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Guerra Israele-Iran in diretta, USA attaccano tre siti nucleari iraniani. Giorgia Meloni ai leader internazionali: “Evitare ulteriore allargamento del conflitto”

Le ultime notizie in diretta sulla guerra tra Iran e Israele dopo l’attacco USA a tre siti nucleari iraniani, effettuato con dei bombardieri B2. Il bombardamento nella notte: colpiti i siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan. Trump: “Uno straordinario successo militare”. Iran: “Le conseguenze saranno eterne”.

22 Giugno 2025 07:31
Ultimo agg. 19:12
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Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno gli Stati Uniti d'America hanno attaccato l'Iran, colpendo i tre siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan: le ultime notizie in diretta. Secondo il presidente americano Donald Trump, che ha parlato agli americani dalla Casa Bianca, "gli attacchi sono stati uno straordinario successo militare", mentre l'Iran ha detto che il sito di Fordow non è stato danneggiato seriamente e ha minacciato "conseguenze eterne" in risposta a questo attacco. Benjamin Netanyahu esulta: "Trump è un amico di Israele come non ce ne sono mai stati". L'attacco è stato effettuato con dei bombardieri B2. Negli Stati Uniti una parte dei Democratici sottolinea che l'attacco è stato incostituzionale, perché non approvato dal Congresso. L'Unione europea e il Regno Unito hanno detto che adesso tocca all'Iran tornare al tavolo dei negoziati ed evitare una escalation.

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19:11

Iran, Crosetto: "Forte preoccupazione per evoluzione della crisi"

"I raid aerei condotti nella notte dagli Stati Uniti contro tre siti iraniani di arricchimento dell’uranio — localizzati nei pressi di Natanz, Arak e Fordow — rappresentano un cambiamento radicale dello scenario strategico in Medioriente. Si apre una crisi molto più ampia, la cui evoluzione desta forte preoccupazione".

Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "È ragionevole attendersi, da parte dell’Iran, una risposta molto più forte, che potrebbe non limitarsi al solo teatro regionale e coinvolgere obiettivi americani e interessi occidentali in aree sensibili del globo", ha aggiunto.

"Pur non essendo coinvolta nell'azione militare, l'Italia condivide la necessità di impedire all'Iran di acquisire un'arma nucleare. Un simile sviluppo rappresenterebbe un punto di non ritorno, destabilizzando l'intero Medio Oriente e aggravando il quadro della sicurezza globale", ha detto ancora Crosetto.

"La non proliferazione nucleare resta un pilastro essenziale dell'ordine internazionale. Qualsiasi tentativo di comprometterne i principi deve essere affrontato con lucidità, fermezza e coerenza, nel pieno rispetto del diritto internazionale".

A cura di Eleonora Panseri
19:02

Viminale su Medio Oriente: "Massima allerta su oltre 29mila siti in Italia"

Si è concluso al Viminale il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, con la partecipazione delle forze dell'ordine, delle agenzie di intelligence e delle strutture preposte alla cybersicurezza.

L'incontro è stato preceduto, in mattinata, da una riunione del comitato di analisi strategica antiterrorismo, organismo tecnico, cui hanno partecipato gli esperti delle forze di polizia e delle agenzie di intelligence.

Durante la riunione sono stati presentati gli esiti delle recenti attività investigative e definite le nuove direttrici operative per far fronte ai potenziali impatti sulla sicurezza nazionale derivanti dalla crisi in Medio Oriente e dal deterioramento del quadro geopolitico internazionale.

All'esito del comitato nazionale, su impulso del ministro Piantedosi, sono state potenziate le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo.

Massima allerta sugli obiettivi ritenuti sensibili: attualmente, in Italia, sono oltre 29mila i siti sottoposti a vigilanza, tra cui oltre 10mila infrastrutture critiche. Tra questi, circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani.

A cura di Eleonora Panseri
18:51

Il segretario di Stato Usa Rubio: "Pronti a discutere con Iran sul nucleare civile"

Gli Stati Uniti permetterebbero all'Iran di gestire centrali nucleari, ma non di arricchire il proprio combustibile: lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio, dopo l'ondata di attacchi americani mirati a smantellare il programma nucleare iraniano.

