34 CONDIVISIONI
video suggerito
Le consultazioni per il nuovo governo

Terminato secondo giro di consultazioni, Mattarella prende tempo: “Serve Governo urgente”

34 CONDIVISIONI

Al termine del secondo giro di consultazioni, dopo aver ricevuto il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, e i presidenti delle Camere Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, il presidente Mattarella ha fatto sapere che si prenderà qualche giorno per valutare soluzioni per superare lo stallo: "Dall'andamento delle consultazioni di questi giorni emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici per dar vita in Parlamento a una maggioranza che sostenga un governo non ha fatto progressi".

In evidenza

Mattarella spinge per superare lo stallo: "Il Paese ha urgente bisogno di un governo"

Immagine

Ieri il presidente della Repubblica ha ricevuto i rappresentati dei partiti, ma ha preso atto che non ci sono stati passi avanti. Il nodo centrale, che ha portato a un mancato accordo tra Salvini e Di Maio, è ancora una volta la presenza ingombrante di Berlusconi: ieri il Cavaliere, con una mossa a sorpresa, ha spiazzato gli alleati Giorgia Meloni e Matteo Salvini, prendendo la parola dopo la dichiarazione ufficiale del centrodestra e attaccando, tra le righe il M5S: "Fate i bravi, sappiate distinguere chi è veramente democratico da chi non conosce l'abc della democrazia, sarebbe ora di dirlo a tutti gli italiani". L'intrusione ha dato l'opportunità a Di Maio di evidenziare l'impossibilità di un accordo che coinvolga il leader di Forza Italia: "Berlusconi dovrebbe fare un passo di lato e consentire la partenza di un governo del cambiamento, altrimenti l'unica risposta nostra è quella che abbiamo sempre dato: non riteniamo possibile un governo del M5s con Fi". Per questo motivo il Capo dello Stato Mattarella ha spiegato oggi di voler prendere una pausa di riflessione, perché le scadenze con l'Ue e la crisi in Siria hanno bisogno di essere guidate da un governo nella pienezza delle sue funzioni: "Ho fatto presente alle varie forze politiche la necessità per il nostro Paese di avere un Governo nel pieno delle sue funzioni. Anche per l'acuirsi delle tensioni internazionali. Attenderò alcuni giorni e valuterò, per decidere come procedere per uscire dallo stallo".

A cura di Annalisa Cangemi
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
Le consultazioni per il nuovo governo
20:02

Martina: "Ho chiesto di posticipare l'assemblea Pd del 21 aprile, ora pensiamo a consultazioni"

Immagine

Dopo le voci secondo cui parte del Pd avrebbe preferito rinviare l’assemblea del 21 aprile, è arrivata l’ufficialità della richiesta presentata dal segretario reggente Maurizio Martina. “Ho chiesto al presidente Matteo Orfini di posticipare l'Assemblea nazionale prevista per il 21 aprile – comunica Martina – stante la nuova fase istituzionale determinata dall'incapacità delle forze che hanno prevalso il 4 marzo di dare al Paese una concreta ipotesi di governo”. La motivazione per cui si chiede di rimandare l’assemblea è quindi relativa alla fase di stallo politico e al prosieguo delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

A questo punto – spiega Martina – il Pd deve continuare a concentrare unitariamente tutte le proprie energie su questa situazione, nell'interesse generale del Paese, seguendo l'impegnativo lavoro del presidente Mattarella”. L’ipotesi di rinvio dell’assemblea sembra però non essere gradita da un’ala del partito, quella rappresentata dalle minoranza guidate da Andrea Orlando e da Michele Emiliano. Al contrario, la corrente renziana è la prima a proporre il rinvio, come dimostra anche il tweet di Andrea Marcucci, capogruppo dem al Senato: "È giusta la decisione di rinviare l'assemblea nazionale. Il Paese viene prima".

A cura di Stefano Rizzuti
18:49

Di Battista: "Ieri Salvini sembrava Dudù, il cagnolino di Berlusconi"

Immagine

Secondo Alessandro Di Battista, ex deputato del MoVimento 5 Stelle, la soluzione migliore “per rispondere al risultato elettorale” è quella di formare un governo M5s-Lega, dando così agli italiani una maggioranza di governo “seria”, con un programma “all’altezza dei problemi che abbiamo”. Ma – aggiunge Di Battista ai microfoni di Rainews24 – "purtroppo ancora ieri Salvini con Berlusconi sembrava Dudù, il suo cagnolino. Per qualcosa che non conosciamo e che non mi spiego, forse fideiussioni passate, la Lega è ancora oggi legata a doppio filo a Berlusconi mentre farebbe bene a staccarsi”.

