Le news del 20 febbraio sulla crisi tra Russia e Ucraina

Joe Biden ha cancellato il viaggio che nelle prossime ore avrebbe dovuto portarlo nella sua Wilmington – per una questione familiare – restando sino a lunedì, festa del ‘presidents day'. Il commander in chief resterà nella capitale. Lo rende noto la Casa Bianca, dopo il consiglio per la sicurezza nazionale sulla crisi ucraina.

Si è svolto alla Casa Bianca il consiglio di sicurezza nazionale convocato da Joe Biden "per discutere gli ultimi sviluppi sul rafforzamento militare russo ai confini con l'Ucraina". Lo riferisce la presidenza Usa postando su Twitter una foto del commander in chief con tutti i membri del suo team.

L'ambasciata degli Stati Uniti in Russia ha diramato un messaggio di allerta rivolto ai suoi connazionali per invitarli a lasciare il Paese. "Secondo fonti dei media, sono giunte delle minacce di attacchi contro centri commerciali, stazioni ferroviarie e della metropolitana e altri luoghi di ritrovo pubblico nelle principali aree urbane, tra cui Mosca e San Pietroburgo, nonché in aree di accresciuta tensione lungo il confine russo con l'Ucraina", si legge nel messaggio della missione diplomatica. L'ambasciata invita i cittadini statunitensi a mettere in atto una serie di misure per salvaguardare la loro sicurezza, fra cui dei "piani di evacuazione" che non si basino "sull'assistenza del governo degli Stati Uniti". Si invitano inoltre i cittadini a evitare i luoghi affollati e "frequentati da turisti e occidentali".

Emmanuel Macron sentirà "nelle prossime ore" il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente Usa Joe Biden sulla crisi tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato l'Eliseo. Il presidente francese potrebbe incontrare anche il primo ministro britannico Boris Johnson e il primo ministro italiano Mario Draghi, oltre ad "altri partner stretti", ha aggiunto la presidenza, dopo aver affermato che i capi di stato di Russia e Francia sono d'accordo a "intensificare gli sforzi diplomatici" "per preservare la pace".

Parlare di un'invasione russa "nei prossimi giorni è inopportuno". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov. "A oggi – così a Ictv – la nostra intelligence non registra che truppe offensive russe siano preparate per un'invasione, ma questo non vuol dire che non lo possano fare se lo vogliono entro una-due settimane, dipende dai loro piani".

Più di 53.000 residenti delle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass sono stati finora evacuati e trasportati in 101 strutture ricettive temporanee nel Paese. Lo ha detto ai giornalisti il ministro russo per le situazioni di Emergenza, Alexander Chupriyan. "Fino alle 19 ora di Mosca, più di 53.000 persone provenienti da due regioni vicine ucraine hanno attraversato il confine. Sono state evacuate e portate con 142 autobus in 101 centri di accoglienza temporanea", ha detto Chupriyan.

Gli Stati Uniti hanno informazioni di intelligence secondo le quali i comandanti russi hanno ricevuto l'ordine di procedere all'invasione dell'Ucraina. Lo ha detto David Martin, giornalista della Cbs specializzato in sicurezza nazionale. Le informazioni, secondo Martin, indicano che "stanno facendo tutto quello che comandanti americani farebbero una volta ricevuto l'ordine di procedere".

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio domani sarà a Bruxelles per partecipare alla riunione del Consiglio Affari esteri dell'Ue. Lo ha confermato in una nota la Farnesina. Al centro del tavolo, ovviamente, la crisi in Ucraina.

La Russia non intende annettere il Donbass, in quanto le repubbliche separatiste filorusse nell'Est dell'Ucraina appartengono a Kiev. Lo ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatolij Antonov, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass. "La Russia non sta cercando di portare via i loro territori ad altri paesi, il Donbass fa parte dell'Ucraina", ha detto.

