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Guerra a Gaza, news in diretta: Usa offrono a Hamas passaggio sicuro fuori da aree controllate da Israele. Identificati due ostaggi

Le notizie in diretta di oggi, venerdì 31 ottobre, sulla guerra a Gaza e sulla fragile tregua tra Israele e Hamas. Gli Usa avrebbero offerto ai militanti del gruppo palestinese un passaggio sicuro per uscire dalle aree di Gaza controllate da Israele, riportano i media. L’obiettivo sarebbe stabilizzare il cessate il fuoco e liberare metà della zona controllata da Israele che ieri ha ricevuto i corpi di due ostaggi.

31 Ottobre 2025 07:40
Ultimo agg. 13:47
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Le notizie in diretta di oggi, venerdì 31 ottobre, sulla guerra a Gaza e sulla fragile tregua tra Israele e Hamas. Gli Stati Uniti avrebbero offerto ai militanti del gruppo militare palestinese un passaggio sicuro per uscire dalle aree della Striscia controllate da Israele alle zone sotto il controllo del gruppo, riporta Axios.

L'obiettivo sarebbe quello di stabilizzare il cessate il fuoco e liberare metà della zona controllata da Israele che ieri ha ricevuto i corpi di altri due ostaggi da parte del movimento: sono Amiram Cooper, 85 anni, e Sahar Baruch, 25. Nella Striscia rimangono i corpi di 11 ostaggi deceduti.

E sempre giovedì i media hanno parlato di due nuovi raid aerei israeliani nel sud della Striscia, malgrado il ripristino del cessate il fuoco seguito alla notte di sangue fra martedì e mercoledì con un tragico bilancio di oltre 100 morti, fra cui decine di bambini.

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13:47

Ente Anp: "Israele ha eretto quasi 1.000 cancelli, barriere e muri dal 7 ottobre 2023"

Israele ha eretto quasi 1.000 cancelli, barriere e muri nelle città e nei villaggi della Cisgiordania dall'inizio delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, il 7 ottobre 2023. Lo riferisce la Commissione per la resistenza al muro e agli insediamenti, un organo dell'Autorita' nazionale palestinese (Anp, con sede a Ramallah, in Cisgiordania).

Con precisione, secondo l'ente dell'Anp, Israele ha installato 916 cancelli, barriere e muri dal 7 ottobre 2023, tra cui cancelli metallici posizionati all'ingresso di molti villaggi e città e all'interno delle città, bloccando l'accesso in entrata e in uscita. In alcuni casi, i militari israeliani sono di stanza presso di essi.

In base a quanto riportato dalla Commissione, i cancelli hanno orari di apertura irregolari, alcuni rimangono chiusi per giorni, e alcune persone dormono a casa di amici o parenti o li aggirano a piedi. Da parte loro, le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che i cancelli non sono destinati a limitare la libertà delle persone, ma piuttosto a "gestire e monitorare".

Altre barriere includono blocchi di cemento posizionati lungo i marciapiedi per prevenire attacchi con auto-ariete, frequentemente lanciati contro militari e civili israeliani.

Un funzionario delle Idf anonimo, citato dai media internazionali, ha detto che le forze israeliane operano in una "complessa realtà securitaria" in Cisgiordania, dove i "terroristi" si inseriscono all'interno della popolazione e "di conseguenza, ci sono checkpoint dinamici e sforzi continui per monitorare i movimenti in varie aree".

A cura di Eleonora Panseri
13:22

Arrivati aiuti umanitari dall'Arabia Saudita alle famiglie sfollate a Khan Yunis

Il Centro saudita di aiuti umanitari e soccorso Re Salman (KSrelief) ha distribuito ieri aiuti alimentari alle famiglie sfollate nella zona di Al Mawasi, a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, nell'ambito della campagna di raccolta fondi dedicata ad aiutare il popolo palestinese nell'enclave. Lo riporta l'agenzia di stampa saudita "Spa".

A cura di Eleonora Panseri
12:52

Il ministro della Difesa israeliano: "A Gaza ci attendono molte sfide, non ci fermeremo"

Con la fine degli intensi combattimenti nella Striscia di Gaza ci attendono ancora "molte sfide" ma Israele "non si fermerà" finché non le avrà vinte.

Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, intervenendo alla cerimonia di consegna dei diplomi ai cadetti che hanno completato il corso di formazione per ufficiali delle Forze di difesa israeliane (Idf), riportato dal quotidiano The Times of Israel.

"Si prevede che gli intensi combattimenti nella Striscia di Gaza finiranno, ma ci attendono ancora molte sfide su diversi fronti e non smetteremo di agire finché non le avremo vinte", ha detto Katz, precisando che Israele non si fermerà "finché non realizzeremo gli obiettivi generali che ci siamo prefissati: la smilitarizzazione di Gaza e lo smantellamento delle armi di Hamas, insieme alla completa distruzione dei tunnel del terrore".

