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Macerata: danneggiata la sede del GUS, ong che aveva fornito assistenza a Innocent Oseghale

La sede del GUS di Macerata è stata danneggiata a colpi di mattone: l’ong è da tempo nel mirino dei razzisti perché in passato aveva fornito assistenza a Innocent Oseghale, il 29enne accusato di aver ucciso Pamela Mastropietro.
A cura di Davide Falcioni
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La sede del GUS – Gruppo Umana Solidarietà – che si occupa a Macerata di fornire assistenza a migranti e richiedenti asilo è stata danneggiata nel pomeriggio di ieri, quando la vetrina d'ingresso è stata infranta a colpi di mattone: “Alle 15, in pieno orario di lavoro una o più persone hanno attaccato la sede del Gus di piazza Mazzini. Un gesto che si alimenta delle falsità, insinuazioni e calunnie di questi mesi e che trova protezione e silenzi accordanti nei troppi ‘se’ e nei troppi ‘ma’”, denuncia l’associazione su Facebook postando la foto del danneggiamento.

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Si è trattato – prosegue il GUS – "di un’azione violenta contro chi si occupa di accoglienza e integrazione ed è da mesi sotto il mirino di chi soffia sul fuoco per ottenere un facile tornaconto elettorale, qualche decimale di share e dei click sui social network. Da mesi il GUS è oggetto di polemiche e di attacchi strumentali, in particolare dopo i fatti di cronaca accaduti a Macerata. Vogliamo ripeterlo con forza e fermezza: il GUS è un’associazione che crede nella pace e nel dialogo, e non si fermerà di fronte ad un gesto violento e vigliacco. Continuiamo in ciò che è giusto, senza ‘indugi".

Il Gruppo Umana Solidarietà – che opera non solo nelle Marche ma anche in molti altri progetti nazionali e internazionali – aveva in passato assistito anche Innocent Oseghale, il nigeriano di 29 anni accusato insieme  a tre suoi connazionali d’aver ucciso e smembrato Pamela Mastropietro. In realtà il Gus era stato molto severo con lui, espellendolo da anni dal programma di assistenza per violazioni del regolamento di accoglienza. Oseghale infatti venne sorpreso a spacciare e di conseguenza allontanato, come previsto dalla legge. Ciò non era bastato, tuttavia, e dopo l'esplosione del caso legato alla morte di Pamela Mastropietro l'organizzazione non governativa aveva subito accuse e attacchi soprattutto dai razzisti e dalla destra, oltre che da alcuni quotidiani locali. Attacchi che, evidentemente, hanno fomentato quel clima di odio sfociato poi con l'intimidazione e il danneggiamento di ieri.

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