
C'è l'accordo tra Israele e Hamas per la pace a Gaza: storico passo verso il cessate il fuoco in Medio Oriente. Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas "hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace", prevedendo il rilascio degli ostaggi – alcuni già lunedì – e il ritiro progressivo delle truppe israeliane lungo una linea concordata. Il governo di Israele vota stasera la ratifica e precisa: "Cessate il fuoco entro 24 ore".
A Gaza, secondo i media israeliani, la popolazione è scesa in strada per festeggiare. L'Idf lascerà la Striscia già nelle prossime ore, ad eccezione di Rafah. Benjamin Netanyahu ha commentato: "Con l’aiuto di Dio, riporteremo tutti a casa". Il premier israeliano nel pomeriggio convoca il gabinetto di sicurezza e successivamente il governo per approvare l’accordo e il cessate il fuoco. Smotrich (estrema destra): "Non voterò a favore dell'accordo su Gaza".
Sui social, i familiari degli ostaggi hanno ringraziato Trump con un video: "Il presidente ce l’ha fatta". Anche l’ONU, per voce di Antonio Guterres, ha accolto con favore l’accordo, invitando a rispettarne i termini e a garantire un cessate il fuoco permanente e il libero accesso degli aiuti umanitari.
Media: "Israele rimuove Barghouti dalla lista dei prigionieri da liberare: a rischio l’accordo di tregua"

Colpo di scena nei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza. L’ufficio del primo ministro israeliano avrebbe rimosso all’ultimo momento il nome di Marwan Barghouti, leader di Fatah e tra i più noti prigionieri palestinesi, dalla lista dei detenuti destinati allo scambio con i 48 prigionieri israeliani a Gaza.
La decisione, presa unilateralmente secondo una fonte vicina a Barghouti citata da Middle East Eye, minaccia di compromettere l’intesa mediata da Stati Uniti e altri attori internazionali. I mediatori, tra cui l’inviato americano Steve Witkoff, avevano firmato una lista che includeva anche Barghouti, considerato da molti la figura politica palestinese più popolare.
Oltre a Barghouti, sarebbero stati esclusi anche Ahmed Saadat, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Hassan Salama e Abdullah Barghouti, entrambi esponenti di Hamas.
Fonti diplomatiche temono che la rimozione di questi nomi possa far deragliare l’accordo di tregua, mentre i negoziatori premono perché vengano immediatamente reintegrati nella lista dei prigionieri da liberare.
Tajani: "Pronti a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace in Palestina"
"L'Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione", ha detto il ministro degli Esteri dopo l'annuncio di Trump. "Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina".
Trump: "Gli ostaggi torneranno lunedì o martedì, probabilmente sarò lì"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che intende partire domenica per visitare il Medio Oriente, dopo il successo dei negoziati sulla prima fase del piano di pace per Gaza, che include un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. "Gli ostaggi torneranno lunedì o martedì. Probabilmente sarò lì. Spero di esserci. E abbiamo in programma di partire domenica, e non vedo l'ora", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale.
Obama: "Ora a spetta a israeliani e palestinesi ricostruire Gaza"
"Dopo due anni di perdite e sofferenze inimmaginabili per le famiglie israeliane e la popolazione di Gaza, dovremmo tutti sentirci incoraggiati e sollevati dal fatto che la fine del conflitto sia ormai vicina". Lo ha detto l'ex presidente Barack Obama. "Ora spetta agli israeliani e ai palestinesi, con il sostegno degli Stati Uniti e dell'intera comunità internazionale, iniziare il difficile compito di ricostruire Gaza e impegnarsi in un processo che, riconoscendo la comune umanità e i diritti fondamentali di entrambi i popoli, possa raggiungere una pace duratura", ha aggiunto Obama.
