
Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra a Gaza tra Israele e Hamas, le notizie dell'ultima ora oggi mercoledì 17 settembre dopo l'assalto finale dell'esercito israeliano nella Striscia. Oltre cento i morti accertati tra i palestinesi durante l'offensiva di terra dell'Idf con carri armati, aerei e droni. Migliaia di palestinesi fuggono in un vero e proprio esodo mentre le bombe israeliane piovono su Gaza City. Il mondo condanna e l'UE annuncia sanzioni contro Israele ma il premier israeliano Netanyahu ribatte: “Ipocrita chi ci condanna, anche il Qatar finanzia Hamas, l'attacco era giustificato". Migliaia di israeliani hanno protestano proprio davanti alla residenza di Netanyahu ma la polizia li ha sgomberati. Te l Aviv nega anche i risultati della Commissione d'inchiesta indipendente ONU secondo la quale "A Gaza c'è un genocidio in corso".
- Cosa succederà dopo l’avvio dell’offensiva di terra a Gaza City: sempre più lontana la soluzione dei due stati
- Mentre Israele entra a Gaza per l’ultimo atto del genocidio, la Flotilla risponde: “Non ci fermiamo proprio ora”
- “Ci stanno cancellando dalla terra”: la fuga dei palestinesi da Gaza e l’ultimo appello prima dell’assalto
A Gaza colpito l'ospedale pediatrico Al-Rantisi
Le forze israeliane nella notte hanno bombardato l'ospedale pediatrico Al-Rantisi a Gaza City, costringendo 40 pazienti ricoverati alla fuga. Lo ha denunciato l'ufficio stampa del governo di Hamas, nella Striscia, sottolineando che il complesso nel quartiere di Nasser è stato preso di mira tre volte, con attacchi a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro. "Questo crimine riafferma la politica sistematica dell'occupazione israeliana di bloccare il sistema sanitario", si legge nella nota rilanciata dai media. "L'ospedale Rantisi è l'unico ospedale specializzato nella Striscia di Gaza e offre servizi di oncologia, dialisi e altre specializzazioni come malattie respiratorie e digestive. L'ospedale ospita 80 pazienti in cura, oltre a quattro unità di terapia intensiva pediatrica e otto unità di terapia intensiva neonatale".
Hamas: “Oltre un milione di abitanti di Gaza rifiuta lo sfollamento”
Oltre un milione di palestinesi restano a Gaza City e nel nord della Striscia e rifiutano lo sfollamento forzato verso sud. Lo ha riferito l'ufficio stampa del governo di Hamas nella Striscia, precisando di aver registrato un movimento inverso, con più di 15.000 persone tornate a Gaza City a causa delle condizioni di vita impossibili nel sud.
Il Canada accusa Israele: "L'offensiva israeliana a Gaza è orribile"
"La nuova offensiva terrestre di Israele a Gaza City è orribile. Aggrava la crisi umanitaria e mette a repentaglio il rilascio degli ostaggi", lo afferma il ministero degli Affari Esteri del Canada aggiungendo che "il governo israeliano deve rispettare il diritto internazionale". In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, il dicastero di Ottawa continua dicendo che "il Canada si schiera a fianco dei partner internazionali nel sollecitare un cessate il fuoco immediato e permanente, aiuti umanitari senza restrizioni" nella Striscia di Gaza "e il rilascio di tutti gli ostaggi" israeliani.
La Francia: “A Gaza campagna distruttrice che non ha più una logica militare”
"La Francia condanna con fermezza l'estensione e l'intensificazione dell'offensiva israeliana nel centro della città di Gaza, dove sarebbero presenti oltre 600.000 civili, che ha spinto all'esodo forzato oltre 300.000 persone":lo si legge in un comunicato del Quai d'Orsay. La Francia lancia un appello a Israele "a mettere fine a questa campagna distruttrice, che non ha più logica militare, e a riprendere al più presto i negoziati in vista di una tregua e della liberazione di tutti gli ostaggi". Parigi aggiunge che "l'estensione di questa operazione rientra anche in un contesto umanitario e sanitario di estrema gravità, caratterizzato dalla fame e dall'assenza di accesso ai beni di prima necessità e alle cure urgenti. La Francia lancia un nuovo appello ad Israele a togliere immediatamente tutte le restrizioni imposte all'ingresso di aiuti umanitari a Gaza, allo scopo di consentire un flusso immediato, massiccio e senza ostacoli".
La polizia israeliana ha sgomberato i dimostranti davanti casa di Netanyahu
La polizia israeliana ha disperso i dimostranti ieri sera da una strada vicino alla residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, dopo che erano rimasti accampati per circa 24 ore. Lo riporta Times of Israel. I dimostranti, tra cui le famiglie degli ostaggi, avevano programmato di trascorrere una seconda notte fuori casa di Netanyahu per protestare contro l'offensiva di terra lanciata per conquistare Gaza City. Le riprese da Gerusalemme mostrano gli agenti della polizia di frontiera che allontanano uno a uno i manifestanti dal marciapiede.
In Iran giustiziato uomo accusato di spionaggio a favore di Israele
Le autorità iraniane hanno giustiziato oggi un uomo accusato di spionaggio a favore di Israele. Lo riporta l'agenzia di stampa Mers secondo cui l'uomo, identificato in Babak Shahbazi, è stato giustiziato dopo essere stato riconosciuto colpevole di "scambi di intelligence con agenti legati al Mossad".