"Il regime iraniano dovrebbe svegliarsi e dire ‘Ok, se vogliamo davvero l'energia nucleare nel nostro Paese, c'è un modo per farlo'. Quell'offerta è ancora valida, siamo pronti a parlare con loro domani", ha spiegato a Fox News. 

A cura di Eleonora Panseri
18:30

Il presidente iraniano Pezeshkian: "Usa dovranno subire reazione alla loro aggressione"

Gli Stati Uniti dovranno subire una risposta per la loro aggressione all'Iran: lo ha dichiarato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, nel corso di un colloquio con l'omologo francese Enmmanuel Macron.

"Gli Stati Uniti ci hanno attaccato. Se vi trovaste in queste condizioni, cosa fareste? Naturalmente, devono ottenere una risposta alla loro aggressione", ha concluso.

A cura di Eleonora Panseri
18:04

Cosa farà l’Iran per rispondere all’attacco degli Stati Uniti

Dopo l’attacco degli Stati Uniti ai siti nucleari dell’Iran, molti sperano che non scatti un’escalation. Molto dipenderà dalla risposta del governo iraniano.

C’è la via diplomatica, che però sarebbe vista come una resa; o la ritorsione militare, più o meno ampia. Sullo sfondo resta l’ipotesi di un crollo del regime, così come dell’uso di un’arma atomica che per ora, a quanto se ne sa, non esiste. L'analisi.

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A cura di Eleonora Panseri
17:33

Il segretario di Stato americano: "Al momento non sono in programma altri raid su Iran"

"Al momento non sono previste operazioni militari contro l'Iran". Lo ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista alla Cbs precisando però che "non escludo intervento Usa se Stretto Hormuz venisse chiuso". In altra parole gli Stati Uniti non escludono la possibilità di una reazione militare in caso di chiusura dello stretto. O a meno che "non si azzardino ad attaccare gli americani o interessi americani", ha detto sempre Rubio a Fox News.

A cura di Giorgia Venturini
16:40

Giorgia Meloni ai leader internazionali: "Evitare ulteriore allargamento del conflitto"

"Evitare ulteriore allargamento del conflitto. Rapida ripresa negoziati per una soluzione politica della crisi". Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo aver sentito i diversi leader politici. Stando alle informazioni riportate da Palazzo Chigi, a seguito della riunione di governo convocata d'urgenza questa mattina dopo gli attacchi Usa Giorgia Meloni per tutta la giornata ha tenuto contatti con alcuni partner internazionali e con i principali attori della regione. Tra questi il Primo Ministro canadese Mark Carney, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, il Presidente francese Emmanuel Macron e il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. E ancora: con il Principe Ereditario e Primo Ministro saudita Mohammad bin Salman Al Saud, il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan e l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani.

Palazzi Chigi precisa che "con tutti gli interlocutori è stata condivisa e data massima rilevanza alla necessità di lavorare per una rapida ripresa dei negoziati tra le parti, al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e di giungere a una soluzione politica della crisi".

A cura di Giorgia Venturini
16:17

Vicepresidente Usa: "Chiusura Stretto di Hormuz sarebbe azione suicida per Teheran"

A pochi minuti dalla decisione del Consiglio supremo della sicurezza dell'Iran di chiudere lo Stretto di Hormuz dopo gli attacchi americani di questa notte, il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in un'intervista a Nbc News precisa: "La loro intera economia passa attraverso lo Stretto di Hormuz. Se vogliono distruggere la loro economia e causare disordini nel mondo, credo che sarebbe una loro scelta. Ma perché dovrebbero farlo? Non credo abbia alcun senso". Per questo lui sostiene che "la chiusura Stretto di Hormuz sarebbe azione suicida per Teheran".

A cura di Giorgia Venturini
16:05

Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa: "Nessun coinvolgimento diretto basi Usa in Italia"

Il generale Luciano Portolano, capo di Stato maggiore della Difesa, ha tenuto a precisare che non c'è nessun coinvolgimento diretto di basi Usa in Italia: "Al momento non si registrano coinvolgimenti diretti delle basi americane in Italia. Tuttavia, come ha sottolineato il ministro Guido Crosetto, la situazione internazionale impone una soglia di attenzione molto elevata. La Difesa, quindi, in questo senso ha rafforzato le misure di sicurezza, in particolare alla luce delle recenti operazioni statunitensi contro le infrastrutture iraniane". Lo ha riferito allo ‘Speciale in mezz'ora' su Rai3.

