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Loris, la mamma in carcere si rifiuta di mangiare: “Perde un chilo a settimana”

Secondo l’avvocato di Veronica Panarello la donna non mangia, pensa sempre al figlio morto e avrebbe perso già diversi chili.
A cura di Antonio Palma
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Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris Stival, si rifiuterebbe di mangiare in carcere dove è detenuta in custodia cautelare con l'accusa di aver ucciso il figlio di 8 anni. Lo racconta il legale della donna, l'avvocato Francesco Villardita, nel corso di una intervista alla trasmissione Mattino Cinque. A causa del rifiuto del cibo che le viene dato nell'istituto penitenziario di Agrigento la donna avrebbe perso già diversi chili. "Veronica sta vivendo una tragedia umana, perde un chilo a settimana, non mangia, pensa sempre al figlio morto, vorrebbe piangere sulla sua tomba, pensa all'altro bambino, pensa al marito che l'ha abbandonata e pensa alla famiglia distrutta" ha raccontato l'avvocato in riferimento anche alle ultime parole del marito della donna che le ha fatto visita in cella nei giorni scorsi. "La mamma di Loris mi ha detto: ‘Io me ne vado a morire e non mi interessa assolutamente di rischiare l'ergastolo perché questo omicidio non l'ho commesso io. Che vadano a cercare il vero assassino di mio figlio" ha raccontato il legale, sottolineando che "Veronica ha da sempre dato la medesima versione dei fatti senza mai contraddirsi, ha manifestato in tutti i modi la propria innocenza, si è difesa e continuerà a difendersi da questa infamante accusa".

La difesa di Veronica

"Veronica continua a sostenere di aver accompagnato il bambino a scuola come tutte le mattine, e di essere andata nella zona del Mulino Vecchio, così come confermato anche dal marito, perché quello è il posto dove abitualmente buttano la spazzatura" ha raccontato l'avvocato, aggiungendo: "Ha fatto due viaggi solo perché aveva dimenticato a casa un secondo sacchetto contenente il pannolino usato del bambino più piccolo". "La signora Panarello al ritorno da scuola ha parcheggiato l'auto in garage perché fuori non c'era posto. Questo l'abbiamo ampiamente dimostrato perché l'unica macchina che parcheggia alle ore 9, quindi dopo l'ingresso della Signora a casa, è una piccola Smart" ha concluso il legale cercando di smentire alcune ricostruzioni della Procura.

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