Idf: 400mila palestinesi evacuati da Gaza City
Circa 400.000 palestinesi hanno finora evacuato Gaza City verso altre aree della Striscia. Lo conferma l'Idf in una stima riportata il Times of Israel, sottolineando che circa un milione di palestinesi risiedevano nella città prima che l'esercito israeliano iniziasse la grande offensiva nella zona. Ieri, il premier Benyamin Netanyahu aveva riferito che circa il 40% degli abitanti aveva lasciato la città. Negli ultimi giorni, il ritmo delle evacuazioni è aumentato fino a decine di migliaia di persone al giorno, secondo l'esercito.
Israele annuncia nuovo corridoio temporaneo per fuggire da Gaza City
Israele ha annunciato l'apertura di un "nuovo passaggio temporaneo" per consentire ai residenti di fuggire da Gaza City che è sotto l'attacco dell'Idf . Il passaggio attraverso Salah al-Din Street, nel centro della regione, in direzione del sud della Striscia, rimarrà aperto da mezzogiorno di oggi fino a mezzogiorno di venerdì, ha reso noto il portavoce dell'Idf, Avichay Adraee. Da tempo Israele sta costringendo quasi un milione di palestinesi a lasciare Gaza City per trasferirsi nella cosiddetta "zona sicura" di al-Mawasi, dove migliaia di persone sono stipate in tende con scarso accesso a cibo, acqua ed elettricità. L'accusa di molte organizzazioni umanitarie è di voler allontanare per sempre i palestinesi dal territorio.
Per la commissione inchiesta Onu "a Gaza è genocidio"
Per la commissione inchiesta Onu "a Gaza è genocidio". Gli investigatori delle Nazioni Unite hanno dichiarato infatti di aver stabilito che Israele ha commesso un "genocidio" a Gaza dall'ottobre 2023, con "l'intento di distruggere i palestinesi" presenti nel territorio. "Siamo giunti alla conclusione che a Gaza si sta verificando un genocidio e che la responsabilità ricade sullo Stato di Israele", ha dichiarato Navi Pillay, capo della Commissione d'inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati. Tel Aviv rigetta ogni accusa. "Tre individui che agiscono come rappresentanti di Hamas, noti per le loro posizioni apertamente antisemite – e le cui orribili dichiarazioni sugli ebrei sono state condannate in tutto il mondo – hanno pubblicato oggi un altro falso ‘rapporto' su Gaza" ha scritto su X il ministero degli Esteri israeliano dopo il rapporto della Commissione d'inchiesta guidata da Navi Pillay che parla di genocidio a Gaza. "Si basa interamente su falsità di Hamas, riciclate e ripetute. Queste invenzioni sono già state ampiamente smentite. Israele respinge categoricamente questo rapporto distorto e falso e chiede l'immediata abolizione di questa Commissione d'inchiesta".
Oltre cento morti a Gaza dopo l'offensiva israeliana
Almeno 106 morti tra i palestinesi dopo l'offensiva israeliana. Lo riporta Al Jazeera citando fonti mediche negli ospedali locali. Almeno 91 delle persone uccise negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore hanno perso la vita a Gaza City, punto nevralgico dell'assalto finale del'Idf nella Striscia
Cosa è successo nella notte tra il 15 e 16 settembre: l'assalto a Gaza City
Nella notte tra il 15 e 16 settembre Israele ha scatenato la sua offensiva terrestre a Gaza City, inviando carri armati e autoblindo telecomandate piene di esplosivo nelle strade in quello che è stato definito l'ultimo assalto ad Hamas. "Gaza sta bruciando. Le IDF stanno colpendo le infrastrutture terroristiche con il pugno di ferro", ha scritto il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, su X mentre l'attacco veniva lanciato nelle prime ore del mattino, aggiungendo: "Non cederemo finché la missione non sarà completata". Decine i morti tra i palestinesi che sono in cerca di una via di fuga. Nel primo giorno dell’invasione di Gaza, le forze armate israeliane avrebbero preso il controllo del 40% della città.
Israele ha sfidato l'Onu e le condanne della comunità internazionale e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu , ha affermato che gli obiettivi dell'offensiva erano "sconfiggere il nemico ed evacuare la popolazione", omettendo qualsiasi riferimento alla liberazione degli ostaggi israeliani. Martedì, le famiglie degli ostaggi e i loro sostenitori hanno protestato vicino alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme, accusandolo di aver abbandonato i loro cari. L'attacco via terra è stato lanciato il giorno in cui una commissione delle Nazioni Unite in materia di diritti umani ha pubblicato un rapporto in cui accusa Israele di aver commesso un genocidio a Gaza. Il ministero degli Esteri israeliano ha respinto il rapporto della commissione definendolo "distorto e falso".
Guerra Israele-Hamas a Gaza, ultime news in diretta
Oltre cento i morti accertati tra i palestinesi durante l'offensiva di terra dell'Idf con carri armati, aerei e droni. Migliaia di palestinesi fuggono in un vero e proprio esodo mentre le bombe israeliane piovono su Gaza City. Il mondo condanna e l'UE annuncia sanzioni contro Israele ma il premier israeliano Netanyahu ribatte: “Ipocrita chi ci condanna, anche il Qatar finanzia Hamas, l'attacco era giustificato". Migliaia di israeliani hanno protestano proprio davanti alla residenza di Netanyahu ma la polizia li ha sgomberati. Te l Aviv nega anche i risultati della Commissione d'inchiesta indipendente ONU secondo la quale "A Gaza c'è un genocidio in corso".