A cura di Giorgia Venturini
15:48

Consiglio supremo sicurezza iraniana potrà chiudere lo stretto di Hormuz: transita il 20% della domanda globale di petrolio

Lo stretto di Hormuz potrà essere chiuso. Lo deciderà nelle prossime ore il Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniano, come affermato dall'emittente iraniana Press Tv dopo che il Parlamento avrebbe approvato la misura. Se venisse confermata la chiusura anche da parte del Consiglio ci potranno essere diverse conseguenze: da questo stretto infatti transita circa il 20 per cento della domanda globale di petrolio e gas. Intanto il comandante delle Guardie rivoluzionarie Esmail Kosari ha dichiarato al Young journalist club che la chiusura è all'ordine del giorno e "verrà effettuata ogni qualvolta necessario".

A cura di Giorgia Venturini
15:34

Il vicepresidente degli Stati Uniti: "Usa non sono in guerra con Teheran, ma con il programma nucleare iraniano"

"Non siamo in guerra con l'Iran, ma con il programma nucleare iraniano". Lo ha affermato il vicepresidente degli Stati Uniti James David Vance a poche ore dall'attacco americano ai tre siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan.

Vance non ha confermato la distruzione totale dei siti nucleari iraniani affermando invece di credere che gli Stati Uniti abbiano "sostanzialmente ritardato" la capacità dell'Iran di sviluppare un'arma nucleare. Il vicepresidente ha detto così: "Non entrerò nei dettagli sensibili di ciò che abbiamo visto sul campo in Iran, ma abbiamo visto molto e sono molto fiducioso che abbiamo ritardato in modo sostanziale lo sviluppo di un'arma nucleare, che era l'obiettivo di questo attacco". Infine: "Penso che abbiamo fatto regredire sostanzialmente quel programma".

A cura di Giorgia Venturini
15:07

L'Iran dice che non c'è pericolo per chi vive vicino ai siti nucleari

Il governo iraniano ha dichiarato che non c'è alcun pericolo immediato per la popolazione che abita vicino ai siti nucleari del Paese, bombardati dagli Stati Uniti: "Non c'è pericolo per le persone che vivono alla periferia delle nostre aree nucleari, la popolazione di Natanz, Isfahan e Fordow può continuare la sua vita", ha detto la portavoce Fatemeh Mohajerani alla televisione di Stato.

A cura di Luca Pons
14:55

Hegseth: "Con l'attacco in Iran Trump non ha violato la Costituzione"

L'amministrazione Trump "ha rispettato i requisiti di notifica del War Powers Act" e quindi non ha violato la Costituzione effettuando i bombardamenti in Iran, perché "ha informato i membri del Congresso degli attacchi" immediatamente "dopo che gli aerei erano decollati in sicurezza". Lo ha detto il segretario alla Difesa Pete Hegseth.

A cura di Luca Pons
14:50

Il generale Usa Caine spiega l'operazione "Midnight Hammer" che ha colpito l'Iran

L'attacco contro l'Iran aveva come nome in codice Midnight hammer, ovvero "martello di mezzanotte", ha rivelato il generale Dan Caine in conferenza stampa. "Poche persone a Washington ne erano a conoscenza", ha detto, affermando che hanno preso parte all'attacco oltre 125 aerei – tra cui sette bombardieri B2 ma anche numerosi caccia e aerei di rifornimento. L'esercito statunitense avrebbe usato anche un sottomarino della Marina, che avrebbe lanciato più di 2mila missili Tomahawk contro le infrastrutture prese di mira dall'attacco.

A cura di Luca Pons
14:29

Il segretario della Difesa Hegseth dice che Trump vuole la pace

"Il presidente Trump ha detto no alle armi nucleari, vuole la pace. E l'Iran dovrebbe seguire questa strada". Lo ha detto Pete Hegseth, segretario della Difesa degli Stati Uniti. Lo stesso presidente Trump ha affermato nel suo discorso alla nazione che l'Iran deve accettare la pace (evidentemente alle condizioni imposte dagli Usa), altrimenti sarà "una tragedia".

