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Elezioni politiche 2018

Eletti i vicepresidenti della Camera. Di Maio e Salvini si contendono il governo

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In attesa delle consultazioni Matteo Salvini e Luigi Di Maio continuano a cercare una mediazione per formare un nuovo governo ma la trattativa sembra rimanere in una situazione di stallo. Salvini provoca: "Da solo Di Maio dove va… Voglio vederlo trovare 90 voti in giro". Il capo politico del M5s replica: "Salvini vuole fare il governo con Pd e Berlusconi? Auguri!".

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09:55

M5s ci prova: incontro "sui temi" con gli altri capigruppo. Solo il PD rifiuta

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Come annunciato ieri sul blog delle stelle, oggi è il giorno dell’incontro fra i capigruppo di Camera e Senato promosso dal MoVimento 5 Stelle. L’idea, esplicitata dai capigruppo Grillo e Toninelli, è quella di “porre le basi dell’attività di governo”, ovvero aprire una discussione sui temi e sulle idee su cui far partire la legislatura. Si tratta, come hanno spiegato i Cinque stelle, di “trovare le convergenze con i programmi degli altri e la disponibilità a lavorare insieme sui punti comuni”, cercando di impostare un percorso del lavoro che sarà fatto in sede parlamentare “al di là della composizione del nuovo governo”.

L’intenzione dei grillini era quella di aprire a tutti i gruppi politici, ma c’è da registrare un primo no, quello del Partito Democratico, che ha scelto di non partecipare all’incontro, ribadendo di volersi collocare all’opposizione e di non essere disponibile a trattative di alcun tipo che consentano la nascita di un governo politico.

A cura di Redazione
21:13

Le consultazioni al Quirinale per la formazione del governo inizieranno mercoledì 4 aprile

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Il Quirinale ha reso noto che le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella avranno inizio mercoledì 4 aprile, tra una settimana. Il capo dello Stato incontrerà i rappresentanti di tutti i partiti e le forze politiche presenti in Parlamento per provare a risolvere il rebus della formazione del governo, considerando che alle ultime elezioni politiche del 4 marzo – esattamente un mese prima dell’inizio delle consultazioni – nessuno è riuscito a ottenere la maggioranza dei seggi. Il calendario degli incontri è ancora in via di definizione ma secondo quanto filtrato finora gli incontri dovrebbero impegnare Mattarella in tutto il resto della settimana, fino a sabato.

Il capo dello Stato incontrerà le altre cariche istituzionali (il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente della Camera Roberto Fico e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati) e i nuovi gruppi parlamentari: M5s, Lega, Forza Italia, Pd, Fratelli d’Italia e Misto.

A cura di Stefano Rizzuti
20:29

Il Senato ha eletto i suoi vicepresidenti: sono Calderoli, La Russa, Taverna e Rossomando

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L’aula del Senato ha eletto i suoi vicepresidenti: sono Roberto Calderoli (Lega) con 164 voti, Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia) con 119 voti, Paola Taverna (M5s) con 119 voti e Anna Rossomando (Pd) con 63 preferenze. Il Pd, però, ha ottenuto solo una vicepresidenza senza alcun ruolo tra i questori e i segretari, una scelta da parte delle forze con più seggi a Palazzo Madama che ha suscitato polemiche da parte dei dem. Il capogruppo Andrea Marcucci, nella registrazione della puntata di Porta a Porta, afferma: “Che in Senato sia stata negata la possibilità di avere un questore è un fatto gravissimo. Per la prima volta nella storia repubblica l’opposizione parlamentare non avrà accesso al funzionamento della macchina del Senato. Siamo davanti a un fatto senza precedenti. Qual è il concetto di democrazia del M5s e della destra? Facciamo tutto da soli?”.

Per quanto riguarda i questori, l’aula ha scelto: Antonio De Poli di Forza Italia con 165 voti, Paolo Arrigoni della Lega con 130 e Laura Bottici del M5s con 115. Sia De Poli che Bottici sono stati confermati dalla scorsa legislatura. Nessun questore al Pd, scelta che ha scatenato le polemiche dem. Il Senato ha inoltre eletto otto segretari, quattro del centrodestra e quattro del MoVimento 5 Stelle: Paolo Tosato della Lega con 131 voti, Francesco Giro di Forza Italia con 129, Tiziana Nisini della Lega con 122, Vincenzo Carbone di Forza Italia con 119, Gianluca Castaldi e Michela Montevecchi del M5s con 110 voti, Sergio Puglia del M5s con 108 voti e Giuseppe Pisani, sempre del M5s, con 104 voti.

