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Matteo Salvini: “Ue ci vuole mandare altri migranti, ma non ci imporrà accordo già scritto”

Matteo Salvini, intervenuto a Porta a Porta, ha ribadito che il premier Conte non andrà a Bruxelles per ratificare una bozza preparatoria al vertice di domenica, al quale parteciperanno i leader di Francia, Germania, Spagna, Grecia, Bulgaria, Olanda, Belgio e Austria.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro degli Interni Matteo Salvini a Porta a Porta torna a parlare della riforma del regolamento di Dublino e dei ricollocamenti dei migranti: "Il premier Conte ha pieno mandato di tenere alto l'orgoglio italiano nel vertice di domenica a Bruxelles. Ma se andiamo lì per avere il compitino già preparato da francesi e tedeschi è giusto risparmiare i soldi del viaggio". Con la bozza che circola, ha spiegato Salvini, "pensano di mandarcene altri (di migranti, ndr) invece di aiutarci ed in cambio faranno poi i centri di raccolta fuori dall'Europa".

Oggi pomeriggio il premier Giuseppe Conte ha ricevuto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. Conte ha spiegato che l'Italia "non è disponibile" a discutere dei "secondary movements", ovvero il ricollocamento dei migranti dai vari Stati Ue allo Stato in cui sono sbarcati, senza prima aver affrontato l'emergenza dei "primary movements", gli sbarchi, veri e propri. Il presidente del Consiglio è in linea con la linea dura portata avanti dal ministro degli Interni. La questione era stata affrontata da Conte a Berlino, durante il colloquio con la cancelliera Angela Merkel, che sembrava condividere la posizione del governo italiano.

Se la bozza che sta circolando in queste ore fosse confermata, in vista del vertice di Bruxelles tra 8 Paesi Ue, tra cui Francia, Germania e Italia, il premier Conte ha fatto sapere di non essere disposto a piegarsi. In queste ore concitate, dopo una giornata di colloqui telefonici con gli altri leader e mentre si avvicina il Consiglio Ue del 28 giugno, Palazzo Chigi e le cancellerie europee stanno lavorando a una soluzione di compromesso, per redigere un documento quanto più possibile condiviso, da cui far partire il tavolo di discussione di domenica.

E così durante la trasmissione Matteo Salvini ha ribadito: "Siamo il secondo Paese per contributi all'Europa, secondi per migranti accolti, vogliamo essere ascoltati, non è possibile che dettino legge francesi e tedeschi, mentre l'Italia paga e accoglie e questo vale anche per pesca, turismo, banche. Il premier Conte ha tutto il mio sostegno e quello del popolo italiano". 

E poi ha aggiunto: "Le ong non metteranno più piede in Italia: ci sono due navi che gironzolano in acque libiche come avvoltoi". Nei prossimi giorni il vicepremier si recherà in Libia: "I libici sono amici degli italiani, li aiuteremo con vari progetti, anche la famosa strada litoranea". Il leader del Carroccio ha poi parlato del rapporto con i suoi alleati di governo: "Nel Movimento 5 Stelle ho trovato persone serie che mantengono la parola, c'è l'accordo per portare avanti i contenuti del contratto di Governo. Su qualcosa non andremo d'accordo, ma in questi primi venti giorni tutto quanto fatto è stato condiviso". Ma ci tiene a marcare una linea di confine: "Se manteniamo i patti con i Cinquestelle andremo avanti bene e a lungo ma abbiamo due passati, culture, storia e futuri diversi". 

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