Il ministro israeliano ha infine sottolineato che Tel Aviv "insisterà per la piena attuazione dell'accordo e non si fermerà finché non riporteremo a casa, per la sepoltura in Israele, tutti gli ostaggi caduti, compresi comandanti e soldati".

A cura di Eleonora Panseri
12:21

Onu: "Le operazioni umanitarie a Gaza sono ancora limitate"

Le operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza restano fortemente limitate nonostante il cessate il fuoco in corso, ha affermato giovedì un portavoce delle Nazioni Unite, citando le continue restrizioni israeliane e i danni alle infrastrutture. Lo riporta Wafa.

"L'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) afferma che l'intensificazione delle operazioni umanitarie continua nonostante il cessate il fuoco, ma resta limitata dalle restrizioni in corso e da altri impedimenti", ha detto il vice portavoce delle Nazioni Unite Farhan Haq in una conferenza stampa.

Secondo l'Ocha, per tre giorni consecutivi i convogli di aiuti hanno dovuto affrontare ripetuti ordini di deviazione da parte di Israele, costringendoli a utilizzare il corridoio di Filadelfia lungo il confine con l'Egitto prima di dirigersi verso nord attraverso la stretta e congestionata strada costiera.

"Questa strada è stretta, danneggiata e molto congestionata. Gli spostamenti sono rimasti lenti, anche dopo che il Programma Alimentare Mondiale ha riparato la strada. Sono necessari ulteriori attraversamenti e percorsi interni per ampliare le operazioni di raccolta e risposta", ha detto Haq.

A cura di Eleonora Panseri
12:03

Portavoce Ue su Gaza "Seguiamo la situazione, tutti rispettino la tregua"

"L'Ue sta seguendo con attenzione gli eventi verificatisi ieri a Gaza. Ribadiamo il nostro appello a tutte le parti affinché continuino a rispettare il cessate il fuoco e invitiamo urgentemente tutte le parti a impegnarsi pienamente ad attuare tutte le fasi del piano volto a porre fine al conflitto a Gaza, nonché a cessare tutte le azioni che potrebbero compromettere la fattibilità del cessate il fuoco".

Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa. "Ribadiamo che non esiste una soluzione militare a questo conflitto. È ora di porre fine al ciclo di violenza, morte e distruzione", ha concluso.

A cura di Eleonora Panseri
11:34

Procuratrice militare isrealiana presenta dimissioni a capo di Stato maggiore

La procuratrice militare generale israeliana, Yifat Tomer-Yerushalmi, ha presentato una lettera di dimissioni al capo di stato maggiore delle Forze di difesa d'Israele (Idf), Eyal Zamir. Lo riferisce il quotidiano The Times of Israel.

Poco prima il ministro della Difesa Israel Katz aveva dichiarato che Tomer-Yerushalmi sarebbe stata licenziata per il suo presunto coinvolgimento nella fuga di notizie di un video di sorveglianza del centro di detenzione di Sde Teiman, nel deserto del Negev, vicino al confine con la Striscia di Gaza, che mostrerebbe i militari delle Idf mentre abusavano di un detenuto palestinese l'anno scorso.

A cura di Eleonora Panseri
11:15

Media: "Stati Unitit contro il piano di Israele su aiuti a Gaza"

Gli Stati Uniti si sono opposti al piano presentato da Israele per la distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. L'Idf e la controversa Gaza Humanitarian Foundation (GHF) hanno proposto, scrive Haaretz, un piano che prevede la creazione di 10-20 punti di distribuzione lungo la cosiddetta Linea Gialla, il confine temporaneo lungo il quale sono schierate le Idf.

Il piano è sostenuto dagli stessi funzionari che avevano spinto per l'operatività del GHF a Gaza che si è però rivelata deficitaria e ha causato parecchie uccisioni di palestinese in fila per il cibo. La vicinanza alla Linea Gialla consentirebbe presumibilmente all'Idf di garantire la sicurezza delle operazioni del Ghf.

A cura di Eleonora Panseri
10:47

Media libanesi: "Per disarmare Hezbollah si propone modello Gaza"

Gli Stati Uniti e Israele stanno intensificando le pressioni per ridisegnare gli equilibri nel sud del Libano, puntando alla demilitarizzazione dell'area e al disarmo del movimento sciita Hezbollah. Lo scrivono stamani i media di Beirut, citando fonti diplomatiche occidentali in Libano dopo la visita nei giorni scorsi nel paese dell'inviata americana Morgan Ortagus.

Il quotidiano L'Orient-Le Jour afferma, citando le fonti, che la proposta avanzata dagli Stati Uniti prevede la creazione di una zona cuscinetto, definita da Washington "zona economica", gestita da una forza internazionale incaricata di amministrare il territorio al confine con Israele.