Tajani: "Italia in prima fila su civili e ricostruzione"
L'Italia è in "prima fila" nel sostegno ai civili palestinesi e per la ricostruzione di Gaza e della Palestina: lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai cronisti a margine della riunione ministeriale a Parigi. Oggi, ha riferito Tajani, "abbiamo parlato anche della conferenza di ricostruzione della Palestina e di Gaza che si terrà in Egitto nelle prossime settimane". Per Tajani, la conferenza sarà anche l'occasione di "trovare il modo per collaborare fra tutti i Paesi che vogliono sostenere la popolazione civile, sostenere la Palestina. L'Italia sarà in prima fila, naturalmente, dovremo fare sempre il coordinamento con gli Stati Uniti tenendo conto anche di quello che pensa Israele".
Houthi: "Vigiliamo su accordo di pace a Gaza, pronti a reagire "
Gli Houthi hanno fatto sapere che rimarranno "vigili e pronti" se l'accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele non verrà rispettato. Il leader degli Houthi, Abdul Malik al-Houthi, ha dichiarato che il gruppo monitorerà il rispetto da parte di Israele dell'accordo. Il gruppo con sede nello Yemen ha detto che riprenderà a sostenere Gaza se Israele non rispetterà i patti. "Rimarremo vigili e pienamente preparati, e monitoreremo la fase di attuazione di questo accordo" ha detto il leader. Durante tutta la guerra, gli Houthi hanno lanciato attacchi regolari contro Israele e contro le navi commerciali nel Mar Rosso in segno di solidarietà con Gaza.
Ben Gvir: “Voto contro piano Trump, no a rilascio di assassini”
Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, l'estremista Itamar Ben-Gvir, ha annunciato che voterà contro il piano di pace americano sul rilascio degli ostaggi e l'accordo di cessate il fuoco, presto al vaglio del governo. "Siamo lieti del rilascio di tutti gli ostaggi, ma voteremo contro il rilascio degli assassini", ha dichiarato Ben-Gvir, secondo quanto riporta Ynet, "nei colloqui avuti con il primo ministro negli ultimi giorni, ho chiarito che in nessuna circostanza avrei fatto parte di un governo che consentisse la continuazione del dominio di Hamas a Gaza. Il primo ministro mi ha promesso che sarebbe stato così".
Fonti palestinesi: “Raid israeliani su Gaza City, 4 persone morte e 40 intrappolate”
Quattro persone sono morte 40 sono rimaste intrappolate in un raid israeliano che ha preso di mira un palazzo nel quartiere di Sabra, nella zona occidentale di Gaza City. Lo ha denunciato la Difesa civile di Gaza. Secondo l'agenzia, dopo l'attacco sono state salvate due donne, mentre gli sforzi proseguono "in condizioni estremamente difficili e pericolose".
Riunione gabinetto sicurezza Israele chiusa senza voto: ora si riunisce il governo
Si è chiusa senza un voto sul piano di pace a Gaza la riunione del gabinetto di sicurezza del governo israeliano. Lo riporta Ynet. Alle 21:00 italiane via al vertice del governo di Tel Aviv.
Ministro Sa’ar: “La guerra finirà con il rilascio di tutti gli ostaggi, non ricominceremo l’offensiva”
Il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas, come previsto dalla prima fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza firmato oggi, dovrebbe portare alla fine della guerra. Lo ha affermato nel corso di un'intervista all'emittente statunitense Fox News il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sàar. "Ci sarà un cessate il fuoco e poi l'impegno entro 72 ore da parte di Hamas di rilasciare tutti gli ostaggi. Credo che questo possa portare alla fine di questa guerra", ha detto, aggiungendo che Israele intende rispettare il piano di pace presentato dal presidente Usa Donald Trump e che non ha intenzione di riprendere l'offensiva su Gaza una volta implementato l'accordo.
Il capo negoziatore di Hamas afferma di aver ricevuto garanzie che la guerra finirà
Il capo negoziatore di Hamas afferma di aver ricevuto garanzie che la guerra finirà. "Abbiamo ricevuto rassicurazioni dai mediatori amici e dall'amministrazione statunitense, che hanno confermato che la guerra è completamente finita", ha afferma Khalil al-Hayya. Il negoziatore palestinese ha aggiunto che 250 palestinesi che stanno scontando l'ergastolo nelle carceri israeliane saranno rilasciati come parte dell'accordo, insieme ai 1.700 palestinesi di Gaza che sono stati arrestati dall'inizio della guerra.