A cura di Stefano Rizzuti
20:13

Salvini: "O parte subito un governo o si torna al voto, tirare a campare sarebbe devastante"

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Tirare a campare per un anno discutendo di legge elettorale sarebbe devastante: o parte un governo o si va al voto”. Questa è la posizione del leader della Lega Matteo Salvini, intervistato da Radio 105, che si dice quindi contrario a un eventuale governo di scopo con un ritorno al voto tra un anno. Governo subito o nuove elezioni, quindi, secondo il segretario del Carroccio. Salvini si dice pronto a fare il presidente del Consiglio, ma allo stesso tempo aggiunge di andare in Parlamento  “se sono consapevole che una maggioranza la posso trovare, quindi vedrò di parlare con tutti prima, durante e dopo. Non andrò a fare il fenomeno e chiedere i voti in Parlamento al buio”.

Per questo motivo Salvini dice di non voler perdere e far perdere tempo con una metafora pasquale: “Apriamo l’uovo e vediamo se c’è dentro la possibilità di dare una maggioranza di governo agli italiani”. E intanto garantisce che l’unità del centrodestra resiste: “Ogni giorno che passa il centrodestra si fa sempre più granitico, è quasi marmoreo. Abbiamo vinto come squadra”.

Il leader della Lega scherza anche sulle consultazioni e sulla data in cui verrà convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Martedì e mercoledì saranno due giorni problematici, spero mi chiami giovedì. Ma quando mi chiama vado”, dice Salvini spiegando ironicamente le motivazioni di questa affermazione: “Martedì è il compleanno di mio figlio, poi mercoledì c’è il derby. Se mi chiama mercoledì vado con la radiolina alla Fantozzi”.

Salvini parla anche di ministri. Prima di quelli presentati in campagna elettorale dal MoVimento 5 Stelle: “Sono professionalità che si sono messe a disposizione, se ci fosse un governo ognuno indicherebbe delle persone”. Poi di quelli che per la Lega sono dei ministeri fondamentali per attuare il programma di governo del Carroccio: “Il ministero dell’Interno per garantire sicurezza e gestire l’immigrazione, il ministero del Bilancio perché l’evasione delle tasse è un’emergenza, il ministero di Agricoltura e Pesca, il ministero per la Disabilità che non c’è mai stato e che mi ripropongo di istituire per la prima volta”.

In un'intervista al Tg1 Salvini parla anche di Luigi Di Maio e del confronto-scontro sulla presidenza del Consiglio: "Nessuno scontro – replica il segretario della Lega – non c’è di mezzo una persona. Di Maio sbaglia quando dice o io o nessuno. Mi interessano i programmi, non le persone. Chiunque dica o io non se ne fa niente, sbaglia".

A cura di Stefano Rizzuti
19:35

M5s convoca un incontro con tutti i partiti per formare il governo: "Siano responsabili"

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Il MoVimento 5 Stelle prende l’iniziativa e invita i capigruppo di tutti i gruppi parlamentari ad un incontro per discutere dei temi da “porre al centro dell’attività parlamentare”. Il punto di partenza è il programma del M5s, sui cercare una convergenza. “Invitiamo – scrivono Giulia Grillo e Danilo Toninelli sul blog delle Stelle – anche chi ha già deciso di autocollocarsi all'opposizione, come freno del cambiamento chiesto dagli italiani. Per ora loro hanno rifiutato il nostro invito anteponendo l'interesse per le poltrone al trovare soluzioni per gli italiani”. L’appuntamento è per domani mattina alle 9.30 per chiedere la disponibilità di ciascun gruppo, auspicando che “dimostrino tutti la massima responsabilità”.

Nel post si legge l’invito agli altri capigruppo:

Noi stiamo portando in Parlamento prima di tutto un metodo, che è quello della massima trasparenza. Lo abbiamo fatto con l'elezione dei presidenti delle Camere e abbiamo intenzione di farlo anche per quanto riguarda la creazione di un governo per questo Paese, un governo che sia di vero cambiamento, come i cittadini hanno preteso con il voto del 4 marzo.

