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Conflitto Israelo-Palestinese

Le notizie del 10 maggio sull’operazione a Rafah nella guerra a Gaza tra Israele e Hamas

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Dopo la decisione degli USA di bloccare la fornitura di armi a Israele per l'attacco a Rafah, il premier israeliano Netanyahu sul presidente americano Biden: "Spero supereremo le nostre divergenze". Intanto le Nazioni Unite dichiarano che gli aiuti umanitari non possono arrivare a Rafah.

Quattro morti in raid di Israele su campo profughi Jabalia. L'Unrwa ha deciso di abbandonare il suo quartier generale di Gerusalemme est dopo che alcuni "estremisti israeliani" hanno tentato di appiccare un incendio.

A proposito dell'accordo di tregua nella Striscia di Gaza, "la palla è interamente nelle mani" di Israele: lo ha detto oggi il movimento islamico palestinese Hamas dopo la partenza della sua delegazione dall'Egitto dove si stanno svolgendo i colloqui. Idf: "Abbiamo armi sufficienti per missioni, inclusa Rafah" Netanyahu al talk show Usa ‘Dr.Phil: "La responsabilità del 7 ottobre è del governo".

L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di "riconsiderare favorevolmente la questione". Il via libera del Cds (dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto) è condizione necessaria per un'eventuale approvazione piena. Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni.

L'Italia si è astenuta sulla risoluzione. Gli altri astenuti sono Albania, Bulgaria, Austria, Canada, Croazia, Fiji, Finlandia, Georgia, Germania, Lettonia, Lituania, Marshall Island, Olanda, North Macedonia, Moldavia, Paraguay, Romania, Vanuatu, Malawi, principato di Monaco, Ucraina, Gran Bretagna, Svezia e Svizzera. Nove i Paesi che hanno votato contro: Usa, Israele, Palau, Nauru, Micronesia, Papua Nuova Guinea, Ungheria, Argentina, Cecoslovacchia.

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20:12

Anp: "Palestna merita di essere membro effettivo Onu"

Il voto dell'Assemblea generale dell'Onu dimostra che "la Palestina merita di essere membro a pieno titolo" delle Nazioni Unite. A dirlo è il ministro degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese dopo il voto di oggi al Palazzo di Vetro, esprimendo soddisfazione per il "consenso internazionale in seno alla più importante organizzazione internazionale".

A cura di Gabriella Mazzeo
19:35

Il presidente dell'Anp Abbas: "Voto Onu ristabilisce fiducia nel diritto internazionale"

Il consenso internazionale dimostrato oggi all'Assemblea Generale dell'Onu a sostegno della membership della Palestina "ristabilisce la fiducia" dei palestinesi nella legittimità internazionale, protegge la soluzione dei due Stati e "incarna il diritto legittimo del popolo palestinese ad uno Stato indipendente, sovrano, con Gerusalemme est come capitale".

Così il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, ha celebrato la votazione di oggi all'Onu, con cui è passata a grandissima maggioranza una risoluzione che riconosce che la Palestina può diventare membro dell'Onu a pieno titolo, raccomandando al Consiglio di sicurezza di "riconsiderare favorevolmente la questione".

Abbas ha espresso apprezzamento per il fatto che il 143 Paesi hanno votato a favore di questo nuovo status e questa "ampia approvazione" viene letta come "una prova del fatto che il mondo è unito dietro ai valori di verità, giustizia, libertà e pace che rappresenta la causa palestinese, e contro i continui crimini dell'occupazione ai danni del popolo palestinese e la sua terra". Abbas poi si è rivolto agli Usa, uno dei nove stati che hanno votato contro la risoluzione, chiedendo loro "che ritiri il suo appoggio" ad Israele e che "rispetti la volontà dei Paesi e dei popoli che appoggiano il diritto alla libertà".

A cura di Eleonora Panseri
19:23

Hamas: "Riconsidereremo strategia nei negoziati con Israele dopo attacco a Rafah"

Hamas terrà consultazioni con i leader delle frazioni della resistenza palestinese "per riconsiderare la sua strategia nei negoziati". Lo ha fatto saper il movimento islamico sul proprio canale Telegram, attribuendo questa scelta a quanto emerso nelle ultime ore dopo che Netanyahu ha rifiutato la proposta dei mediatori, dopo l'attacco a Rafah e l'occupazione dei valichi. "Di fatto, afferma Hamas, i colloqui tornano al punto di partenza".

