Maltempo in Maremma, due sorelle morte. Ora si contano i danni
Dopo Genova, Parma e Alessandria, anche la Maremma si risvegliata sott'acqua dopo l’alluvione che si è abbattuto ieri pomeriggio sul territorio toscano. Le ricerche della notte, per fortuna, non hanno portato ad innalzare il numero delle vittime per il maltempo. I morti dunque restano due: le sorelle, Marisa e Graziella Carletti, di 65 e 69 anni, uccise ieri a Manciano mentre erano nella propria auto. La vettura è stata travolta da acqua e fango, per l’esondazione del fosso Sgrilla, un affluente dell’Elsa, in località Sgrillozzo. Nella stessa zona il 12 novembre 2012 crollò il ponte di Sant’Andrea causando la morte di tre dipendenti dell’Enel che tornavano a casa in auto.
I danni in Maremma
E mentre le previsioni meteo parlano di un lento miglioramento – sono tornati sotto i livelli di guardia i fiumi principali, Albegna in primis – si fa la conta dei danni: allagati interi tratti di campagna, con ingenti danni ad agriturismi, terreni e campi coltivati; vari casolari isolati e fattorie ancora sott’acqua; numerose famiglie sfollate; a Saturnia, è crollato un ponte sul torrente Gattaia: fango e detriti hanno ricoperto le terme e le cascate. Allagato l'ospedale di Pitigliano. Le persone sono state portate nella note al palazzetto dello sport di Orbetello – uno dei centri più colpiti dalla bomba d’acqua – con l'assistenza della Croce Rossa e della Protezione civile.
Il maltempo si sposta a Nord-Est
Sembra che il maltempo si stia spostando verso Nord-Est, dove un violento nubifragio nella notte ha portato a allagamenti e danni a Trieste. Affondate due barche nel porto turistico, allagato l’obitorio di via Costalunga e numerosi negozi del centro. Fango e rami spezzati hanno invaso strade anche nell’area del Carso e a Muggia. In tutta la città sono in corso accertamenti per assicurare la viabilità, a causa di un allagamento è stata chiusa al traffico la galleria di Servola della statale 202.