Per noi le basi dell'attività di governo sono i temi, i progetti, le idee per risolvere i problemi degli italiani. Su questo, come Luigi ha ripetuto ogni giorno della campagna elettorale, siamo disposti a confrontarci con tutte le forze politiche. Per fare questo abbiamo invitato i capigruppo di tutti i gruppi parlamentari ad incontrarsi con noi per un confronto sui temi da porre al centro dell'attività parlamentare. Per noi il punto di partenza è il nostro programma e l'obbiettivo è trovare le convergenze con i programmi degli altri e la disponibilità a lavorare insieme sui punti comuni. Non è un esercizio di stile, perché al di là della composizione del governo questi temi saranno comunque portati avanti in sede parlamentare. Invitiamo anche chi ha già deciso di autocollocarsi all'opposizione, come freno del cambiamento chiesto dagli italiani. Per ora loro hanno rifiutato il nostro invito anteponendo l'interesse per le poltrone al trovare soluzioni per gli italiani.

L'appuntamento è per domani alle ore 9.30 alla Camera dei deputati. Chiameremo tutti gli altri capigruppo per conoscere la disponibilità di ciascun gruppo. Auspichiamo che dimostrino tutti la massima responsabilità in questa delicata fase prima delle consultazioni del Presidente della Repubblica. Continueremo a tenervi aggiornati sugli sviluppi. Andiamo al governo per cambiare il Paese!

A cura di Stefano Rizzuti
19:00

Martina a M5s: "Il Pd non incontrerà nessuno prima delle consultazioni al Colle"

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Il Pd non incontrerà il MoVimento 5 Stelle prime delle consultazioni a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella darà il via nei prossimi giorni. Il segretario reggente del partito, Maurizio Martina, spiega che il “Partito Democratico di certo non parteciperà a nessun incontro sui programmi con altri in questi giorni. Noi attendiamo con rispetto prima di tutto le consultazioni del presidente della Repubblica”.

Martina parla anche della questione degli uffici di presidenza delle Camere: “La presenza del Pd nelle presidenze di Camera e Senato con funzioni di rappresentanza e controllo è una questione democratica e dovrebbe riguardare tutti. Siamo il secondo partito del Parlamento e rappresentiamo milioni di elettori che non hanno votato destra e Cinque Stelle. La nostra funzione non può essere svilita né la nostra presenza in questi organi fondamentali parlamentari può essere condizionata da contropartite di altri e su altre responsabilità”.

A cura di Stefano Rizzuti
18:22

Salvini: "A Di Maio servono 90 voti, voglio vedere dove li trova"

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Ma da solo Di Maio dove va… Voglio vederlo trovare 90 voti in giro, che dalla sera alla mattina si convincono. E poi 50 voti sono molti meno di 90”. Sono queste le parole che il segretario della Lega Matteo Salvini ha rivolto al capo politico del M5s parlando della possibilità che non si trovi un accordo tra i due leader di partito. Parole a cui ha fatto seguito la risposta di Di Maio che chiede se Salvini vuole fare il governo con Berlusconi e il Pd.

Il leader della Lega ha anche fatto sapere che andrà al Quirinale, per le consultazioni del presidente della Repubblica, da solo: “Io al Colle vado da solo. Così ha scelto il centrodestra, per la prima volta va bene così, poi vediamo…”, ha affermato lasciando intendere che potrebbe però esserci un secondo giro di consultazioni a cui il centrodestra potrebbe anche presentarsi unito. Salvini ha anche parlato del Pd e del rischio che i dem rimangano fuori dal consiglio di presidenza del Senato: “Spero di no – ha detto Salvini -. Più disponibili di noi non c’è nessuno. Abbiamo fatto il contrario di quello che hanno fatto cinque anni fa”.

A cura di Stefano Rizzuti
17:22

Di Maio: "Salvini vuole fare il governo con Pd e Berlusconi? Auguri"

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"Salvini dice che gli bastano 50 voti. Vuole fare il governo con i 50 voti del Pd di Renzi in accordo con Berlusconi? Auguri!". Con queste parole il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha replicato via Twitter alle dichiarazioni di Matteo Salvini.

A rispondere per primo a Luigi Di Maio è il presidente del Pd, Matteo Orfini, attraverso un post su Twitter. "Ragazzi – replica – scusate se interrompo il vostro affettuoso corteggiamento… ma coi voti del Pd non farete alcun governo perché i nostri parlamentari staranno all'opposizione. Buon proseguimento".