L'Osce terrà domani una riunione d'urgenza fra i suoi rappresentanti permanenti sulla crisi in Ucraina. Lo ha comunicato la presidenza polacca dell'agenzia europea, attraverso il ministro polacco degli Esteri Pawel Jablonski. La richiesta di convocare una riunione di emergenza è arrivata dall'Ucraina.

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ribadito al suo omologo francese Emmanuel Macron "la sua intenzione di ritirare le sue truppe" dalla Bielorussia "al termine delle esercitazioni in corso".

"Dovremo verificare tutto questo, potrebbe volerci un po' di tempo", ha aggiunto la presidenza francese, pur osservendo "che le dichiarazioni delle autorità bielorusse", secondo cui le truppe russe sarebbero rimaste, "non coincidono con le parole del presidente Putin". Minsk, alleata di Mosca nella crisi con l'Occidente, aveva annunciato oggi che le truppe russe presenti sul suo territorio dal 10 febbraio per le esercitazioni militari, la cui conclusione era prevista oggi, sarebbero rimaste per ulteriori manovre.

Le diplomazie sono al lavoro per scongiurare un'escalation del conflitto in Ucraina. Il presidente francese, Emmanuel Macron, sentirà "nelle prossime ore" il presidente Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Oggi Macron ha avuto prima un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, dopo il quale ha sentito l'omologo ucraino, Voldymyr Zelensky.

Il Gruppo di Contatto Trilaterale sull'Ucraina con i rappresentanti di Mosca, Kiev e Osce si riunirà domani. È quanto hanno concordato, secondo una fonte francese, i presidenti di Francia e Russia, Emmanuel Macron e Vladimir Putin.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha scherzato sulle dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, secondo cui la Russia, dopo "l'invasione dell'Ucraina, intende impadronirsi degli stati baltici", e ha evocato un immaginario attacco a Kaliningrad, l'exclave russa sul Baltico, un tempo appartenente alla Germania e poi annessa al termine della Seconda Guerra Mondiale. "Liz Truss non è sempliciotta come sembra. La donna inglese ha compreso i nostri insidiosi piani per catturare la regione di Kaliningrad", ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram.

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, incontrerà mercoledì 23 febbraio il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, "a patto che nel frattempo la Russia non invada l'Ucraina". Lo ha fatto sapere lo stesso Blinken in un'intervista all'emittente "Cnn".

"Farò tutto quanto il possibile per portare avanti una soluzione diplomazia a questa crisi creata dalla Russia e dalla sua aggressione contro l'Ucraina", ha aggiunto, osservando che Washington "ha già portato sul tavolo diverse idee che possono essere considerate per rafforzare la sicurezza della Russia, degli Stati Uniti e del resto dell'Europa".

"Questa è la conversazione che avrò con il ministro Lavrov. Dipenderà interamente dalla decisione russa di invadere o no", ha concluso Blinken.

"In Ucraina Orientale quasi 430mila bambini vivono con cicatrici psicologiche e hanno bisogno di un sostegno continuo per affrontare il trauma emotivo di crescere in un conflitto prolungato, che va avanti da 8 anni". Il dato è stato comunicato da Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef per l’Italia.

"Le scuole e gli asili non sono un bersaglio e dovrebbero essere un luogo sicuro per i bambini dell'Ucraina per imparare e crescere. Più di 750 scuole purtroppo ad oggi sono state danneggiate dall'inizio del conflitto su entrambi i lati della linea di contatto", prosegue, aggiungendo che "i bambini in Ucraina Orientale vivono in uno in uno dei tratti di terra al mondo più contaminati dalle mine. Ogni giorno, vivono, giocano, vanno e tornano da scuola in aree disseminate di mine, ordigni inesplosi e altri residuati bellici esplosivi mortali".

"È tanto pericoloso quanto inaccettabile. Chiediamo in queste ore drammatiche di proteggere i bambini dagli attacchi", è l'appello dell'Unicef. L'agenzia Onu "lavora sul campo e si coordina con i partner a tutti i livelli per raggiungere i bambini dell'Ucraina che hanno bisogno di assistenza ovunque si trovino", conclude Iacomini.