Noi – aggiunge Di Battista – ora vogliamo andare al governo per cambiare finalmente questo Paese. Ma i numeri per farlo da solo non li abbiamo a causa di una legge elettorale che è stata fatta apposta per impedircelo”. E su Berlusconi aggiunge ancora: “Ieri Salvini sembrava Dudù, Berlusconi parlava e lui muoveva la bocca. Tutto questo segnala qualcosa che non va in questo Paese. Mi auguro che il Paese possa liberarsi dal berlusconismo”.

Di Battista ribadisce il no del MoVimento 5 Stelle a Berlusconi: "Io dico no a Forza Italia e dico no a Berlusconi. Forza Italia è Berlusconi, è un partito padronale ed è l'emblema del berlusconismo, di quello spirito che ha pervaso e contaminato questo Paese dell'illegalità e della distruzione morale". "È giusto rispettare chi sta portando avanti il lavoro – continua Di Battista – ma in nessun paese al mondo un ineleggibile e incandidabile, sbattuto fuori dal Parlamento, con una condanna per frode fiscale e finanziatore acclarato di un'organizzazione criminale che ha fatto saltare in aria Falcone e Borsellino, avrebbe ancora questo potere e questa capacità di tessere trame e costringere Salvini a un timore reverenziale nei suoi confronti. Non so come fa Forza Italia a rimanere legata a questo personaggio".

A cura di Stefano Rizzuti
18:32

Cerno (Pd): "Le regole desuete della Costituzione hanno causato il caos di oggi"

Immagine

Tommaso Cerno, senatore del Pd, parla attraverso Twitter dello stallo dopo il secondo giro di consultazioni e individua un responsabile per questa situazione: "Mi sembra che la nostra bella Carta e le sue desuete regole stiano mostrando tutta la loro distanza dal Paese di oggi: l’Italia non ha più da anni l’anima proporzionalista. E questo caos è il risultato”, scrive sul social network riferendosi alla Costituzione.

Nei commenti al suo post, Cerno spiega che non si riferisce semplicemente “all’abolizione di una Camera”, ma che è necessario aggiornare “la forma di governo”, definendo “desueta” quella attuale. Il principio da cui parte il senatore del Pd – come spiega lui stesso in un altro commento al post – è che “l’anima proporzionalista si è estinta nel 1994” in Italia. E per questo ciò che va cambiato è la Costituzione, passando a una diversa forma di governo che metta da parte il sistema proporzionale.

A cura di Stefano Rizzuti
18:17

Berlusconi: "Stallo? Ho fiducia nel presidente Mattarella, spetta a lui decidere"

Immagine

"Abbiamo fiducia nelle decisioni che assumerà il presidente Mattarella, come sempre con grande equilibrio e senso di responsabilità", ha dichiarato Silvio Berlusconi commentando la fase di stallo che sta attanagliando l'Italia. Con riguardo all'ipotetico mandato esplorativo che il Capo dello Stato potrebbe conferire, secondo indiscrezioni, alla presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, Berlusconi ha replicato secco: "Lasciamo decidere al presidente".

A cura di Charlotte Matteini
16:49

Assemblea del Pd, spunta ipotesi rinvio: renziani chiedono di spostare la data del 21

Immagine

I renziani avrebbero proposto alle altre correnti del partito di rinviare l'assemblea del 21 nella quale il Pd dovrebbe decidere se eleggere lì un nuovo segretario o andare a congresso. La richiesta sarebbe motivata dalla necessità di non aprire la partita interna mentre sono in corso le consultazioni, a maggior ragione se il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovesse conferire un incarico. Al momento le altre aree del partito starebbero riflettendo sull'opportunità di rinviare o di confermare la data del 21.

A cura di Annalisa Cangemi
15:10

Salvini: "Dare incarico a Giorgetti significa chiedergli di cercare voti che non ci sono"

Immagine

"Io le cacce al tesoro le faccio con i miei bimbi al mare, Parlamento e governo sono più seri di una caccia al tesoro". Così il leader della Lega Matteo Salvini al Tg1 rispondendo a una domanda sulla possibilità che sia dato un incarico a Giancarlo Giorgetti, che significa secondo lui "chiedere a qualcuno di andare a cercare voti che non ci sono".

E sull'ipotesi di un "governissimo" ribadisce: "Noi appoggiamo un governo che rispetta quello" che si è detto in campagna elettorale, "un governo tutti insieme per tirare a campare o solo per fare la legge elettorale lo facciano senza la Lega".

A cura di Annalisa Cangemi
34 CONDIVISIONI
Le consultazioni per il nuovo governo
165 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views