A cura di Charlotte Matteini
15:21

Calderoli, La Russa, Taverna e Rossomando sono i candidati alla vicepresidenza del Senato

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Il centrodestra ha scelto i suoi candidati per la vicepresidenza del Senato. La decisione è arrivata dopo una riunione tra i senatori alla quale hanno partecipato anche il leader della Lega Matteo Salvini e le capigruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini. Proprio quest’ultima, presidente dei deputati di Fi, ha annunciato che i due nomi che il centrodestra presenterà saranno quelli di Roberto Calderoli (Lega) e Ignazio La Russa (FdI): “Le nostre candidature per le vicepresidenze del Senato sono Roberto Calderoli e Ignazio La Russa. Come questore presentiamo Antonio De Poli”, ha detto Gelmini lasciando l’aula in cui si è tenuto l’incontro.

Il Pd ha invece scelto Anna Rossomando come vicepresidente di Palazzo Madama. Il candidato questore è invece Gianni Pittella. Su questo punto c’è però un disaccordo tra le varie forze politiche con il MoVimento 5 Stelle che non vorrebbe lasciare questo ruolo all’opposizione del Pd, essendo solo il quarto gruppo al Senato. Come segretario d’aula viene invece proposto Salvatore Margiotta.

Il MoVimento 5 Stelle ha scelto di indicare un solo candidato alla vicepresidenza del Senato: Paola Taverna. Laura Bottici viene indicata per la carica di questore, mentre come segretari d’aula il M5s candida Castaldi, Pisani, Puglia e Montevecchi.

A cura di Stefano Rizzuti
10:34

Marcucci (Pd): "Di Maio e Salvini litigano su poltrone. Se M5S ci contatta non ci siamo"

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"Di Maio e Salvini si stanno scontrando sulle poltrone. Se i 5 stelle si rivolgeranno a noi la risposta è "avete vinto, tocca a voi!". Noi ci confrontiamo con tutti ascoltiamo tutti ma c'è una delibera molto chiara del Partito democratico. E cioè che le forze che hanno vinto si mettano d'accordo. Secondo me alla fine la risolveranno e governeranno. Se Forza Italia sarà parte del governo? È un problemino che forse non avevano previsto, né gli uni né gli altri". Lo ha detto Andrea Marcucci, neocapogruppo Pd al Senato intervenendo a Radio anch'io. "Sia la mia posizione – ha spiegato Marcucci – che quella di Delrio sono molto chiare per la nostra storia politica. Il nostro progetto politico più complesso. Abbiamo fatto un Congresso, con delle tesi politiche, abbiamo eletto degli organismi. Ci rendiamo conto che dopo 5 anni non abbiamo saputo fare una proposta adeguata al paese. Quindi il cambio di rotta intanto è fare una scelta chiara di opposizione. Abbiamo preso atto della sentenza elettorale".

Il capogruppo Pd al Senato analizza i motivi della sconfitta, e parla di un'eccessiva personalizzazione di Matteo Renzi: "Una delle cose che ha stancato i nostri elettori non è la discussione interna, che è un pregio e un vanto che noi abbiamo: è questa esigenza continua di visibilità da parte di tutti dovuto probabilmente a un'eccessiva compressione che c'è stata negli ultimi anni di gestione del Pd. La fortissima personalità di Matteo Renzi, non ce lo neghiamo, ha chiaramente messo in difficoltà, e c'era esigenza di visibilità da parte delle altre componenti".

A cura di Annalisa Cangemi
22:31

Monti: "Salvini ha un'intelligenza politica notevole,ha arginato Berlusconi"

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L'ex presidente del Consiglio Mario Monti, ospite a Di  Martedì su La7, ha commentato le ultime trattative politiche tra Salvini e Di Maio: "Ha dimostrato un'intelligenza politica notevole nelle ultime settimane, è stato uno spettacolo e una rivelazione vederlo arginare Berlusconi", ha dichiarato l'ex premier riferendosi al leader della Lega. "Renzi e Berlusconi hanno sbagliato cercando di imitare populisti doc come Di Maio e Salvini ma sono risultati delle figure sbiadite", ha proseguito Monti. "Gli italiani hanno bocciato i partiti tradizionali, hanno voglia di novità per vedere all'opera chi ha vinto", sostiene l'ex premier, che però boccia le proposte dei due partiti in lizza per il governo: "Ogni idea può essere discussa ma le proposte di Salvini e Di Maio spesso sono incompatibili e realizzarle tutte insieme provocherebbe danni all'Italia", ha spiegato Monti, sottolineando inoltre che per quanto riguarda la riforma Fornero: "Ogni legge con il tempo deve essere migliorata e modificata, ma chiunque sa che l'Italia non si sarebbe salvata da un destino simile alla Grecia senza una riforma del genere".

