con un volo militare speciale fatto partire per motivi sanitari da Baghdad. "L'operazione di rimpatrio sanitario è stata coordinata dall'unità di crisi del ministero e resa possibile grazie a un volo dell'Italian Air Force" si legge infatti nel tweet rilanciato dall'account ufficiale del Ministero degli Esteri.

Il volo con a bordo il fotoreporter dovrebbe atterrare a Milano dove successivamente Gabriele Micalizzi sarà ricoverato per le ulteriori cure necessarie per le sue ferite. Fortunatamente, dopo i primi giorni di apprensione i medici hanno rassicurato tutti sul fatto che il 35enne papà di due bambini piccoli non perderà la vista. Le schegge di Rpg lanciate dagli uomini dell'Isis infatti lo avevano colpito a braccia e volto e in un primo momento si pensava potessero aver leso gravemente l'occhio sinistro. In settimana però la lieta notizia da parte dei medici statunitensi: nessun danno permanente alla vista. Anche se la paura più grande, quella di non poter più vedere e poter quindi più fotografare, è scongiurata per Micalizzi ora si apre un periodo di convalescenza durante il quale probabilmente sarà sottoposto ad altri interventi chirurgici allo stesso occhio ferito ma anche agli arti colpiti dalle schegge di granata

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