A cura di Gabriella Mazzeo
19:05

Hamas: "A Gaza i morti sono 34.943"

Almeno 34.943 palestinesi sono stati uccisi e 78.572 feriti nell'offensiva militare israeliana a Gaza dal 7 ottobre. Lo afferma in una dichiarazione il ministero della Sanita' di Gaza, gestito da Hamas.

A cura di Eleonora Panseri
18:55

L'Italia su voto Onu: "Soluzione del conflitto solo da accordi tra Israele e Palestina"

L'Italia si è dichiarata a favore della soluzione "due popoli due Stati" per risolvere la crisi in Medio Oriente ma ritiene che la "soluzione debba essere raggiunta attraverso negoziati diretti tra Israele e Palestina".

Lo ha dichiarato l'ambasciatore all'Onu Maurizio Massari, nel corso del suo intervento all'Assemblea generale, dove e' stata approvata la risoluzione per accogliere la richiesta della Palestina di entrare a far parte dell'Onu a pieno titolo. L'Italia e' tra i 25 membri che si sono astenuti.

A cura di Eleonora Panseri
18:49

Ministro degli Esteri israeliano su voto Onu: "Un premio per Hamas"

Un "premio per Hamas". Così il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha definito la decisione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite di votare a grandissima maggioranza una risoluzione che riconosce che la Palestina può diventare membro dell'Onu a pieno titolo. "L'assurda decisione adottata oggi all'Assemblea generale dell'Onu mette in evidenza i pregiudizi strutturali dell'ONU e le ragioni per cui, sotto la guida del Segretario generale Guterres, si è trasformata in un'istituzione irrilevante", afferma Katz in una dichiarazione diramata dal suo ufficio.

A cura di Eleonora Panseri
18:39

Abu Mazen: "Palestina continuerà sforzi per piena adesione Onu"

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, Abu Mazen, ha affermato oggi che il sostegno dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite al tentativo palestinese di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite sostiene gli sforzi palestinesi per un altro voto sulla questione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. "La Palestina continuerà il suo sforzo per ottenere la piena adesione alle Nazioni Unite", ha aggiunto Abu Mazen in una dichiarazione diffusa alla stampa.

A cura di Eleonora Panseri
18:00

Italia si astiene su adesione Palestina all'Onu con Germania e Gb, tra i 9 contrari Usa e Ungheria

L'Italia si è astenuta sulla risoluzione dell'Assemblea Generale Onu che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.

Gli altri astenuti sono Albania, Bulgaria, Austria, Canada, Croazia, Fiji, Finlandia, Georgia, Germania, Lettonia, Lituania, Marshall Island, Olanda, North Macedonia, Moldavia, Paraguay, Romania, Vanuatu, Malawi, principato di Monaco, Ucraina, Gran Bretagna, Svezia e Svizzera.

Mentre i nove Paesi che hanno votato contro sono Usa, Israele, Palau, Nauru, Micronesia, Papua Nuova Guinea, Ungheria, Argentina, Cecoslovacchia.

A cura di Eleonora Panseri
17:45

Ambasciatore israeliano all'Onu su adesione Palestina: "State distruggendo Carta delle Nazioni Unite. Vergogna"

L'ambasciatore di Israele all'Onu, Gilad Erdan, è intervenuto davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite con un distruggi documenti in cui ha inserito una copia della Carta delle Nazioni Unite, affermando: "State distruggendo la Carta delle Nazioni Unite con le vostre stesse mani. Sì, questo è quello che state facendo. Vergogna".

A cura di Eleonora Panseri
17:39

Assemblea Onu approva risoluzione su adesione Palestina alle Nazioni Unite

L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di "riconsiderare favorevolmente la questione". Il via libera del Cds (dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto) è condizione necessaria per un'eventuale approvazione piena. Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni.