A cura di Charlotte Matteini
20:49

Di Maio: "Io premier? Ho preso il 32%, è questione di democrazia. Ma parlerò con tutti"

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Con un post sul Blog delle Stelle, Luigi Di Maio replica a Matteo Salvini: "Il MoVimento 5 Stelle vuole risolvere i problemi degli italiani, come abbiamo raccontato in campagna elettorale. Per farlo, come ho ripetuto per mesi, siamo disponibili a parlare con tutti dei temi e definire una volta per tutte come realizzare quello che gli italiani hanno chiesto con il voto del 4 marzo. Hanno deciso inequivocabilmente per un governo di cambiamento. Il primo passo verso il cambiamento è stata l'elezione di Roberto Fico a Presidente della Camera con oltre i 2/3 dei voti, pur mancando circa una sessantina di voti di Forza Italia. Roberto appena eletto ha deciso di non cambiare le sue abitudini e di rinunciare all'indennità mensile di oltre 4.000 euro: è stato il primo Presidente della Camera a farlo ed è un grande orgoglio per me e per tutto il gruppo del MoVimento 5 Stelle averlo votato", sottolinea il capo politico del Movimento 5 Stelle.

"Domani e dopodomani si voteranno gli uffici di Presidenza di Senato e Camera e l'obbiettivo principe dei nostri là dentro sarà l'abolizione dei vitalizi.
Poi la settimana prossima inizieranno le consultazioni del Presidente della Repubblica. Prima che inizino le convocazioni dei gruppi, il MoVimento 5 Stelle incontrerà tutte le forze politiche. L'obiettivo degli incontri è vedere chi è interessato a risolvere i problemi degli italiani e chi invece passa il tempo a pensare alle beghe interne dei partiti o delle coalizioni. Mi aspetto responsabilità da parte di tutti. Come abbiamo detto in campagna elettorale è finita l'epoca dei governi non votati da nessuno. Il premier deve essere espressione della volontà popolare. Il 17% degli italiani ha votato Salvini Premier, il 14 Tajani Premier, il 4 Meloni Premier. Oltre il 32% ha votato il MoVimento 5 Stelle e il sottoscritto come Premier. Non mi impunto per una questione personale, è una questione di credibilità della democrazia. E' la volontà popolare quella che conta. Io farò di tutto affinchè venga soddisfatta. Se qualche leader politico ha intenzione di tornare al passato creando governi istituzionali, tecnici, di scopo o peggio ancora dei perdenti, lo dica subito davanti al popolo italiano", conclude Di Maio.

A cura di Charlotte Matteini
17:54

Salvini: "Se Di Maio vuole Forza Italia fuori dall'esecutivo non ci sarà governo con M5s"

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Il leader della Lega Matteo Salvini se la prende con Luigi Di Maio e ribadisce l’unità del centrodestra. Durante la registrazione della puntata di Porta a Porta che andrà in onda questa sera, Salvini afferma: “Se Di Maio dice o io premier o niente non è il modo giusto per partire. Se Di Maio dice o io o nessuno sbaglia, perché a oggi è nessuno. Non puoi andare al governo dicendo o io o niente, altrimenti che discussione è?”. Il leader del Carroccio ricorda anche come la Lega “ha già fatto passi indietro per far partire il lavoro delle Camere ma non è che possiamo fare passi indietro su passi indietro”. Salvini spiega comunque di aver trovato “persone ragionevoli, costruttive e propositive”, riferendosi agli esponenti del M5s. “Logico che ci siano schermaglie, ma attorno ad un tavolo è possibile ragionare”, aggiunge. E comunque Salvini sembra essere fiducioso sui tempi per la formazione di un governo: "Siamo a fine marzo, spero che entro un mese qualcuno possa giurare al Quirinale". Inoltre il leader della Lega fa sapere che incontrerà Luigi Di Maio la prossima settimana "in campo neutro": alla Camera o al Senato.

