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Lo straordinario mondo di Paolo: Le otto montagne di Cognetti sbanca in Europa

Il romanzo Premio Strega 2017 “Le otto montagne” di Paolo Cognetti vince in una sola notte due prestigiosi premi letterari europei ed è in cima alle classifiche di mezza Europa.
A cura di Redazione Cultura
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Chi avrebbe scommesso un solo euro sul fatto che "Le otto montagne" di Paolo Cognetti, uno dei migliori romanzi della scorsa stagione, potesse sbancare non solo nel panorama editoriale italiano ma addirittura in quello internazionale? A un anno dalla pubblicazione, infatti, il romanzo con cui Einaudi ha portato a casa l'ennesimo Premio Strega, stracciando la concorrenza interna di Mondadori, il libro "montagnardo" di Paolo Cognetti, uno dei talenti letterari più genuini della sua generazione, ha vinto il Prix Médicis étranger 2017 in Francia e l’English Pen Translates award 2017. Un bel riconoscimento per la letteratura italiana, non c'è dubbio, che dovrebbe fare felici tutti i protagonisti del mondo editoriale italiano. Anche se non accadrà.

In particolare rispetto al riconoscimento francese, era dal 1995, con "Castelli di rabbia" di Alessandro Baricco, che all’Italia non veniva assegnato il prestigioso premio. Gli importanti riconoscimenti in Europa arrivano dopo la vittoria del Premio Strega 2017 e dopo che "Le otto montagne" è giunta alla tredicesima ristampa con 250mila copie vendute e una costante presenza nella classifica dei titoli più venduti. Per tutta l’estate, il romanzo è stato primo in classifica e ora è nella top 10 della narrativa italiana.

Accolto sin dall'inizio con entusiasmo, il romanzo di Cognetti è stato venduto in 35 paesi. "Le otto montagne" è già stato pubblicato con ottimi riscontri di critica e di vendita in tutta Europa, dalla Germania alla Francia, soprattutto in Olanda è stato accolto da grande successo, dove è attualmente al primo posto della classifica dei libri più venduti, davanti a Dan Brown.

Al centro del libro il rapporto tra padre e figlio e l’amicizia fra Pietro e Bruno, nata durante le estati che Pietro trascorre con i genitori in un paesino ai piedi del Monte Rosa. Un’amicizia fatta di poche parole ma granitica come la montagna che li accoglie e che è la grande protagonista del racconto.

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