Tajani: "Inizia nuova stagione, lavorare per costruire pace"
"Siamo all'inizio di una nuova stagione, il cessate il fuoco, la tregua, è ancora molto fragile, dobbiamo lavorare giorno per giorno per costruire la pace. Siamo all'inizio di un percorso, dobbiamo impedire che ci siano episodi che possano deteriorare questa fragile tregua": lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai cronisti a margine della riunione ministeriale al Quai d'Orsay di Parigi.
Visita consolare ai 9 italiani della nuova flottiglia
Si è svolta oggi la visita consolare dei funzionari dell'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv ai nove italiani della nuova flottiglia detenuti presso il carcere israeliano di Ketziot, che sono apparsi "in buone condizioni fisiche". Lo riferisce l'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv. Sette di loro hanno scelto di firmare la dichiarazione di consenso al rimpatrio. Al termine della visita, l'Ambasciata ha nuovamente ribadito, per iscritto, alle autorità israeliane la richiesta di un migliore trattamento per i connazionali e la dovuta attenzione medica. "Le nostre autorità diplomatiche continuano a lavorare per un rapido rientro in Italia di tutti i nostri connazionali", dichiara l'Ambasciata.
Trump: "Disarmo Hamas sarà la fase 2 del piano di pace"
Il disarmo di Hamas avverrà nella seconda fase del piano di pace in Medio Oriente. Lo ha dichiarato ai cronisti il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Non ne parlerò perché sapete più o meno cosa sia la fase due. Ma si sarà' un disarmo" dei miliziani palestinesi nonché "ritiri" delle forze israeliane, ha affermato Trump.
Hamas: “Mediatori al lavoro su lista detenuti da liberare”
I mediatori stanno continuando "intensi sforzi" per completare entro le prossime ore la lista di detenuti palestinesi che Israele dovrà liberare nell'ambito dell'accordo raggiunto su un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito una fonte di Hamas ad Al-Jazeera, sottolineando che il gruppo militante palestinese sta parlando con altre fazioni palestinesi per presentare una posizione unitaria a Israele sulla lista dei prigionieri.
Trump: "Non ho un'opinione sulla soluzione a due stati"
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di non avere un'opinione su una possibile soluzione a due stati per Israele e Palestina. "Non ho un'opinione precisa. Mi accontenterò di ciò che accetteranno", ha detto Trump, riferendosi ai negoziati per il cessate il fuoco in corso. In passato l'amministrazione Trump ha ripetutamente respinto il riconoscimento di uno Stato palestinese.
Funzionario di Hamas: “No a un Consiglio per la pace di Trump per Gaza”
L'alto funzionario di Hamas Osama Hamdan ha dichiarato all'emittente qatariota Al Araby che il gruppo militante palestinese rigetta la proposta di Donald Trump per un "Consiglio per la Pace" ad interim che supervisioni l'amministrazione di Gaza, presieduto dallo stesso presidente statunitense. "Nessun palestinese accetterebbe questo. Tutte le fazioni, compresa l'Autorità Palestinese, lo rifiutano", ha dichiarato, aggiungendo che ""nessuno accetterebbe un ritorno all'era dei mandati e del colonialismo".
Capo Idf: "Accordo è risultato pressione militare a Gaza"
"La firma dell'accordo per la restituzione degli ostaggi e' un raggio di luce per tutti noi e un'ulteriore prova dei risultati della manovra di terra. Grazie a una significativa pressione militare e a una manovra di terra potente e di alta qualita', voi, le truppe, avete creato le condizioni per il ritorno degli ostaggi". Lo ha affermato il capo di Stato maggiore israeliano Eyal Zamir durante una visita nella Striscia. "L'azione militare ha portato a un risultato politico. Il risultato e' prima di tutto vostro", ha sottolineato.
