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Matteo Renzi: “Un nuovo partito non è minimamente all’ordine del giorno”

Matteo Renzi a Porta a Porta risponde a una domanda sull’ipotesi della nascita di un nuovo partito guidato da lui: “È un tema che non è minimamente all’ordine del giorno. Sa a che cifra punto? Io punto al 51% non come partito ma come persone che non credono a questo governo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"È un tema che non è minimamente all'ordine del giorno. Sa a che cifra punto? Io punto al 51% non come partito ma come persone che non credono a questo governo". Matteo Renzi smentisce così a Porta a Porta su Rai 1, la possibilità che l'ex segretario del Pd costituisca un nuovo partito. "Delle cose del Pd non parlo nemmeno a pagamento. Non voglio continuare nel dibattito altrimenti dovremmo cominciare da capo. ‘Ho vinto e mi hanno fatto la guerra, poi ho rivinto e mi hanno rifatto la guerra…'. Non mi fregano più. Massimo rispetto di tutti i candidati, che vinca il migliore ma non chiedetemi di fare discussione come capo corrente", aggiunge poi. Non commenta quindi il ticket Ascani-Giachetti, scesi in campo per il congresso.

Ieri l'ex premier aveva sciolto la riserva sulla sua candidatura: "Ho vinto due volte le primarie con il 70% e dal giorno dopo mi hanno fatto la guerra dall'interno. Mi sentirei come Charlie Brown con Lucy che gli rimette il pallone davanti per toglierlo all'ultimo istante. Non mi ricandido per la terza volta per rifare lo stesso. Chiunque vincerà il congresso avrà il mio rispetto e non il logorio interno che ho ricevuto io".

E ancora: "La politica vecchia maniera non funziona più. Noi diciamo ‘che bella la democrazia interna del Pd, ma è stato percepito come un limite, è apparso come una forma di litigiosità. Gli altri partiti hanno un capo e gli altri obbediscono, la gente lo trova più semplice. La democrazia interna non appare più un valore. Occorre un modello nuovo di organizzazione e partecipazione politica. Gli altri partiti dovrebbero essere con un po' più di democrazia interna, il Pd un po' meno litigioso". 

Poi l'affondo sulla misura pentastellata per eccellenza, il reddito di cittadinanza"Per far ripartire la ripresa occorrono investimenti e infrastrutture. Dare i soldi per far stare le persone sul divano è una boiata pazzesca".

Oggi pomeriggio il senatore Renzi aveva commentato anche il botta e risposta tra Lega e M5S, e la richiesta di chiarimenti avanzata dal Movimento al vicepremier Matteo Salvini sull'inchiesta che coinvolge il tesoriere Giulio Centemero"Di Maio a Salvini: chiarisci la storia dei 49 milioni di euro (se ne è accorto ora Gigino, potenza dei sondaggi). Salvini potrebbe dire a Di Maio: e il lavoro in nero-condono edilizio-cartella fiscale? Mentre questi due fanno #TerapiaDiCoppia, l'Italia va verso la Recessione". 

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