In una fase successiva, l'idea è di istituire un "comitato internazionale" che supervisioni un "organo tecnocratico libanese" responsabile degli affari politici locali, un modello simile a quello discusso per la Striscia di Gaza.

A cura di Eleonora Panseri
10:13

Israele restituisce i resti di 30 palestinesi in cambio della salme dei due ostaggi

Israele ha restituito i resti di 30 palestinesi in cambio delle salme dei due ostaggi ricevute ieri, Amiram Cooper e Sahar Baruch.

Lo ha reso noto il complesso medico Nasser di Khan Yunis all'Afp spiegando che "i corpi di 30 prigionieri palestinesi sono stati ricevuti dalla parte israeliana come parte dell'accordo di scambio".

In base alla tregua, Israele dovrà restituire 15 resti palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto riconsegnato da Hamas. Il numero dei resti palestinesi restituiti alle autorità a Gaza sale così a 225.

A cura di Eleonora Panseri
09:50

Scontri con Idf in Cisgiordania, ucciso 15enne palestinese

Un 15enne palestinese, Yamin Samed Hamed, è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito in scontri con l'Idf in Cisgiordania, nel villaggio di Silwad a est di Ramallah.

Secondo testimoni citati dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, i soldati israeliani avrebbero impedito all'ambulanza di raggiungere il ragazzo gravemente ferito. Solo in seguito, riferiscono sempre testimoni, le Idf hanno dato l'autorizzazione per il trasferimento del ferito all'ospedale di Ramallah.

A cura di Eleonora Panseri
09:33

Usa al lavoro su forza internazionale da inviare a Gaza

Washington prepara il dispiegamento di una forza internazionale a Gaza nelle prossime settimane, con truppe arabe e straniere; prevista la formazione di polizia palestinese per la sicurezza futura. Lo riferiscono fonti alla Tv Al Arabiya.

Intanto, l'esercito israeliano intensifica le operazioni: bombardamenti e demolizioni a Khan Yunis (Sud), spari su tende sfollati a Shujaiya e Jabalia (Nord).

A cura di Eleonora Panseri
09:17

Wafa: "Tre palestinesi uccisi in nuovi attacchi a Gaza"

Tre palestinesi sono stati uccisi venerdì nella Striscia di Gaza, in violazione del cessate il fuoco, mentre le forze israeliane hanno continuato a colpire diverse aree dell'enclave, secondo quanto riferito da fonti mediche locali. Lo scrive l'agenzia di stampa Wafa.

Tra le vittime figura il giovane Hamdi Ahmad Al-Breim, rimasto ucciso quando aerei israeliani hanno bombardato la sua abitazione nel quartiere di Musabbah, nella città di Abasan Al-Kabira, a est di Khan Younis, nel sud della Striscia. Un altro palestinese, Mohammad Salem Qudeih, è morto a causa delle ferite riportate in un precedente attacco israeliano che aveva colpito una tenda di sfollati nella zona di Al-Mawasi, sempre nei pressi di Khan Younis.

La terza vittima è un uomo colpito a morte da soldati israeliani in via Al-Jalaa, nel centro di Gaza City, secondo testimoni e fonti locali. Durante la notte, sempre secondo la Wafa, le forze israeliane hanno inoltre fatto esplodere diverse abitazioni a est di Gaza City e di Khan Younis, provocando forti detonazioni udite in tutta l'area.

Le unità navali israeliane hanno infine aperto il fuoco al largo della costa di Gaza City, secondo le stesse fonti.

A cura di Eleonora Panseri
08:57

Wp: "Anche un rapporto ufficiale Usa certifica violazione dei diritti umani a Gaza"

Per la prima volta dall'inizio della guerra tra Hamas e Israele a Gaza un organismo di controllo del governo statunitense ha certificato la gravità delle azioni dei militari dello Stato ebraico all'interno dell'enclave. Lo riporta il Washington Post rivelando l'esistenza di un rapporto classificato redatto dall'Ufficio dell'ispettore generale del Dipartimento di Stato.

Il documento evidenzia che unità militari israeliane hanno commesso "centinaia" di potenziali violazioni delle leggi statunitensi sui diritti umani nella Striscia, che richiederebbero al Dipartimento di Stato "diversi anni" per venire esaminate.

Questo dossier top-secret è stato compilato nell'ambito delle verifiche sulla compatibilità dell'assistenza degli Usa a Israele in rapporto a quanto dettato dalle leggi Leahy, la storica normativa che vieta l'assistenza alla sicurezza degli Stati Uniti alle unità militari straniere accusate in modo credibile di gravi violazioni dei diritti umani.