A cura di Luca Pons
14:21

Segretario Difesa Usa: "Devastato programma nucleare dell'Iran, non puntavamo a cambio regime"

Il capo del Pentagono Pete Hegseth, in conferenza stampa, ha detto che il bombardamento in Iran "è stato un successo schiacciante. Abbiamo condotto un'operazione precisa, senza prendere di mira civili o soldati iraniani". Ha aggiunto che gli attacchi hanno "devastato" il programma nucleare dell'Iran. "Il presidente Trump ha sempre dichiarato da più di dieci anni che l'Iran non deve avere l'arma nucleare, punto. Grazie alla coraggiosa leadership del presidente Trump, il programma iraniano è stato cancellato.. L'operazione pianificata è stata coraggiosa ed eccellente e ha mostrato a tutto il mondo che la deterrenza americana è tornata". Nelle ultime settimane "ha detto che se non si faceva la pace il programma nucleare sarebbe stato distrutto. Lo intendeva e lo ha fatto". Hegseth ha specificato che l'attacco "non mirava al cambio di regime in Iran".

A cura di Luca Pons
14:00

Nuvola di fumo sopra il sito nucleare di Fordow: potrebbe essere l'effetto del bombardamento Usa

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Non sono disponibili immagini ufficiali dell'attacco eseguito dagli Stati Uniti ai tre siti nucleari dell'Iran. Un video fatto circolare dall'agenzia di stampa della Repubblica islamica iraniana, però, mostra una nuvola di fumo che risulta trovarsi sopra lo stabilimento di Fordow. Non è possibile verificare se si tratti proprio del risultato del bombardamento, anche se la geolocalizzazione delle immagini conferma che il video mostra il cielo al di sopra di Fordow.

A cura di Luca Pons
13:41

Le immagini che mostrano i punti dove sono cadute le bombe degli Usa in Iran

I punti di impatto delle bombe statunitensi sul sito nucleare di Fordow, in Iran. Fonte: Open Source Center
I punti di impatto delle bombe statunitensi sul sito nucleare di Fordow, in Iran. Fonte: Open Source Center

Diverse immagini satellitari, riportate dall'Open Source Center, mostrano il sito nucleare di Fordow in Iran. Si possono vedere due punti in cui il terreno è smosso, anche confrontando con la stessa zona ripresa il 21 giugno, prima del bombardamento. L'ipotesi è che questi siano i segni dell'impatto delle bombe sganciate dagli Stati Uniti, che potrebbero essere state sei.

Come è noto, l'impianto nucleare di Fordow si trova a quasi cento metri di profondità sotto il terreno. Non è quindi possibile capire, da queste immagini, se le bombe siano riuscite a penetrare e causare danni importanti alla struttura – che secondo Donald Trump è stata "obliterata". Alcuni analisti hanno sottolineato che, apparentemente, le bombe sarebbero cadute proprio nei punti in cui – stando alla pianta nota del sito di Fordow – si troverebbero degli impianti di ventilazione. Se confermato, questo potrebbe aver aiutato gli ordigni ad andare in profondità. Prima dell'attacco, stando a quanto riportato dalle autorità iraniane, molto materiale sarebbe stato trasferito da Fordow in un'altra struttura.

A sinistra, il sito di Fordow il giorno prima del bombardamento; a destra, lo stesso luogo dopo le bombe. Fonte: Open Source Center
A sinistra, il sito di Fordow il giorno prima del bombardamento; a destra, lo stesso luogo dopo le bombe. Fonte: Open Source Center
A cura di Luca Pons
13:25

Massima allerta nelle basi americane in Italia dopo l'attacco all'Iran

Il livello di allerta sarebbe massimo nelle basi statunitensi in Italia, dopo il bombardamento all'Iran.  statunitense in Iran della notte scorsa. Sono state rafforzate le misure di sicurezza per i militari americani. Le basi statunitensi sul suolo italiano sono numerose: tra le più note quella di Aviano in Friuli-Venezia Giulia, vicino a Pordenone, e quella di Sigonella, vicino a Catania; ma molte si trovano in Toscana, tra Livorno e Pisa, così come in Veneto (a Vicenza), nel Lazio (a Gaeta una base navale) e in altre Regioni.

A cura di Luca Pons
13:19

Giorgia Meloni dice che il governo si impegnerà per portare al tavolo dei negoziati Usa e Iran

"A seguito dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, ho convocato d’urgenza e presieduto questa mattina una conferenza telefonica tra componenti del governo e vertici dell’intelligence", ha fatto sapere la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "La crisi è al centro dell'attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. L’Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti".