Macron: "Insediamenti israeliani minaccia esistenziale per Palestina"
Gli insediamenti israeliani aumentano la "minaccia esistenziale" per lo Stato palestinese. Lo afferma il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza di Parigi su Gaza e il Medio Oriente. Il presidente francese ha invitato la comunità internazionale a partecipare alla costruzione di una forza di sicurezza transitoria per la Palestina, che interverrà una volta completato il piano di pace adottato questa mattina in Egitto. "Abbiamo tutti un ruolo da svolgere in questa forza di stabilizzazione", ha dichiarato Macron in apertura della riunione ministeriale a Parigi per preparare la ricostruzione della Palestina, che vede la partecipazione di Arabia Saudita, Giordania, Spagna, Germania, Italia, Regno Unito, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Egitto e Commissione Europea. Il presidente ha assicurato che la Francia è disposta a contribuire a questo contingente, ma non ha chiarito se lo farà inviando truppe o attraverso attività di addestramento, un compito che, a suo avviso, servirà ad "addestrare ed equipaggiare le forze di sicurezza palestinesi a Gaza in collaborazione con Giordania ed Egitto, che hanno una vasta esperienza in materia". Macron ha chiesto la creazione di un quadro giuridico all'interno delle Nazioni Unite che consenta ad altri paesi di unirsi per fornire questo aiuto "cruciale" per il dispiegamento di questa forza.
Inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner arrivati in Israele
L'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner, sono arrivati in Israele. Lo riferisce la Cnn che cita due fonti informate sugli sviluppi dopo che la presidenza egiziana ha dato notizia di un colloquio oggi al Cairo tra Witkoff e Kushner e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Rubio: "Accordo a Gaza merito dell'intervento di Trump all'Onu e con Netanyahu"
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, attribuisce il merito dell'accordo di Gaza all'intervento personale di Donald Trump presso altri leader mondiali. "Il presidente ha avuto alcune telefonate e incontri straordinari, che hanno richiesto un alto livello di intensità e impegno, e hanno reso possibile tutto questo", ha detto durante una riunione di governo. Per Rubio, la "svolta" per l'accordo di pace a Gaza c'è stata "meno di due settimane fa" con l'incontro all'Onu tra il presidente Donald Trump e i Paesi arabi e musulmani e il successivo incontro col premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Cnn: "Team Israele e Hamas mai nella stessa stanza durante i colloqui"
I delegati di Hamas e israeliani si trovavano in due stanze diverse durante i colloqui per il cessate il fuoco tenutisi ieri a Sharm El-Sheikh. Lo scrive Cnn citando un alto funzionario di Hamas, secondo cui il gruppo palestinese non ha incontrato direttamente la delegazione israeliana durante i negoziati.
Trump: “A Gaza fatto quello che la gente diceva non sarebbe mai stato fatto, penso sarà pace duratura”
"Come sapete, ieri sera abbiamo raggiunto una svolta epocale in Medio Oriente, qualcosa che la gente diceva non sarebbe mai stato fatto. Abbiamo posto fine alla guerra e… su una base molto più ampia, abbiamo creato la pace, e penso che sarà una pace duratura, si spera una pace eterna", lo ha detto Trump durante una riunione del gabinetto, aggiungendo che gli ostaggi israeliani dovrebbero essere rilasciati "lunedì o martedì". "Gaza sarà ricostruita e i paesi arabi ricchi si faranno avanti con finanziamenti per la ricostruzione" ha aggunto il Presidnete Usa
Trump: “L’attacco all’Iran è stato importante per raggiungere l’accordo su Gaza”
"Penso che l'attacco all'Iran sia stato molto importante, perché se non fosse accaduto, probabilmente a quest'ora avrebbero avuto un'arma nucleare, numerose armi nucleari. Pertanto, anche con uun accordo, ci sarebbe una grande nuvola oscura sopra e non sarebbe la stessa cosa", lo ha detto Doald Trump, aggiungendo: "L'Iran ora è diverso, vuole lavorare per la pace. Ora ci hanno informato e hanno riconosciuto di essere totalmente a favore di questo accordo. Lo considerano un'ottima cosa. Quindi lo apprezziamo e lavoreremo con l'Iran".