Salvini assicura anche che il centrodestra rimarrà unito: “Tutte le persone che sto incontrando mi dicono ‘adesso passate dalle parole ai fatti’, il mio obiettivo è la cancellazione della Fornero, la riduzione delle tasse, il controllo dei confini, l’espulsione dei clandestini. Da quello riparto, lo proporremo come centrodestra unito, la coalizione che ha vinto è una squadra. Da soli non si va lontano. Io sono pronto, c’è una squadra pronta”. Salvini ribadisce la linea di unità del centrodestra rispondendo anche a una domanda di Bruno Vespa: "Se Di Maio dice fuori Forza Italia è arrivederci?", chiede il conduttore. "È chiaro, assolutamente sì", replica Salvini.

"Io parto dal centrodestra – sottolinea ancora il leader della Lega – abbiamo preso i voti come centrodestra e parto da questa coalizione. Poi si offre questa proposta agli altri. Non è un momento in cui l’Italia o gli italiani si possono permettere delle preclusioni". E nel caso in cui ci siano veti del M5s sugli alleati del Carroccio Salvini si dice "assolutamente" pronto a rompere ogni trattativa. Però, spiega ancora Salvini: "Certo, anche il centrodestra deve dirmi: noi vogliamo andare al governo. Proporremo ai Cinque Stelle un governo con un’idea di Italia, che non duri cinque mesi ma cinque anni".

Salvini apre ai Cinque Stelle sul taglio dei vitalizi: "Se vado verso un sistema pensionistico totalmente contributivo, deve valere anche per la politica e lo faccio anche retroattivamente, non è possibile che ci siano deputati o senatori che lo hanno fatto magari per un anno e che sono in pensione da tempo per 2-3mila euro, è immorale. Non salva i conti del Paese, ma è un segnale. Penso che si possa dare una bella sforbiciata anche alle scorte: ce ne sono quasi 600, in Germania e Gran Bretagna non più di 40”. E sul reddito di cittadinanza il segretario della Lega commenta: "Sono disposto a studiare e capire. Se è un sussidio sine die per chi sta a casa allora no, perché va contro la crescita e il lavoro. Se si tratta di un sussidio in attesa di riavviarsi al lavoro allora parliamone”.

A cura di Stefano Rizzuti
16:52

Il gruppo Misto sceglie i suoi capigruppo: Fornaro e De Petris di LeU

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Il gruppo Misto della Camera dei deputati ha scelto Federico Fornaro come suo capogruppo. Fornaro è un esponente eletto tra le fila di Liberi e Uguali, il partito che ha portato più deputati all’interno del gruppo Misto (14 su 36 totali) e che proprio per questo motivo presenterà richiesta per formare un gruppo a sé stante. La nomina potrebbe quindi essere rivista nel caso in cui la presidenza di Montecitorio decida di permettere la formazione del gruppo di LeU, ipotesi molto probabile visti i precedenti delle scorse legislature. Per il Senato è stata scelta un'altra esponente di LeU: Loredana De Petris. A Palazzo Madama, però, la nomina dovrebbe essere definitiva in quanto la componente Liberi e Uguali non richiederà di avere un gruppo ma resterà nel Misto.

A cura di Stefano Rizzuti
16:48

Giancarlo Giorgetti sarà il capogruppo della Lega alla Camera

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La Lega ha scelto il suo capogruppo alla Camera: sarà Giancarlo Giorgetti. Il suo nome era anche circolato nei giorni precedenti all’elezione dei presidenti delle due aule parlamentari come possibile candidato del Carroccio a Montecitorio nel caso in cui non si fosse raggiunto un accordo per quella che è stata una sorta di spartizione delle presidenze tra il gruppo più nutrito (MoVimento 5 Stelle) e la coalizione più forte (centrodestra).

A cura di Stefano Rizzuti
16:33

Rampelli e Bertacco sono i capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e al Senato

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Fabio Rampelli sarà il capogruppo (pro tempore) di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. Una decisione definita pro tempore perché per la nomina definitiva si attende di chiudere la partita sull’ufficio di presidenza di Montecitorio. Rampelli è stato presidente dei deputati di FdI anche nella scorsa legislatura. Al Senato invece la scelta è ricaduta su Stefano Bertacco. Il partito di Giorgia Meloni non aveva un gruppo a Palazzo Madama nella scorsa legislatura e per questo il nome di Bertacco non è quindi una conferma.