Continuano i contatti per arrivare a una soluzione diplomatica della crisi tra Russia e Ucraina. Dopo il colloquio telefonico tra i presidenti di Francia e Russia Emmanuel Macron e Vladimir Putin, il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian sentirà il collega russo Sergey Lavrov. Lo rende noto il Palazzo dell'Eliseo.

Il vertice si terrà già domani, fa sapere il ministero degli Esteri russo, specificando che la comunicazione è "in programma lunedì".

Il presidente francese Emmanuel Macron ha elogiato la "freddezza" del suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky e la sua "determinazione a evitare l'escalation" durante il colloquio telefonico avuto oggi. Lo riporta l'Eliseo in una nota, dicendo che il presidente ucraino ha confermato l'intenzione di non reagire alle provocazioni russe e a rispettare il cessate il fuoco. "Gli europei e gli alleati della Nato continuano a seguire da vicino gli sviluppi e a coordinare i necessari mezzi di pressione e deterrenza", si legge ancora nella nota dell'Eliseo.

Secondo l'Eliseo, dopo il colloquio telefonico tra Vladimir Putin e Emmanuel Macron, Parigi e Mosca intendono organizzare nelle prossime ore un incontro del gruppo di contatto trilaterale (Ucraina, Russia e Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea) per una tregua in Ucraina. "I due capi di Stato si sono impegnati in modo fermo a intraprendere tutte le azioni utili per evitare l'escalation, ridurre i rischi e tutelare la pace", ha concluso la nota dell'Eliseo.

Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato questa mattina al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron. Il Cremlino ha riferito che il presidente russo avrebbe detto al suo omologo francese che la recente situazione nell'Ucraina orientale è il risultato delle azioni delle Forze armate di Kiev. "Il presidente russo ha notato che le provocazioni delle Forze ucraine sono state il motivo dell'escalation", si legge in una nota.

"Usa e Nato devono trattare seriamente le richieste di sicurezza della Russia e fornire una risposta sostanziale", ha detto ancora Putin.

Secondo il Segretario di Stato Antony Blinken, il presidente americano Joe Biden è pronto a sedersi al tavolo con Vladimir Putin, pur di prevenire la guerra. "Fino all'ultimo minuto, c'è ancora un'opzione per lui per ritirarsi", ha detto Blinken a Meet the Press della NBC. Blinken ha detto che la sua offerta di incontrare Lavrov in Europa nei prossimi giorni è condizionata dal fatto che la Russia non invada l'Ucraina. Il segretario di Stato americano e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov hanno deciso di incontrarsi la prossima settimana. Blinken ha detto che gli Stati Uniti stanno ancora lavorando per cercare di dissuadere Putin dall'invadere l'Ucraina.

La Polonia, che attualmente ricopre la presidenza dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ha annunciato che convocherà una riunione straordinaria del Consiglio permanente sulla crisi in Ucraina. Adam Halacinskie, rappresentante permanente della Polonia all'Osce, ha annunciato su Twitter che potrebbe tenersi già domani.

"Ho informato Emmanuel Macron sulla situazione attuale e sui nuovi provocatori bombardamenti. Noi siamo a favore di un'intensificazione del processo di pace, sosteniamo l'immediata convocazione del Gruppo di contatto trilaterale (Ucraina, Russia e Osce, ndr) e l'immediata introduzione di un cessate il fuoco": lo ha scritto su Twitter il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky dopo il colloquio telefonico con Emmanuel Macron.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e quello francese Emmanuel Macron si sono sentiti al telefono per fare il punto sulla situazione della sicurezza nel Paese. Lo ha riportato l'agenzia Tass. Prima di parlare con Zelensky Macron era stato per quasi due ore al telefono con Vladimir Putin.

Vladimir Putin, "ha ogni ragione per ritenere che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non sia pronto né disposto ad attuare gli accordi di Minsk" per quanto riguarda la maggiore autonomia da concedere alle regioni separatiste del Donbass. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.