Mezzaluna Rossa: "In Egitto pronti 153 camion aiuti diretti a Gaza"
Sono 153 i camion carichi di aiuti umanitari diretti a Gaza attraverso il valico di Rafah, a seguito dell'annuncio di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa egiziana. Il convoglio "è diretto al valico di Kerem Shalom, per essere condotto nella Striscia di Gaza". Tra i camion, 80 sono dell'Onu, 21 dal Qatar e 17 dalla Mezzaluna Rossa egiziana.
Hamas: “Continuano le trattative sui prigionieri palestinesi”
I mediatori continuano a lavorare, con "sforzi intensi", per definire nelle prossime ore l'elenco con i nomi dei detenuti palestinesi che dovrebbero essere rilasciati da Israele nell'ambito dell'annunciato accordo con Hamas sulla "prima fase" del piano Trump. Lo ha detto una fonte di Hamas alla tv satellitare al-Jazeera.
Israele annuncia pacchetti di assistenza per i rapiti che saranno liberati da Hamas
L'Autorità per gli ostaggi dell'Ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato pacchetti di assistenza per i rapiti che prevedono un contributo iniziale una tantum di circa 14.000 euro (60.000 shekel) e una pensione mensile di circa 2.100 euro (9.000 shekel) a vita. Gli ex ostaggi riceveranno inoltre circa 58.000 euro (250.000 shekel) per l'acquisto di un'abitazione e un aiuto per comprare un'auto nuova a partire da circa 35.000 euro (150.000 shekel), in base al grado di invalidità. Il pacchetto comprende anche la copertura totale delle spese mediche, il sostegno psicologico e i trattamenti di medicina alternativa. L'erogazione dei benefici sarà gestita dall'Istituto di previdenza nazionale, mentre i soldati liberati li riceveranno tramite il Ministero della Difesa.
Macron: "Le prossime ore saranno decisive per Gaza"
"Le prossime ore saranno decisive per Gaza", lo ha detto Il presidente francese Emmanuel Macron intervenendo all'inizio del vertice di Parigi tra ministri degli esteri e funzionari dell'UE e di altre parti del mondo per parlare del futuro della Striscia. Macron ha affermato che l'accordo di Gaza deve consentire un cessate il fuoco permanente, il ritorno dei prigionieri e un aumento immediato degli aiuti umanitari ai palestinesi nell'enclave costiera bombardata. "L'interesse del popolo palestinese a porre fine a questa guerra senza indugio è evidente, poiché centinaia di migliaia di feriti non possono essere curati e decine di migliaia di vittime aspettano di essere sepolte dai loro cari", ha affermato aggiungendo che il mondo deve consentire a due milioni di palestinesi di trovare “la dignità della vita e la sicurezza più elementare su questa terra bruciata che è Gaza”.
Katz: "Idf risponderà con la forza ad attacchi di Hamas"
L'ufficio del ministro della Difesa rende noto che Israel Katz ha dato istruzioni all'Idf di rispondere con forza a Hamas nella Striscia per qualsiasi minaccia o danno alle truppe. Durante consultazioni con il capo di stato maggiore Eyal Zamir e altri alti ufficiali dell'esercito, la direttiva è stata stabilita per la fase provvisoria prima della decisione del governo sull'accordo e fino alla sua attuazione. "Mantenere la sicurezza dei soldati dell'Idf è il primo e più importante impegno a cui ci impegniamo nella situazione attuale", ha affermato Katz.
In corso riunione del gabinetto di sicurezza israeliano
Secondo quanto riferito dai media locali, è iniziata a riunione del gabinetto di sicurezza israeliano, il primo passo verso l'approvazione da parte del governo israeliano della fase iniziale dell'accordo di cessate il fuoco. Dopo la riunione di gabinetto ristretta, si terrà una riunione più ampia del governo israeliano dove il voto favorevole darà il via libera all'accordo con Hamas.