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Melegatti, alle 8 e 30 operai in fabbrica: è ripartita la produzione di pandoro

La nuova Melegatti è stata acquisita al costo di 13,5 milioni di euro dalla famiglia Spezzapria: questa mattina alle 8 e 30 sono stati riaperti i cancelli nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto ed è stata ripresa la produzione di pandoro.
A cura di Davide Falcioni
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Questa mattina alle 8 e 30 lo stabilimento Melegatti di San Giovanni Lupatoto ha riaperto i cancelli per avviare la produzione in vista del prossimo Natale: all'indomani della definizione di tutte le operazioni di cessione del marchio da parte del Tribunale di Verona, e della nuova gestione in mano all'imprenditore vicentino Roberto Spezzapria, i trentacinque dipendenti a tempo indeterminato sono tornati al lavoro con la speranza che il nuovo piano industriale si riveli competitivo e garantisca sicurezza e occupazione. Da ieri la Sominor srl si è trasformata in Melegatti 1894 spa e sono stati formalizzati gli incarichi all’interno del consiglio di amministrazione. Giacomo Spezzapria è il presidente della Melegatti, mentre Denis Moro ne è l’amministratore delegato. L'acquisizione dello storico marchio dolciario ha avuto un costo di 13,5 milioni di euro e la nuova Melegatti entrerà a far parte di un gruppo alimentare che include tre importanti società di packaging: la vicentina Eriplast, la modenese Albertazzi G. e la trentina Fucine Film . L’integrazione verticale della filiera alimentare, segnala la stessa azienda, permetterà economie di scala e ampliamento di competenze.

I trentacinque lavoratori a tempo indeterminato entrati questa mattina in fabbrica sono soprattutto ex dipendenti dello storico brand assunti in seguito al recente accordo sindacale; a questi seguiranno nei prossimi mesi ulteriori assunzioni. "Saremo ancor più concentrati sul ritorno del tradizionale pandoro e panettone Melegatti sulle tavole degli italiani", ha dichiarato il presidente Giacomo Spezzapria commentando la conclusione delle procedure d’acquisto. "Abbiamo puntato molto sullo sviluppo del territorio e sulla valorizzazione delle sue competenze", ha aggiunto l’imprenditore, "ora la nostra presenza a Natale sarà importante perché dimostra la concreta volontà di ripartire con la tradizione, la qualità e il prestigio di un marchio dolciario unico in Italia e nel mondo".

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