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M5S, approvato il nuovo codice etico: niente sanzioni automatiche a chi è indagato

Alla votazione online hanno partecipato 40.954 iscritti, 91% favorevoli. Le nuove norme non prevedono sanzione automatica in caso di avviso di garanzia agli esponenti del movimento.
A cura di Antonio Palma
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Via libera degli iscritti al nuovo codice etico del Movimento Cinque Stelle messo a punto dopo le polemiche sul caso Virginia Raggi a Roma. Il codice del movimento, che regola il comportamento da tenere per i membri eletti in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie, è stato approvato con il 91 per cento dei voti favorevoli dopo la consultazione online. Lo si legge sul blog di Beppe Grillo con i dettagli della partecipazione al voto. Ad esprimersi sulla questione con il voto, che si è tenuto sulla piattaforma Rousseau, sono stati 40.954 iscritti al M5S e di questi 37.360 hanno detto sì al codice etico.

Il nuovo codice, definito "la svolta garantista del movimento", è stato pubblicato lunedì sullo stesso blog di Beppe Grillo e prevede tra le altre cose che con un avviso di garanzia non ci sia nessuna sanzione automatica per gli eletti del gruppo. "La ricezione, da parte del portavoce, di ‘informazioni di garanzia' o di un ‘avviso di conclusione delle indagini' non comporta alcuna automatica valutazione di gravità dei comportamenti potenzialmente tenuti dal portavoce stesso" si legge infatti nel nuovo regolamento che prevede che sia rimessa "alla discrezionalità del Garante e del Collegio dei Probiviri o del Comitato d’appello (e non comporta alcuna automatica presunzione in tal senso) la valutazione della gravità dei fatti", fermo restando la  punizione in cado di condanna.

Sanzioni ci potrebbero essere invece in caso di lesione dell'immagine del movimento anche senza condanna. "Il comportamento tenuto dal portavoce può essere considerato grave dal Garante o dal Collegio dei probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello, anche durante la fase di indagine, quando emergono elementi idonei ad accertare una condotta che, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale, sia già lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle. La condotta sanzionabile può anche essere indipendente e autonoma rispetto ai fatti oggetto dell’indagine" si legge infatti nel testo.

La persona interessata dalle accuse "in qualsiasi fase del procedimento penale, può decidere, a tutela dell’immagine del Movimento 5 Stelle, di auto-sospendersi dal Movimento 5 Stelle senza che ciò implichi di per sé alcuna ammissione di colpa o di responsabilità" , ma "L’autosospensione non vincola né condiziona né preclude il potere del Garante, del Collegio dei Probiviri e del Comitato d’appello di adottare eventuali sanzioni disciplinari"

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