A cura di Eleonora Panseri
17:35

Quattro soldati israeliani uccisi in scontri con Hamas a Gaza City

Quattro soldati israeliani sono stati uccisi durante i combattimenti contro Hamas nel quartiere Zeitoun a Gaza City, riferisce il Times of Israel. I quattro, che avevano tutti 19 anni e servivano nel 931esimo battaglione della Brigata Nahal sono stati investiti dall'esplosione di uno o più ordigni in un vicolo.

Nello stesso incidente sono rimasti gravemente feriti un ufficiale e un altro soldato. Le truppe avevano fatto irruzione in un complesso scolastico dove avevano avuto indicazioni su attività di Hamas e dove nei giorni scorsi sono state scoperte armi e almeno un tunnel.

L'esercito israeliano è tornato più volte nel quartiere di Zeitun dallo scoppio della guerra, dopo che Hamas è riuscita a riorganizzarsi in aree precedentemente sgomberate dall'esercito. La loro morte porta a 271 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra dell'Idf a Gaza e nelle operazioni al confine. A Rafah due soldati della 401esima brigata corazzata sono stati gravemente feriti da un razzo sparato contro un carro armato.

A cura di Eleonora Panseri
17:17

Proposta all'assemblea generale Onu risoluzione su Stato palestinese

Mohamed Issa Hamad Mohamed Abushahab, rappresentante permanente degli Emirati Arabi Uniti presso le Nazioni Unite, ha presentato questa mattina all'Assemblea generale di New York un progetto di risoluzione, in cui si raccomanda al Consiglio di Sicurezza di riconsiderare la piena richiesta di adesione della Palestina all'Onu.

La risoluzione concederebbe nuovi "diritti e privilegi" alla Palestina e stabilirebbe che lo Stato della Palestina è "qualificato" per l'adesione. "Votare a favore della risoluzione in mezzo al conflitto in corso sosterrebbe la soluzione dei due Stati alla crisi", ha affermato, aggiungendo il rappresentante permanente degli Emirati Arabi, sottolineando che il Consiglio di Sicurezza deve rispondere alla volontà della comunità internazionale. Il voto dovrebbe iniziare tra pochi minuti. Sono già 140 i Paesi dell'Onu che riconoscono la Palestina come stato.

A cura di Eleonora Panseri
16:42

Il segretario Onu Guterres: "Con offensiva a Rafah niente aiuti umanitari e carestia incombe"

Un massiccio attacco di terra a Rafah "metterebbe fine ai nostri sforzi per sostenere le persone mentre la carestia incombe" nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres intervenendo a Nairobi, in Kenya.

"Siamo impegnati attivamente con tutti i soggetti coinvolti per riprendere l'ingresso di forniture salvavita, compreso il carburante necessario, attraverso i valichi di Rafah e Kerem Shalom", ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, ribadendo le sue richieste per un cessate il fuoco.

A cura di Eleonora Panseri
16:30

Libano: raid israeliano uccide un paramedico e un tecnico

Un paramedico locale e un tecnico di una rete mobile di telefonia sono stati uccisi da un raid israeliano nel Sud del Libano, teatro di scambi a fuoco quotidiani tra Hezbollah e le forze di Tel Aviv. Lo ha riferito l'agenzia Ani. Il paramedico apparteneva all'associazione Al Risala, che fa riferimento al movimento Amal alleato di Hezbollah.

Il raid è stato portato nel centro frontaliero di Tayrharfa. Con le due di oggi, sale a 402 il bilancio delle vittime in sette mesi di scontri nel Sud del Libano, per la piu' parte miliziani di Hezbollah ma tra cui vanno inclusi 79 civili, stando a una stima di France Presse. Sul lato israeliano, sono 14 i soldati e nove i civili rimasti uccisi secondo il bilancio ufficiale.

A cura di Eleonora Panseri
16:15

Guterres condanna attacco alla sede Unrwa a Gerusalemme: "Inaccettabile"

"Condanno il recente attacco alla sede dell'agenzia Unrwa a Gerusalemme Est. Prendere di mira gli operatori umanitari e i beni umanitari è inaccettabile e deve cessare": è quanto ha scritto su X il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, all'indomani dell'attacco messo a segno da coloni israeliani alla struttura dell'agenzia Onu.

