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M5S lancia le Parlamentarie, Di Maio: “Triplicheremo i parlamentari e serve coesione”

Dopo l’annuncio del nuovo regolamento interno del M5S in vista delle elezioni politiche, il candidato premier assicura: “Triplicheremo il numero di parlamentari, questo gruppo dovrà essere di persone di esperienza, di competenza e di sensibilità e dovrà essere unito. È finita l’epoca dell’opposizione ora bisogna pensare in grande”
A cura di Antonio Palma
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"Non vedo grossissime differenze rispetto al passato, non stiamo diventando un partito tradizionale come gli altri ma vedo un movimento che si attrezza a governare", così il leader e candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, ha commentato oggi la riorganizzazione interna del Movimento fondato da Beppe Grillo che vede alcuni importanti novità in vista delle prossime elezioni politiche come l'apertura a candidati non iscritti e provenirti dalla società civile e un conseguente filtro sulle candidature da parte dello stesso Di Maio con il garante Beppe Grillo. "Il futuro gruppo parlamentare dovrà essere un gruppo con esperienza, competenza e sensibilità. È finita l'epoca dell'opposizione, dobbiamo attrezzarci per governare", ha aggiunto Di Maio parlando a margine di un incontro pubblico insieme a Davide Casaleggio.

"Manterremo i nostri valori anche se ci sarà una selezione per dare la possibilità alle migliori energie del Paese di mettersi al servizio" ha spiegato poi l'ormai ex vicepresidente della Camera, sottolineando: "Noi dobbiamo andare al governo e probabilmente triplicheremo il numero di parlamentari. Questo gruppo di parlamentari dovrà essere di persone di esperienza, come gli uscenti, di competenza e di sensibilità, dovrà tenere insieme tutto quello che serve per governare". Per questo "chiedo a tutti i cittadini che ci sostengono di pensare in grande: è finita l'epoca dell'opposizione, adesso guardiamo al governo del paese e lo facciamo rispettando i nostri valori, le nostre convinzioni e con un meccanismo di selezione del futuro gruppo che darà la possibilità alle migliori energie di questo Paese di potersi mettersi in gioco" ha insistito Di Maio.

"Le regole saranno democratiche e non faranno sconti a nessuno. Io stesso mi sottoporrò alle parlamentarie", ha aggiunto il candidato premier del M5S, indicando come "sacrosante" le nuove sanzioni da 100mila euro per i parlamentari che cambieranno gruppo dopo l'elezione. A questo proposito il M5S chiederà di modificare la legge costituzionale sul " vincolo di mandato"per i parlamentari perché al momento la Costituzione recita che "ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Nel nuovo regolamento interno non sarà in discussione invece l'obbligo del doppio mandato che "resta un vincolo per chi è eletto nelle istituzioni".

Di Maio: "Le parlamentarie a metà gennaio"

Sul blog di Beppe Grillo intanto sono stati pubblicati il nuovo statuto, il nuovo codice etico e il regolamento per partecipare alle Parlamentarie. "Oggi apriamo ufficialmente le candidature per le parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio. Per poterci presentare alle elezioni ci siamo dovuti dotare di un nuovo Statuto e di un nuovo Codice Etico" ha scritto Di Maio appellandosi anche agli "esclusi dalla cosa pubblica perché al loro posto venivano piazzati i burocrati di partito" e invitandoli a iscriversi  al MoVimento e a presentare quindi la loro candidatura alle Parlamentarie. Gli attivisti avranno tempo dal 30 dicembre al 3 gennaio per presentare la propria candidatura. "Oggi iniziamo con le parlamentarie per i plurinominali, poi passeremo alla composizione degli uninominali. Per i collegi plurinominali il Rosatellum non prevede preferenze, ma le liste bloccate, per cui faremo, come detto sopra, le parlamentarie tra i nostri iscritti e per cui oggi si aprono le candidature" ha spiegato Di Maio.

Tra le novità, oltre a quelle trapelate nei giorni scorsi, i nuovi meccanismi di sfiducia del capo politico, la scomparsa del divieto assoluto alle alleanze e l'obbligo dei parlamentari eletti nel M5S a votare la fiducia a un governo del Movimento ogni volta che verrà richiesta. Per quanto riguarda il candidato Premier, "può essere sfiduciato con delibera assunta a maggioranza assoluta dei componenti del Comitato di garanzia e/o dal Garante, ratificata da una consultazione in Rete degli iscritti, in conformità a quanto previsto dallo Statuto". Gli eletti invece devono "compiere ogni atto funzionale all’attuazione e realizzazione del programma del M5S e ad astenersi da comportamenti che possano risultare di ostacolo per l’attuazione del programma" oltre a "a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del Movimento 5 Stelle". Per i parlamentari inoltre vige l’obbligo di "non conferire alcun incarico come assistente a conviventi, affini o persone con rapporto di parentela fino al secondo grado di qualunque altro portavoce eletto" e di versare "un contributo mensile di euro 300 destinato al mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l’attività dei gruppi e dei singoli parlamentari". Nel regolamento c'è spazio anche per il ruolo del garante oggi ricoperto da Beppe Grillo e che diventa elettivo: "Competono agli iscritti l’elezione del Garante, del Capo politico, del Comitato di garanzia, del Collegio dei probiviri, la ratifica della sfiducia al Capo politico, ovvero approvazione della mozione di sfiducia al Capo politico su proposta del Garante".

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