A cura di Eleonora Panseri
08:32

Identificati i corpi dei due ostaggi restituiti ieri: sono Amiram Kuper e Sahar Baruch

Amiram Cooper e Sahar Baruch, 85 e 25 anni.
Amiram Cooper e Sahar Baruch, 85 e 25 anni.

Nella tarda serata di ieri Israele ha annunciato di aver identificato i corpi degli ostaggi restituiti ieri da Hamas.

"A seguito del processo di identificazione condotto dall'Istituto Nazionale di Medicina Legale", l'esercito israeliano ha reso noto che "giovedì le famiglie degli ostaggi deceduti Amiram Kuper e Sahar Baruch che i loro resti sono stati rimpatriati in Israele", ha dichiarato l'ufficio del Primo Ministro in una nota.

Sahar Baruch fu rapito dal kibbutz Beeri il 7 ottobre 2023 e portato a GAZA, dove però perse la vita nel corso di un'operazione di salvataggio fallita da parte dell'esercito due mesi dopo. Aveva 25 anni. Amiram Kuper, 85 anni, era stato rapito insieme alla moglie Nourit dalla loro casa nel kibbutz.

Il movimento islamista palestinese ha finora restituito i resti di 17 dei 28 corpi che si trovavano ancora a GAZA e che avrebbero dovuto essere restituiti all'inizio della tregua, sostenendo che localizzare i resti è "complesso e difficile" nel territorio devastato.

A cura di Eleonora Panseri
08:17

Guterres (Onu): "Israele e Hamas rispettino gli accordi"

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, vuole vedere a Gaza le parti "fare tutto il possibile per rispettare i propri impegni previsti dall'accordo di cessate il fuoco".

Parlando della restituzione dei corpi degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, il portavoce dell'Onu ha ricordato che le Nazioni Unite "non sono tra le parti che stanno mediando questo accordo".

"Lasciamo ai mediatori – ha aggiunto – il compito di decidere quali passi successivi intraprendere. Tuttavia, li incoraggiamo a fare tutto il possibile per trovare soluzioni pratiche che permettano di attuare pienamente le condizioni del cessate il fuoco".

A cura di Eleonora Panseri
08:01

Programma alimentare mondiale: "Al via gli aiuti a Gaza"

Il Programma alimentare mondiale ha annunciato la riattivazione dei suoi canali di distribuzione a Gaza. Oltre mezzo milione di persone, ha dichiarato il portavoce Onu, ha ricevuto assistenza alimentare attraverso 43 punti di distribuzione generali.

"Si tratta – ha aggiunto – di un aumento significativo, anche se copre ancora solo circa il 35% dell'obiettivo mensile di 1,6 milioni di persone".

In un post sui social media, il Programma alimentare mondiale ha sottolineato che "i pacchi alimentari familiari sono una ancora di salvezza e che ripristinare l'accesso al cibo essenziale è fondamentale".

A cura di Eleonora Panseri
07:45

Media: "Usa offrono a Hamas uscita da aree controllate da Israele"

Gli Stati Uniti hanno proposto ai militanti di Hamas un passaggio sicuro dalle zone controllate da Israele a Gaza a quelle controllate dal gruppo. Lo riporta Axios citando alcune fonti.

La proposta americana è stata consegnata ad Hamas mercoledì 29 ottobre dai mediatori dell'Egitto e del Qatar e punta a stabilizzare il cessate il fuoco a Gaza.

Pur esprimendo pubblicamente il proprio appoggio per gli ultimi raid di Israele, il presidente Usa Donald Trump dietro le quinte si sarebbe lamentato, definendo l'attacco sproporzionato.

A cura di Eleonora Panseri
07:31

Le notizie di venerdì 31 ottobre sulla guerra a Gaza e sulla fragile tregua Israele-Hamas

Le notizie di oggi venerdì 31 ottobre sulla guerra a Gaza e sulla fragile tregua tra Israele e Hamas. Gli Stati Uniti avrebbero offerto ai militanti del gruppo militare palestinese un passaggio sicuro per uscire dalle aree della Striscia controllate da Israele alle zone sotto il controllo del gruppo, riporta Axios.

L'obiettivo sarebbe quello di stabilizzare il cessate il fuoco e liberare metà della zona controllata da Israele che ieri ha ricevuto i corpi di altri due ostaggi da parte del movimento: sono Amiram Cooper, 85 anni, e Sahar Baruch, 25. Nella Striscia rimangono i corpi di 11 ostaggi deceduti.

E sempre giovedì i media hanno parlato di due nuovi raid aerei israeliani nel sud della Striscia, malgrado il ripristino del cessate il fuoco seguito alla notte di sangue fra martedì e mercoledì con un tragico bilancio di oltre 100 morti, fra cui decine di bambini.

A cura di Eleonora Panseri
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