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Matteo Salvini: “Il reddito di cittadinanza? Non per stare a casa a guardare la tv”

Il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato ospite di Barbara D’Urso negli studi di “Domenica Live”. Ha parlato di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio come “persone ragionevoli e con voglia di lavorare” e ha assicurato che il governo durerà cinque anni: “Non litighiamo né sui ponti né sulle poltrone”.
A cura di Susanna Picone
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“L'alleanza con M5s la rifarei domani mattina, è gente seria, con voglia di lavorare”, così Matteo Salvini, ospite della trasmissione “Domenica Live” su Canale 5, è intervenuto a proposito dell’alleanza di governo dicendo di impegnarsi a realizzare quanto c’è scritto nel contratto. Il leader della Lega e ministro dell'Interno ha anche detto a proposito del reddito di cittadinanza, punto di forza elettorale del Movimento 5 stelle, che il tema c'è nel programma di governo ed “è giusto che ci sia, so che gli amici di M5s ci stanno lavorando”. "L’importante è che non sia un reddito per stare a casa a guardare la televisione", ha però sottolineato. Più in generale Salvini ha spiegato che quello che c'è nel contratto lo rispetta: “Ho tanti difetti ma quello che firmo cerco di mantenerlo, e quello che dico cerco di farlo”, così il vicepremier intervistato da Barbara D’Urso. Il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio sono secondo Salvini “persone ragionevoli e con voglia di lavorare”: “Sono tre mesi che sui giornali stanno cercando di dividerci. State perdendo tempo, energia e denaro. Andremo avanti cinque anni per cambiare il Paese. Non litighiamo né sui ponti, né sulle poltrone”.

Sul tema della manovra, Salvini ha assicurato che ci saranno primi interventi fiscali: “Il mio obiettivo è che le partite Iva, quelle piccole, quelle che fatturano 65, 70, 80 mila euro, già dal prossimo anno paghino il 15% di tasse e non di più”, ha spiegato aggiungendo che  vedrà di concordare con Berlusconi e i 5 Stelle un'azione politica per ridurre le tasse.

Nel corso dell’intervista televisiva Salvini è tornato anche sul suo scontro con il ministro degli Esteri lussemburghese: “Mi sono arrabbiato e mi arrabbio ogni volta che persone come queste paragonano i nostri nonni che sono emigrati per andare a lavorare, con i clandestini che spacciano, fanno casino. È un ignorante”, ha detto il ministro aggiungendo che “oggi mi dà del fascista anni Trenta e continua a dimostrarsi ignorante”. “Gli elettori mi hanno detto: vai al Governo e torna a far rispettare il nostro Paese e le regole nel nostro Paese. A casa nostra arrivano solo persone che rispettano le regole, altrimenti ti mando via. Io voglio dare un futuro in Italia ai bimbi che scappano dalla guerra, ma per quello che a Parma ha violentato una donna, un immigrato nordafricano irregolare, la pacchia è finita, per questa gente non c'è più posto”, ha detto ancora il vicepremier in tv.

Matteo Salvini ha parlato anche di Silvio Berlusconi: “I rapporti personali con Berlusconi sono sempre stati buoni, perché ho un'enorme stima, perché è stato un grande nella politica, nell'editoria, nella televisione, perché è stato il primo a spezzare il monopolio della Rai – ha detto il leghista -. Poi gli ho detto che alcune cose non sue, ma dei suoi in Forza Italia, non l'ho capite. Abbiamo tagliato i vitalizi agli ex parlamentari, che mi sembra una cosa giusta, non mi spiego perché abbiano votato contro”. Ma “parleremo di futuro, del passato parla il ministro del Lussemburgo”. E poi su Renzi, che secondo Salvini “è decaduto perché ha perso il contatto con la realtà, si è creduto un Dio”.

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