A cura di Stefano Rizzuti
16:07

I capigruppo Pd sono Delrio alla Camera e Marcucci al Senato

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Il reggente Maurizio Martina ha proposto i nomi di Graziano Delrio come capogruppo Pd alla Camera e Andrea Marcucci al Senato. Graziano Delrio è stato eletto capogruppo Pd alla Camera per acclamazione dell’assemblea del gruppo. Delrio: "Lo faccio con spirito di servizio e di unità per il partito democratico. Per un'azione forte di opposizione responsabile e seria".

Anche Marcucci è stato eletto per acclamazione capogruppo del Pd al Senato dall'assemblea dei senatori dem. In un tweet il neoeletto ha scritto: "Ho appena accettato l'incarico di presidente del gruppo parlamentare Pd al Senato. Sarà una faticaccia, ma con la passione ed il contributo di tutti voi, posso farcela. Dall'opposizione, ricostruiremo un Pd forte e unito". Al Nazareno i nomi sono stati decisi insieme ai "big" del partito: presenti anche l'ex segretario Matteo Renzi Matteo Orfini, Lorenzo Guerini.

A cura di Annalisa Cangemi
16:06

Forza Italia ha scelto le sue capogruppo alla Camera e al Senato

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La capogruppo di Forza Italia al Senato sarà Anna Maria Bernini. A deciderlo è stato il gruppo dei senatori forzisti che si sono riuniti oggi e hanno approvato la sua nomina all’unanimità su proposta di Alfredo Messina, decano dei senatori di Forza Italia. La nomina è arrivata dopo una votazione per alzata di mano. Alla Camera è stata invece scelta Maria Stella Gelmini, anche lei eletta all’unanimità. Forza Italia punta quindi su due donne per sostituire i capigruppo uscenti: Paolo Romani a Palazzo Madama e Renato Brunetta a Montecitorio. Dopo il voto del 4 marzo Berlusconi sembrava voler optare per una conferma di questi due nomi, ma alla fine – soprattutto dopo la candidatura (sfumata) della Bernini alla presidenza del Senato – si è deciso di scegliere due donne alla guida dei gruppi.

La Bernini, pubblicando una foto su Twitter, ha ringraziato "tutti i miei straordinari colleghi per la fiducia", oltre che il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Ci aspetta un entusiasmante lavoro da fare insieme", scrive ancora la neo-eletta capogruppo azzurra a Palazzo Madama.

A cura di Stefano Rizzuti
15:06

M5s nomina ufficialmente i suoi capigruppo: Toninelli al Senato e Giulia Grillo alla Camera

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Il MoVimento Cinque Stelle ha ufficializzato il nome del suo capogruppo al Senato: come già annunciato subito dopo il voto del 4 marzo, sarà Danilo Toninelli, colui che ha anche incontrato i rappresentanti delle altre forze politiche (insieme a Giulia Grillo) durante la trattativa per la scelta dei due presidenti delle Camera. La ratifica dell'ufficio di presidenza del M5s comprende anche gli altri organi di Palazzo Madama. Il vicecapogruppo vicario è Vito Crimi, i vicecapogruppo saranno invece: Vilma Moronese, Stefano Patuanelli, Gianluca Perilli e Daniele Pesco. I segretari: Gianluca Castaldo, Vincenzo Santangelo e Sergio Puglia. Il ruolo di tesoriere spetta a Nunzia Catalfo. All'assemblea che ha ufficializzato la nomina di Toninelli ha partecipato anche Luigi Di Maio, il quale si è complimentato con lui e con Giulia Grillo per il ruolo svolto durante le trattative per le presidenze di Camera e Senato.

L'assemblea dei deputati del MoVimento 5 Stelle, primo gruppo alla Camera, ha invece ufficializzato la nomina di Giulia Grillo, anche lei protagonista delle trattative per le presidenze delle due aule. Il M5s ha anche la presidenza di Montecitorio che nell'ambito di un accordo con il centrodestra è andata a Roberto Fico.