L'incendio appiccato al perimetro dell'edificio non ha causato vittime, ma "ha causato ingenti danni alle aree esterne", ha denunciato ieri il Commissario generale dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, annunciando quindi la chiusura del complesso "fino a quando non sarà ripristinata la sicurezza adeguata"

A cura di Eleonora Panseri
16:00

Media: "Ok dal Gabinetto di Sicurezza Israele per espansione operazioni a Rafah"

Il gabinetto di sicurezza israeliano avrebbe approvato "l'espansione dell'area di operazione" delle Idf a Rafah, nel sud di Gaza. A dirlo sono tre fonti citate dal giornalista di Axios, Barak Ravid, sul social X. Secondo il giornalista, due fonti hanno sostenuto che si tratterebbe di una "espansione limitata" che non supera le linee rosse stabilite dal presidente, Joe Biden.

La terza fonte, invece, ha detto che l'espansione approvata includerebbe azioni che potrebbero essere interpretate dagli Stati Uniti come un superamento delle linee rosse. Le tre fonti hanno sottolineato che il gabinetto di sicurezza avrebbe anche incaricato i negoziatori israeliani di continuare gli sforzi per raggiungere un accordo sugli ostaggi e di provare a formulare una nuova iniziativa che possa portare ad una svolta. I ministri ultranazionalisti Ben Gvir e Smotrich hanno votato contro questa decisione.

A cura di Eleonora Panseri
15:31

L'infermiera italiana MSF racconta la crisi umanitaria di Rafah: "Bombardamenti giorno e notte"

"Qui a Rafah la situazione è drammatica. Da quando Israele ha diffuso l'ordine di evacuazione le strade sono strapiene di uomini, donne e bambini. I bombardamenti sono continui, di giorno e di notte, e minacciano anche gli ospedali". A dirlo a Fanpage.it è la dottoressa Martina Marchió, coordinatrice medica di Medici Senza Frontiere nell'enclave palestinese.

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Gli operatori umanitari, secondo quanto spiegato dalla dottoressa, non possono né entrare né uscire dalla città e i rifornimenti arrivano col contagocce, in particolare medicinali, cibo, acqua e carburante. Il racconto dall'inferno di Gaza 

A cura di Gabriella Mazzeo
15:04

Media, tank israeliani avanzano su strada principale di Rafah

Secondo i media internazionali, i carri armati israeliani dell'Idf starebbero proseguendo sulla strada principale che divide la metà orientale e la metà occidentale di Rafah. L'Idf aveva già fatto sapere di aver occupato parte della strada Salah a-Din all'inizio dell'attacco alla parte orientale di Rafa lunedì scorso. Oggi i carri armati si sarebbero spinti più avanti. I residenti hanno riferito di esplosioni e spari quasi costanti a est e nord della città.

A cura di Gabriella Mazzeo
14:48

Oms: "Raid sulla casa di un nostro operatore a Rafa, morta la nipote"

"Due giorni fa, tra gli intensi bombardamenti a Rafah, la casa di un membro dello staff dell'Oms è stata distrutta da un raid aereo nelle vicinanze: lui è stato ferito insieme alla moglie e a un figlio, mentre la nipotina di 7 anni è stata uccisa". Lo ha rivelato su X il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"Siamo profondamente rattristati da questa tragedia. – ha continuato -. Altri colleghi hanno sofferto simili perdite negli ultimi 7 mesi. Questo è un altro devastante esempio di quanto sia pericolosa Rafah e tutta Gaza", ha aggiunto, lanciando poi un appello. "Chiediamo che tutti gli operatori umanitari e tutti i civili siano difesi. Chiediamo il cessate il fuoco".

A cura di Gabriella Mazzeo
13:52

Borrell condanna attacco a sede Unrwa a Gerusalemme Est

"L'Ue condanna con forza l'attacco contro la sede dell'agenzia Onu Unrwa a Gerusalemme Est. I responsabili devono essere chiamati a risponderne. È responsabilità di Israele garantire la sicurezza degli operatori umanitari": scrive su X il capo della diplomazia europea, Josep Borrell. "L'Unrwa è un'ancora di salvezza insostituibile per milioni di persone a Gaza e nella regione". Ieri le Nazioni Unite hanno annunciato la chiusura della sede, "fino a quando non sarà ripristinata la sicurezza", dopo l'attacco commesso da "coloni israeliani".