A cura di Luca Pons
13:14

Renzi: "Nuovo disordine globale, l'Ue è senza leader e l'Italia è irrilevante, non tocca palla"

"Gli attacchi americani ai siti nucleari iraniani sono un altro tassello di questo nuovo disordine globale che soprattutto dal 2022 sta riguardando tutte le grandi potenze mondiali, anche quelle come la Cina che sembra meno in prima linea in questa fase: si sta costruendo il nuovo mondo post Yalta, multipolare e inedito", ha scritto Matteo Renzi sui social. "In questo scenario complicatissimo non stupisce la difficoltà dell’Europa a giocare un ruolo: Bruxelles ha troppi burocrati e pochi leader. Nessuno stupore anche nel vedere Meloni e Tajani non toccare palla: abbiamo un governo che sulla politica estera è totalmente in balia degli eventi, senza strategia e del tutto irrilevante", ha aggiunto. Servirebbero, ha concluso, "leader europei capaci di affermare una linea diplomatica unitaria dell’Unione", perché "anche dopo le bombe, o c’è la politica e si costruisce un accordo forse non giusto ma necessario o si continua con la distruzione senza alcuna possibilità di pace".

A cura di Luca Pons
12:50

I Democratici negli Usa contro i bombardamenti di Trump: "Sono illegali"

Gli esponenti del partito Democratico negli Stati Uniti hanno criticato l'iniziativa di Donald Trump in Iran: "È gravemente incostituzionale. L’unica entità che può portare questo Paese in guerra è il Congresso degli Stati Uniti. Il presidente non ne ha il diritto", ha attaccato il senatore del Vermont Bernie Sanders, in passato candidato alle primarie democratiche per la presidenza. Gli ha fatto eco anche la deputata Alexandria Ocasio-Cortez, che ha definito la decisione di Trump "assolutamente e chiaramente un motivo per sottoporre il presidente ad impeachment", perché è una "grave violazione della Costituzione". Anche i capigruppo dei Democratici alla Camera e al Senato, Hakeem Jeffries e Chuck Schumer, hanno sottolineato la mancanza di autorizzazione del Congresso. La Costituzione permette al presidente di dirigere le forze armate dopo una dichiarazione di guerra, che va approvata in Parlamento. In passato le operazioni militari in Corea, Vietnam, Afghanistan e Iraq (tra le altre) non sono mai state considerate ufficialmente guerre perché non erano state approvate con un voto.

A cura di Luca Pons
12:35

Schlein condanna attacco all'Iran: "Trump si fa trascinare da Netanyahu, bisogna negoziare non bombardare"

"Trump diceva che avrebbe portato la pace e messo fine ai conflitti, e invece lancia le bombe in Iran e infiamma il mondo, aprendo la strada a una pericolosa escalation globale", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. "Esprimiamo grave preoccupazione per questo attacco di Trump, che si fa trascinare in guerra da Netanyahu e agisce senza il coinvolgimento del Congresso come invece impone la Costituzione americana". Schlein ha chiarito: "Siamo tutti d’accordo che il regime teocratico e liberticida di Teheran non possa sviluppare un’arma nucleare, ma il modo per impedirlo non è bombardare, è negoziare. Il governo italiano dica con chiarezza che non parteciperà ad azioni militari né consentirà che il nostro territorio possa essere utilizzato per fornire sostegno a una guerra che la comunità internazionale deve provare a fermare prima che sia troppo tardi".

A cura di Luca Pons
12:30

Magi (+Europa) chiede al governo Meloni di spiegare la posizione dell'Italia sulla guerra in Iran

"Gli Usa entrano in guerra contro l'Iran conducendo un attacco sconsiderato, senza condivisione con gli alleati della Nato, senza considerare le ripercussioni internazionali, senza alcuna valutazione dell'ulteriore instabilità che questo porterà in Medio Oriente", ha detto il segretario di +Europa Riccardo Magi. "Trump si dimostra un presidente di guerra, peggiore persino di George W. Bush", ha detto, concludendo: "Meloni deve riferire in Parlamento quanto prima e spiegare al Paese quale sarà l'atteggiamento dell'Italia con questa escalation del conflitto".