A cura di Stefano Rizzuti
14:20

Il documento con cui Fico rinuncia a 4.668 euro al mese

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Il neo Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, questa mattina ha depositato formalmente l’istanza per rinunciare all’indennità di carica che gli sarebbe spettata dopo la nomina di sabato. Come aveva annunciato ieri, dunque, Fico percepirà soltanto lo stipendio da parlamentare, rifiutando dunque i 4.668,45 euro al mese aggiuntivi che spettano al Presidente della Camera: “Il mio è solo un piccolo esempio. Credo che si debba partire da gesti come questo per rafforzare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”.

A cura di Redazione
12:44

M5s: "Di Maio presidente del Consiglio o non ci sarà nessun governo"

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Le condizioni poste dal MoVimento 5 Stelle per la formazione di un nuovo governo sono chiare: Di Maio presidente del Consiglio o niente esecutivo. A spiegarlo è Alfonso Bonafede, intervistato da Radio24. “Se noi ai cittadini presentiamo un altro candidato premier, non eletto dai cittadini, determiniamo il definitivo allontanamento dalla politica”. Al conduttore che gli chiedeva se senza Di Maio non ci può essere un governo, Bonafede replica: “Noi riteniamo che debba essere lui il candidato premier, sì. Il premier del governo”.

“A queste elezioni – argomenta Bonafede – i cittadini hanno partecipato con entusiasmo e, quindi, va data una risposta e questa risposta secondo noi non può prescindere dalla presenza di Luigi Di Maio come candidato premier”. Intanto il deputato del MoVimento assicura che non ci sarà alcun accordo con Berlusconi: “Di Maio non farà mai il Nazareno”, dice riferendosi all’accordo tra Pd e Forza Italia della scorsa legislatura.

Altro argomento è il reddito di cittadinanza, diverso dalla proposta di Beppe Grillo di un reddito universale per chiunque nasca in Italia: “Grillo parla di una proposta che in questo momento non può essere realizzata”, afferma Bonafede garantendo invece la possibilità di mettere in atto il reddito di cittadinanza proposto in campagna elettorale: “Realizzeremo un reddito di cittadinanza. Lo abbiamo promesso ai nostri elettori e rimane una nostra priorità da portare avanti, senza se e senza ma. Porteremo avanti il reddito di cittadinanza come porteremo avanti tutte le nostre promesse fatte in campagna elettorale”.

A cura di Stefano Rizzuti
10:16

Pd e Forza Italia scelgono i capigruppo: nel pomeriggio le assemblee di tutti i partiti

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Mentre continuano le trattative tra le varie forze politiche, in primis Lega e MoVimento 5 Stelle, per trovare un accordo e formare il nuovo governo, oggi i partiti rappresentati in Parlamento dovranno scegliere i loro capigruppo. Nel pomeriggio si terranno le assemblee dei gruppi di Camera e Senato per arrivare all’indicazione dei nomi. Da una parte c’è chi ha già deciso, come il MoVimento 5 Stelle che ha optato per Danilo Toninelli al Senato e Giulia Grillo alla Camera. Dall’altra c’è chi, come Pd e Forza Italia, dovrebbe ufficializzare i nomi nel pomeriggio.

Il Partito Democratico si riunirà alla Camera alle 15:30 e al Senato alle 17:30. Secondo le voci circolate negli ultimi giorni, in pole position ci sarebbero Lorenzo Guerini per Montecitorio e Andrea Marcucci per Palazzo Madama. I gruppi di Forza Italia si riuniranno invece alle 15:30. Inizialmente Berlusconi aveva detto di voler puntare sulla conferma dei capigruppo della scorsa legislatura: Renato Brunetta e Paolo Romani. Ma nelle ultime ore si è fatta spazio l’ipotesi di una doppia guida al femminile: Maria Stella Gelmini a Montecitorio e Anna Maria Bernini a Palazzo Madama. A decidere i suoi capigruppo ci sarà anche il gruppo Misto. Mentre il M5s si riunirà solamente per formalizzare i nomi alle 15:30.

Intanto il rebus del governo non è ancora stato risolto. Ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato di essere pronto a diventare presidente del Consiglio ma si è anche detto disposto a fare un passo indietro in caso di necessità. E dopo una mezza apertura al reddito di cittadinanza proposto dal M5s, si è messo in attesa di un riscontro da parte di Luigi Di Maio che alla premiership, almeno per il momento, sembra non voler rinunciare.

A cura di Stefano Rizzuti
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