A cura di Susanna Picone
13:04

Usa, la polizia smantella tendopoli studenti pro-Palestina al Mit Boston

La polizia americana ha iniziato a smantellare una tendopoli ‘pro-Palestina' al Massachusetts Institute of Technology.  Gli organizzatori hanno dichiarato che solo una decina di persone erano all'interno dell'accampamento, ma una folla all'esterno ha iniziato a radunarsi e a scandire slogan pro-palestinesi. La mossa arriva diversi giorni dopo che la polizia aveva tentato di sgomberare l'accampamento, che era stato però ripristinato. Il Mit aveva anche iniziato a sospendere decine di studenti coinvolti nell'accampamento. I manifestanti hanno insistito sul fatto che questo non li avrebbe fermati dal chiedere all'ateneo di porre fine a tutti i legami con l'esercito israeliano.  "Continueremo e non ci tireremo indietro finché il MIT non accetterà di tagliare i ponti con l'esercito israeliano. Preferiscono arrestare e sospendere alcuni studenti piuttosto che porre fine alla propria complicità con il genocidio in corso a Gaza", ha dichiarato Quinn Perian, studente universitario e organizzatore della protesta.

A cura di Biagio Chiariello
12:45

Tank e truppe Israele circondano parte est Rafah

I tank e le truppe dell'Idf hanno preso il controllo della strada principale che separa la parte orientale da quella occidentale di Rafah, e di fatto hanno circondato l'intero lato orientale della città, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta il sito della Reuters citando testimonianze di "esplosioni e sparatorie quasi costanti nell'est e nel nord-est della città".

A cura di Biagio Chiariello
12:34

Borrell: "Riconoscimento Palestina un atto politico simbolico"

Il riconoscimento dello Stato di Palestina, in programma il 21 maggio da parte di Spagna, Irlanda e Slovenia "è un atto simbolico di carattere politico. Più che uno Stato, riconosce la volontà che quello Stato esista". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ai microfoni della radio spagnola Rne. Secondo il capo della diplomazia europea e' probabile che altri compiano questo passo, in particolare Malta e Belgio.

A cura di Biagio Chiariello
12:10

Netanyahu: "La responsabilità del 7 ottobre è del governo"

Il 7 ottobre "ci sono stati fallimenti: prima di tutto quelli del governo". Lo ha ribadito Benyamin Netanyahu in una intervista a Gerusalemme al talk show Usa ‘Dr.Phil'. Il premier – che guidava il governo in quel periodo come oggi – ha detto di "ritenere se stesso e tutti quanti" responsabili per "non aver protetto la gente che è la prima responsabilità di un governo. La gente non è stata protetta, lo dobbiamo ammettere". "Penso – ha aggiunto – che dobbiamo esaminare come è successo. Qual è stato il fallimento dell'intelligence, qual è stato il fallimento militare, ma penso che la cosa importante in questo momento – ha aggiunto – sia assicurarsi di non avere un altro fallimento".

Nel dopoguerra a Gaza "probabilmente bisognerà avere un governo civile con residenti della Striscia non votati alla nostra distruzione". ha detto Netanyahu. "Possibilmente – ha aggiunto – con l'aiuto degli Emirati Arabi Uniti, dell'Arabia Saudita e di altri Paesi che vogliono la stabilità e la pace".

A cura di Biagio Chiariello
11:58

Netanyahu: "Governo di civili a Gaza nel dopo guerra"

Nel dopoguerra a Gaza "probabilmente bisognerà avere un governo civile con residenti della Striscia non votati alla nostra distruzione". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in una intervista a Gerusalemme al talk show ‘Dr. Phil'. "Possibilmente – ha aggiunto – con l'aiuto degli Emirati Arabi Uniti, dell'Arabia Saudita e di altri Paesi che vogliono la stabilità e la pace"

A cura di Biagio Chiariello
11:37

Medioriente, finita occupazione a Scienze Politiche della Sapienza

Finita l'occupazione dell'aula A della facoltà di Scienze Politiche dell'università La Sapienza di Roma. Secondo quanto si apprende, questa mattina i circa 300 studenti che avevano occupato hanno lasciato l'aula. Nella notte un gruppo di studenti ha affisso striscioni lungo la strada interna dell'ateneo che dall'ingresso conduce al rettorato.