A cura di Luca Pons
12:11

Conte: "Trump segue la dottrina Netanyahu, rischiamo la catastrofe e governo Meloni va in ordine sparso"

"L'attacco in Iran di Trump, a fianco del criminale Netanyahu, è un atto grave e pericoloso che può avere conseguenze catastrofiche portandoci verso un conflitto dagli esiti incalcolabili", ha detto Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle. "Trump non dà seguito ai suoi iniziali propositi di comporre crisi e conflitti per via negoziale e adotta la dottrina Netanyahu: ‘la pace attraverso la forza'", ha aggiunto Conte. Per quanto riguarda la situazione in Italia, "il governo va in ordine sparso. Il ministro degli Esteri Tajani: ‘ci auguriamo che dopo questo attacco si possa arrivare alla de-escalation'. Il ministro della Difesa Crosetto, all’opposto: "si apre una crisi molto più grande". Mentre Meloni metterà ancora una volta la testa sotto la sabbia, come fa da tre anni, esprimendo ‘forte preoccupazione'". E ha concluso: "Ucraina, Afghanistan, Libia, Iraq non ci hanno insegnato nulla? Fermatevi".

A cura di Luca Pons
11:57

Il Cremlino dice che l'attacco all'Iran farà "gravi danni" al rapporto Usa-Russia

– Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato oggi che Le relazioni tra Russia e Stati Uniti hanno subito "gravi danni" dopo l'attacco statunitense in Iran, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Non sarà possibile "recuperare buone relazioni in una sola notte", ha aggiunto.

A cura di Luca Pons
11:41

Anche a Roma aumenta la sorveglianza contro ritorsioni dell'Iran verso gli Usa

Da stamattina a Roma sono aumentate le misure di sicurezza nei confronti di quelli che sono considerati possibili obiettivi sensibili americani, tra cui l'ambasciatore degli Stati Uniti. Incrementata anche la sorveglianza sugli eventi che possono essere collegati agli Usa. Oggi è in programma la seconda giornata del Giubileo dei governanti.

A cura di Luca Pons
11:29

Rete Pace Disarmo: "Gli Usa avvicinano il mondo al disastro nucleare, l'Italia non li aiuti"

La Rete italiana pace disarmo ha condannato gli attacchi degli Stati Uniti in Iran, parlando di "azione sconsiderata" che "avvicina il mondo al disastro nucleare e sottolinea l'urgente necessità di rifiutare le armi nucleari e la copertura che esse forniscono alle aggressioni militari". La richiesta al governo italiano è di "escludere immediatamente qualsiasi supporto logistico a queste operazioni", perché "l'Italia non deve facilitare, assistere o consentire questi attacchi – direttamente o indirettamente". Visto che "l'unica strada per la sicurezza è il disarmo", l'Italia "dovrebbe urgentemente firmare e ratificare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e opporsi a tutti gli atti di aggressione nucleare".

A cura di Luca Pons
11:15

L'Iran risponde a UK e UE: "Come possiamo tornare al tavolo delle trattative, se gli Usa lo fanno saltare?"

Il ministro degli Esteri iraniano, Seyed Abbas Araghchi, ha commentato sui social: "La scorsa settimana stavamo negoziando con gli Stati Uniti quando Israele ha deciso di far saltare in aria quella diplomazia. Questa settimana, abbiamo tenuto colloqui con l'Unione europea quando gli Stati Uniti hanno deciso di far saltare in aria quella diplomazia. Che conclusione trarreste voi? Secondo la Gran Bretagna e l'Ue, è l'Iran che deve ‘tornare' al tavolo. Ma come può l'Iran tornare a qualcosa che non ha mai lasciato, né tantomeno fatto saltare in aria?".

A cura di Luca Pons
11:03

Von der Leyen: "Ora l'Iran si impegni in una soluzione diplomatica"

"L'Iran non deve ottenere la bomba. Con le tensioni in Medio Oriente a un nuovo picco, la stabilità deve essere la priorità. E il rispetto per il diritto internazionale è fondamentale". Lo ha scritto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sui social. "Adesso è il momento per l'Iran di impegnarsi in una soluzione diplomatica credibile. Il tavolo dei negoziati è l'unico posto per mettere fine a questa crisi".

A cura di Luca Pons
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