"Stanotte abbiamo voluto bloccare simbolicamente la strada del rettorato, complice del genocidio in corso – scrive il coordinamento collettivi Sapienza – Ovviamente in poche ore l’efficiente macchina della Sapienza ha ripulito la zona per continuare a ignorare le sue responsabilità e iniziare un’altra giornata di indifferenza".

A cura di Biagio Chiariello
11:16

Ministro Tajani: "Italia contraria ad attacco a Rafah"

L'Italia è assolutamente contraria all'attacco israeliano a Rafah. Lo abbiamo sempre detto, anche in ambito G7. Sosteniamo tutte le mediazioni in corso per il cessate il fuoco, vogliamo che sia aiutata la popolazione palestinese e c'è già il progetto italiano ‘Food for Gaza'. Chiediamo anche la liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas". Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo a ‘Giù la maschera' su Rai Radio1

A cura di Biagio Chiariello
11:06

Telefonata Biden-Shoukry: "Serve maggiore flessibilità da Hamas e Israele"

Il movimento islamista palestinese di Hamas e Israele devono dimostrare "flessibilità" durante i negoziati per garantire una tregua a Gaza che assicuri un "accesso completo e duraturo" agli aiuti umanitari destinati ai residenti della Striscia. Lo riferisce una nota della diplomazia egiziana dopo un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, e il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, avvenuto su iniziativa statunitense. I due hanno "concordato sull'importanza di esortare le parti a mostrare flessibilità e a compiere gli sforzi necessari per raggiungere un accordo di tregua", si legge nella nota. Il ministro egiziano ha ribadito a Blinken "i pericoli delle operazioni militari israeliane nella parte palestinese di Rafah" e Blinken ha affermato il "rifiuto categorico dello sfollamento forzato dei palestinesi dalle loro terre". Infine ii due hanno discusso sulle "ripercussioni del controllo israeliano sulla parte palestinese del valico di Rafah e dei rischi futuri del protrarsi di questa situazione".

A cura di Biagio Chiariello
10:17

Israele attacca Rafah Est e riprende operazioni Gaza city

L'esercito israeliano va avanti con "operazioni mirate" nella parte orientale di Rafah, dove lunedi' scorso aveva ordinato l'evacuazione dei civili; e ha ripreso l'attivita' militare a Zeitoun, un quartiere di Gaza City, dove secondo IDF sono rientrate le truppe di Hamas. "Le forze di difesa israeliane continuano operazioni precise nell'area di Zeitoun, nel sud di Gaza City, cosi' come in aree specifiche della parte orientale di Rafah", si legge in un comunicato delle forze armate israeliane. I militari hanno individuato piu' di una dozzina di tunnel sotterranei a Rafah e sul lato palestinese del valico di Rafah – che collega l'enclave con l'Egitto – "hanno eliminato diverse cellule terroristiche in combattimenti corpo a corpo e con attacchi aerei". "Diversi luoghi nell'area di Rafah dove negli ultimi giorni sono stati lanciati razzi e mortai contro Israele, anche verso il valico di Kerem Shalom (che collega Israele e la Striscia), sono stati attaccati da aerei da combattimento", si legge ancora.

A cura di Biagio Chiariello
09:32

Unrwa: "110.000 persone fuggite da Rafah, serve cessate fuoco immediato"

Sono circa 110.000 le persone che sono fuggite da Rafah, nel sud della Striscia, alla ricerca di "sicurezza" altrove nell'enclave palestinese martellata da sette mesi di operazioni militari israeliane contro Hamas. "Mentre si intensificano i bombardamenti delle forze israeliane a Rafah, proseguono gli sfollamenti forzati", denuncia via X l'Unrwa, che stima siano "circa 110.000 le persone che hanno lasciato Rafah in cerca di sicurezza". "Ma nessun posto è sicuro nella Striscia di Gaza – denunciano – e le condizioni di vita sono atroci. L'unica speranza è un cessate il fuoco immediato".

A cura di Biagio Chiariello
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